Capitolo 10

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"Voglio subito un mandato di arresto per Aaron Billy Bennett," disse Camila radunando un gruppo di Agenti intorno alla sua scrivania.

"Non serve, Mila," disse Dinah, avvicinandosi alla ragazza e appoggiando una mano sulla sua spalla per richiamare la sua attenzione. "Due Detective lo hanno riconosciuto e arrestato, lo stanno già portando qui."

Camila annuì, girando il viso verso la ragazza. "Va bene, ottimo lavoro Dinah! Potete andare voi," mormorò staccandosi dalla scrivania e incominciò a camminare avanti e indietro per la stanza. Dinah la seguì con lo sguardo in quei momenti che sembravano infiniti. "Dovevamo seguire la pista di Lauren," disse finalmente Camila. "Avremmo dovuto--"

"Cam, è inutile dirlo adesso. Non è troppo tardi okay?" la detective incrociò le braccia sotto al seno, osservando Camila attentamente. "Dov'è Lauren, comunque?"

"Sono qui," disse Lauren sbucando da dietro l'angolo nel frattempo che faceva lo slalom tra alcuni Agenti fermi nel corridoio. "Ero al telefono con Ally e sono appena stata avvisata, lo hanno preso?" si fermò vicino a Camila che aveva smesso di camminare.

Dinah annuì con la testa. "Lo stanno portando qui. Ally ti ha detto qualcosa?" chiese la ragazza piegando la testa.

Lauren alzò leggermente le spalle. "In realtà nulla che io non sapessi di già. Le ho spiegato la mia teoria e lei mi ha detto che si risale all'arma che ha sparato attraverso le rigature della canna lasciate sul proiettile sparato ed ai segni del percussore sul bossolo."

"Per rendere difficile una identificazione dell'arma che ha sparato si riga internamente la canna e si rompe il percussore, se poi si separano i pezzi ancora meglio." disse Camila alzando lo sguardo verso Lauren. "Probabilmente è proprio questo che ha fatto Aaron, ma senza pistola non possiamo dire nulla."

Il discorso delle ragazza fu interrotto dal rumore dell'ascensore che si fermava al piano. Aaron era arrivato.

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Camila posizionò le foto dell'auto sotto al viso di Aaron. "Questa è la tua macchina."

Aaron, ammanettato con le mani dietro la schiena, piegò lo sguardo verso la foto e alzò le spalle. "Ho molte auto Detective, potrebbe."

"Non fare lo spiritoso con me, Aaron." Camila sbatté le mani contro il tavolo. "Abbiamo trovato del sangue nel bagagliaio. Abbastanza da farci scoprire che è lì che è morta Lucy Cooke," disse Camila, sistemando vicino alla foto dell'auto, la foto del corpo della ragazza.

"Non so di cosa stia parlando."

Camila strinse con forza la mascella e si staccò dalla scrivania. Camminò lentamente verso il finto vetro dove sapeva che Lauren e Dinah stavano guardando. Aveva chiesto ad entrambe di stare fuori, ma di subentrare in aiuto se c'era bisogno. Dopo qualche minuto di silenzio, Camila si girò nuovamente verso di lui. "Hai ucciso Lucy e l'hai messa nel bagagliaio della tua auto, per poi portarla nella tua casa estiva. Abbiamo trovato delle altre tracce di sangue nell'auto. Che c'è? Ha provato a difendersi? Dove ti ha ferito, eh?"

Aaron alzò lo sguardo verso Camila, ascoltando le sue parole. "Detective, tutto questo non ha senso. Io non ho ucciso nessuno. Ho molte auto ma ne ho vendute anche tante altre." fece una pausa osservando la foto dell'auto. "Sì, è mia. Ma è una di quelle che ho venduto qualche mese fa."

"A chi l'hai venduta, Aaron." disse Camila assottigliando lo sguardo.

Il ragazzo alzò leggermente le spalle. "Non lo so, non ricordo."

"Dimmelo. Lo so che stai mentendo. Posso sbatterti dentro per concorso in omicidio e occultamento di prove, " Camila sbatté nuovamente le mani contro il tavolo. "Parla, forza."

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