San Jose

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Strinsi la cintura di sicurezza e guardai fuori dal finestrino.

L'aereo stava facendo manovra verso sulla pista. Mio padre era già immerso nella lettura di un libro, gli strinsi la mano. Ancora non ci credevo. Stavamo partendo per San José, Costarica, M-J e Dalia erano seduti poche file dietro di noi.

Alla festa di Natale dovevo informare M-J che io e mio padre avevamo deciso di andare in Costarica per Natale e Capodanno e come regalo di Natale gli avevo comprato un biglietto per venire con noi. Non era stato difficile convincere mio padre. La mia più grande ansia fu quella di convincere M-J ad accettare i biglietti e venire con noi. Persino io, con la mia quasi inesistente esperienza in relazioni, sapevo che regalare dei biglietti d'aereo per passare la vacanza di Natale insieme a me e mio padre era un passo troppo grande, ma sapevo anche che era la cosa che M-J desiderava di più in quel momento. La fortuna volle che quando m'avvicinai a mio padre e Dalia dopo essermi cambiata, loro presero l'iniziativa. Dalia aveva, a sua volta, comprato i biglietti per M-J e per lei. Non so come mio padre e Dalia arrivarono al discorso, o come si accordarono per annunciarlo a M-J, o in quale momento della serata Dalia e mio padre decisero che avremmo passato Natale tutti insieme, ma successe. E M-J era rimesto senza parole, si fece trasportare dall'eccitazione e i programmi di tutti, e senza accorsene la sera del 22 Dicembre era seduto in un aereo che lo avrebbe portato da sua madre e dei suo nonni che non vedeva da più di un anno.

Il volo fu lungo ma dormii per quasi tutto il tempo. Uscimmo all'aeroporto poco prima di mezzo giorno Dalia prese il taxi con noi mentre M-J si diresse a casa dei suoi nonni. Ci accordammo che ci saremmo sentiti più tardi nel pomeriggio. Il viaggio in macchina fu lungo e silenzioso. Avevamo prenotato un hotel in pieno centro città. Avremmo passato il Natale qui con M-J poi noi tre saremmo partiti per un viaggio di 6 giorni con una giuda. Solo ora, in macchina mentre ci dirigevamo verso il nostro hotel, mi chiedevo come fosse accaduto che Dalia si fosse aggiunta al nostro viaggio. Vederla fuori dalla scuola era strano, soprattutto vestita così casual, in jeans e maglietta, non truccata. Era sempre bellissima e raffinata, ma ora, avvolta dal caldo tropicale e non dai suoi soliti scialli, vedevo una parte più naturale. Non avevo avuto l'occasione di parlarle più dopo la festa e prima di prendere l'aereo lei e M-J erano arrivati all'ultimo minuto, non dandomi l'occasione di parlare con nessuno dei due.

Mio padre sembrava molto a suo agio con entrambi, cosa insolita visto la sua inabilità di socializzare. Mi stupiva soprattutto come avesse subito trovato degli argomenti di conversazione con Dalia. Musica e viaggi sembravano essere un collante per tutti noi.

Appena arrivai nella mia camera d'hotel feci una doccia. Sarei dovuta essere eccitata di essere in vacanza con mio padre e M-J, di essere in un paese bellissimo prossima ad un viaggio di avventure nella natura, invece ero in ansia e di conseguenza avevo una leggera nausea. Verso le 18h Dalia mi chiamò e mi chiese di incontrarci nella lobby dell'hotel. Immaginai che M-J l'avesse chiamata e saremmo dovuti andare da lui. Ci incontrammo vicino all'entrata e lei mi diresse al bar.

"Jada prima che andiamo da M-J, ti volevo parlare. Non so quanto lui ti abbia detto di sua madre, ma è bene che io ti dia qualche dettaglio prima che tu la incontri."

Il suo tono era dolce e tranquillo ma il suo sguardo era preoccupato. L'ansia che mi aveva tenuto compagnia per tutto il pomeriggio aumentò. Lei continuò.

"Rosa è una donna bellissima e piena di vita anche ora con l'Alzheimer. La malattia non l'ha debilitata molto fisicamente ma..." Dalia sospirò e guardo il bicchiere d'acqua di fronte a se " ma i suoi ricordi non ci sono più. Lei conserva ancora dei brandelli di memoria ma non si sa quali, e non sempre gli stessi. Io parlo regolarmente con i suoi genitori e con lei per Skype, per cui mi sono abituata, ma non è facile. E quando la si incontra per la prima volta, si può restare un po' sopresi per certi suoi comportamenti. È imprevedibile." Mi guardò e sorrise "Sei una ragazza intelligente, quindi saprai che non devi reagire in modo strano."

"Certo" dissi più per rassicurare me che lei.

"Fra poco prendiamo il taxi e andiamo a cena fuori. Questa sera lasciamo M-J godersi la sua famiglia da solo. Andremo a trovarlo domani per pranzo. L'ho già chiamato."

Mi stupii di quel cambio di programma, nessuno mi aveva avvertita. Poi mi resi conto che il mio telefono non era collegato. Mi connessi alla rete Wifi dell'hotel e subito mi arrivarono i messaggi di M-J e di mio Padre. M-J diceva che ci saremmo visti il giorno dopo per pranzo, mentre mio padre mi dava appuntamento nella lobby dell'hotel per andare cena con Dalia.

Passammo una bella serata in un piccolo ristornante non lontano dall'hotel. Dalia ci raccontò di come lei e Rosa erano diventate amiche e di quanto Rosa fosse stata importante durante la sua carriera di ballerina. Rosa l'aveva aiutata durante gli allenamenti e gli spettacoli, ma era stata fondamentale soprattutto dopo l'incidente di Dalia. Rosa era rimasta al suo fianco, aiutando lei e Jason a costruire la scuola di ballo. Notai che Dalia non parlava mai dell'incidente, anche M-J non lo menzionava. Non avevo nessuna idea di che tipo d'incidente si trattasse, ma era chiaro che era una parte scura della vita Dalia.

In hotel, sola nell'oscurità della mia stanza, ripensavo alle ultime settimane. Erano successe così tante cose, che neanche riuscivo a mettere ordine ai miei pensieri. Ed ora mi apprestavo a conoscere la madre malata del mio ragazzo in compagnia di mio padre e di Dalia. La nausea provocata dalla mia ansia era aumentata ora che ero sdraiata nel mio letto. Bevvi dell'acqua e respirai profondamente per calmarmi. Mi addormentai a fatica e caddi in un sonno agitato. 


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Carissimi lettori,

siete sempre molto silenziosi, ma vedo che continuate a seguire la mia storia. Che ne dite di mettere qualche commento per farmi sapere se vi piace?

Questo capitolo e i prossimi saranno molto intensi, spero che continuerete a seguirmi!

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