Guns

Capitolo 31

XI giorno

Quel Giovedì arrivò prima di quanto avessero immaginato. E fu una corsa contro il tempo.
Camila iniziò per prima le indagini, fermandosi a fare colazione in un bar vicino all'Internet Point, dato che quest'ultimo era ancora chiuso. Nel mentre che addentava il suo cornetto caldo, rigorosamente senza marmellata, ripensò a tutto quello che avevano affrontato in queste ultime due settimane. Sentiva una strana sensazione allo stomaco. Un misto di adrenalina e ansia. Continuava a tenere sott'occhio l'Internet Point, mangiando non tanto per fame quanto per passare il tempo.

Prese il telefono e decise di chiedere alla sua partner se ci fosse una qualsiasi novità, così incominciò a digitare velocemente sulla tastiera.

Lauren le rispose dopo poco, avvisandola che erano riuscite a rintracciare Rose Weiter, e che presto sarebbe arrivata al Distretto.

Camila sperò di riuscire ad arrivare in tempo per sentire l'interrogatorio, ma contando il fatto che ancora non aveva risolto nulla, lo supponeva alquanto difficile.

Quando rialzò lo sguardo, vide un ragazzo intento ad aprire L'Internet Point. Con un balzo si alzò dalla sedia dove stava e si pulì le labbra. Attraversò la strada a tutta velocità, studiando da lontano il ragazzo. Era molto alto, aveva i capelli biondi e teneva un cartellino identificativo al collo con su scritto Geoffroy Bomorré e la sua foto. Indossava un maglione a righe bianche e blu e dei pantaloni scuri.

"Mi scusi," incominciò Camila, cercando di catturare l'attenzione del ragazzo che ormai era in procinto di entrare.

"L'internet Point è fuori servizio, come abbiamo scritto sul sito, qualcuno ha craccato il sistema e stiamo aspettando i tecnici informatici," disse il ragazzo, scambiandola probabilmente per una cliente. "Posso aiutarla con delle informazioni sulla città, sui trasporti o posso offrirle delle bevande con il nostro servizio bar,"

Camila si schiarì la gola, mostrandogli poi il distintivo che teneva legato alla cintura. "In realtà puoi darmi anche altre informazioni,"

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"Perché ce la fanno interrogare qui?" chiese Lauren, nel frattempo che lei e Dinah uscivano dall'ascensore. Lopez aveva detto che la loro testimone era arrivata e le aspettava nella sala interrogatori del piano inferiore.

Dinah si strinse nelle spalle in risposta, aprendo poi la porta. Ciò che videro bastò come risposta.

Rose Weiter era una ragazza bellissima, sembrava una modella di alta moda. Aveva i capelli castani e gli occhi color cioccolato. Indossava degli occhiali da vista neri con la montatura quadrata e sulla testa portava un cerchietto rosso con un fiocco. L'unico punto era il fatto che stava seduta su una sedia a rotelle, e ciò la escludeva da possibile serial killer, almeno a primo impatto.

"Ci dispiace averla fatta venire fino a qui, Rose. Ma ci risulta che lei abbia comprato dei biglietti aerei qualche giorno fa," disse Lauren, sedendosi poi davanti alla ragazza.

Rose scosse la testa. "Il pagamento risale a Martedì?" chiese, e alla risposta affermativa delle due ragazze rilasciò un piccolo sospiro. "Io ho perso il portafoglio quel giorno,"

"Come è successo?" chiese Dinah.

"Non ho fatto molto. Sono andata in due posti, a ritirare dei soldi e a fare la spesa. Sono tornata poi a cercarlo ma non l'ho trovato," mormorò, gesticolando lentamente con le mani. "L'unica cosa che ricordo è la figura di un ragazzo che sbatteva contro la mia sedia. Ma non può essere stato lui, mi ha a malapena sfiorato e poi mi ha chiesto scusa,"

Lauren segnò le sue informazioni in un taccuino, e sospirò rumorosamente. "C'era altro nel portafoglio?"

Rose si mordicchiò lentamente l'interno della guancia. "Beh, il resto dei soldi che avevo preso poco prima, la carta d'identità e quella di credito. Sono andata a bloccarla il giorno dopo, ma evidentemente era troppo tardi," la ragazza incominciò a giocherellare con le dita, appoggiando poi le braccia sopra al tavolo. "Qualcuno ha fatto qualcosa di male con la mia carta?"