Capitolo 7

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"Ascolta,razza di psicopatico che non sei altro vedi di aprire sta cazzo di porta capito?!" Dico cercando di essere dura e incazzata ma l'unica sensazione che provavo era terrore.
Viene verso di me e un pizzico alla spalla mi fa cadere a terra inizio a vedere tutto sfocato,l'ultima cosa che vidi prima di chiuderete completamente gli occhi fu la siringa che si staccava dal mio braccio.

Il miei occhi si aprono pian piano,sono in una stanza semi buia,pareti completamente spoglie,nessun mobile,solo una porta in metallo.
Mi alzo dal pavimento,addosso ho solo la biancheria e la mia canotta bianca,ho freddo e anche fame,decido di battere con forza i miei pugni sulla porta,senza ottenere nessun risultato se non altro che le mani arrossate.

Mi accucciai in un angolo della stanza,dopo non so quanto tempo sento la porta aprirsi,subito mi alzai.
Non era Justin era Jake,ma cosa?
Non ci capivo più niente.
"Jake?"
"Tieni"dice porgendomi un pezzo di pane e una bottiglietta d'acqua,per poi uscire dalla stanza.
"No,aspetta!"non mi ascoltó,chiuse la porta e mi lasció lì dentro come un animale a mangiare il minimo indispensabile.
Dopo non so quanti pianti,insulti detti e colpi alla porta,essa di aprì.
"Ti conviene calmarti"
Dice Jake,con aria scocciata.
"Lasciami uscire,ti prego!"supplico
Chiude la porta sbattendola.

4 giorni dopo...
Sono 4 fottuti giorni che mangio pane e acqua,sono sporca,infreddolita,impaurita,affamata e dolorante.
La porta si apre alla solita ora per il "pranzo" se così si può definire...
In questi giorni mi hanno fatto "visita" tutti gli amici di Justin ...
Luke,Jake,Riky..
Ovviamente per darmi i viveri.
Nessuna parola,ogni giorno stavo sempre peggio,ma cosa volevano da me?come avevano intenzione di fare con me?troppe domande.
Proprio oggi alla porta si presenta Justin,non era mai entrato.
Si avvicina a me,mi allontano senza aprire bocca,sbatto al muro,inizio a piangere,l'espressione che aveva in viso non era delle migliori,voleva qualcosa da me,ma io nulla da lui.
"Vieni"dice
"Ora!"grida
Resto immobile.
Sento un rumore secco,non so di cosa si trattasse,mi girai e ce l'avevo propri davanti con in mano un coltellino da tasca,mi fece un taglio sul braccio mediamente profondo.
Urlai ma più mi muovevo più andava in fondo.

Giorni dopo..
Ormai ogni giorno mi faceva una tortura diversa.
Oggi non so cosa mi sarebbe aspettato.
Prima la frusta,poi le catene ormai gli oggetti che aveva usato su di me erano numerosi..
Senti un rumore d'acqua corrente,poco dopo il pavimento della stanza di stava allagando,orami avevo i piedi zuppi,faceva freddo,la porta si aprì e non feci caso a chi ci fosse ma notai una cosa,in mano aveva uno di quei aggeggi che davano la corrente,so come sono fatti perché l'anno scorso feci una ricerca su i diversi modi di trasmettere la corrente...
Senza alcun dubbio mi avrebbe danno la scossa,presa dal panico supplicai di non farlo,ma non servi a nulla.
"Fermati!"gridai tra un singhiozzo e l'altro.
"No,ti prego!"continuavo ma non mi ascoltava,non vedevo il suo viso,o meglio non volevo guardarlo,non volevo nemmeno immaginare ci mi stesse facendo questo.
Dopo interminabili scosse,sensazioni mai provate,ero traumatizzata dell'accaduto a tal punto di non muovermi più,se non sbattere le palpebre.

Una settimana dopo..
Orami le mie condizioni di salute e mentali stavano pian piano peggiorando.
Vorrei sapere perché nessuno ancora non mi ha cercata,perché non sono venuti a salvarmi da questo incubo?
Perché a me?
Caddi in un sonno profondo e sognai mia madre,con una delle sue frasi filosofiche.
"Se tu lo desideri veramente,tu puoi superare ogni cosa"
Peccato che non sia così.
Non è sempre rosa e fiori,non è sempre il bene a ritornare indietro.
Era arrivata l'ora della tortura.
Orami era come se il mio cervello avesse messo la sveglia.
Oggi a chi tocca torturarmi?
E soprattuto con cosa?
Ero seduta al mio solito angolino immobile,a fissare chiunque sarebbe entrato con terrore,lui aveva in mano un secchio,non sapevo cosa contenesse ma l'ultima volta che ne aveva uno dentro c'era acqua gelata tutta per me.
Ma stavolta no.
Stavolta era ustionante a tal punto da ustionarmi alcune parti delle braccia,e delle cosce, per fortuna sono riuscita a schivarla con la testa.
Mi sta rincorrendo per la stanza,non voglio che mi prenda anche se ha finito l'acqua mi potrebbe picchiare o farmi qualunque cosa,ma era palese..mi prese senza alcuno sforzo.

Mi schiaffeggiò così tanto da farmi uscire sangue dalla mascella,spuati a terra e non vidi la solita saliva trasparente,ma sangue.
Alzai lo sguardo e non c'era più.
Fino a quando andrà avanti?

4 giorni dopo..
Eccolo è appena entrato,orami non mi ostino più a guardare in faccia chiunque entri a farmi qualcosa,Justin?Luke?Jake?Riky?orami non ha importanza odio tutti allo stesso modo.
"Stavolta non soffrirai,anzi"dice
Alzai lo sguardo ma mi pento subito,era Jake cosa voleva?
"Alzati"mi ordina.
Non ubbidisco.
Mi prese a forza e mi portò fuori dalla camera infernale,era come un sotterraneo abbandonato,entrai a forza in questa camera identica all'altra con la sola differenza che questa aveva un letto.
Avevo già capito tutto e non mi piaceva,non mi piaceva per niente.
Mi fece sdraiare sul letto,
"Se fai la brava non ti farò male"
"No"
"Vuoi che ti ferisca di nuovo?taglierina o cacciavite?"mi si geló il sangue.
Restai ferma,e mi feci fare di tutto.
Non mi fece provare manco lontanamente piacere nulla di quello che stava facendo mi faceva eccitare anzi mi faceva ribrezzo.

Dopo interminabili tentativi falliti,ci rinunció,mi schiaffeggio e disse che era meglio che mi impegnassi se non volevo essere punita.
Ero obbligata.
Non avevo scelta.
Di sicuro non preferivo che mi perforasse la coscia per la terza volta.

Fine 7 capitolooo!!!

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