Il Compleanno

132 9 1
                                    

Passai il sabato a casa di Michelle a studiare, anche se lei avrebbe voluto andare in città e fare shopping e investire il tempo del pomeriggio a farsi bella. Arrivammo ad un compromesso: avremmo studiato fino alle 3 e poi poteva prepararsi. Mentre lei si sarebbe chiusa in bagno a fare tutto quello che prevedeva di fare, io avrei continuato a studiare. Nonostante le mie scuse per restare a casa, lei mi obbligò a restare per la festa. Portai le cose da casa per cambiarmi e mi rassegnai a passare la serata abbandonata in un angolo. Considerando come si era sempre comportata nei miei confronti negli anni precedenti durante le feste, mi avrebbe ignorata completamente. Magari sarei anche riuscita ad andarmene senza che se ne accorgesse.

- Cosa?! Non penserai mica di indossare quello per la mia festa?

Ruggì Michelle uscendo dal bagno. Mi guardai allo specchio. Indossavo un vestito azzurro estivo, niente di spettacolare ma meglio dei miei classici jeans e T-shirt. Lei era truccata e pettinata come se dovesse affrontare il tappetto rosso degli Oscar ma indossava ancora un accappatoio.

- Ehm... perché?

- No, no, no! è il mio compleanno e non ti permetto di rovinarlo venendo vestita di stracci. Vieni, ci penso io a te.

Così dicendo, mi spinse nel suo dressing. Dopo 10 minuti di "questo?" e "forse questo è meglio" , "a no, questo qui!" , " Ah, aspetta che trovo le scarpe..." e "Ah! Questo è perfetto!" , Michelle si rese conto che il vestito non poteva bastare. Osservò bene il mio viso, toccò i miei capelli e con aria risoluta mi portò nel suo bagno, cominciò a stirarmi e capelli e a truccarmi.

Un'ora dopo, in piedi di fronte al suo specchio, non mi riconobbi. Indossavo un vestito bianco indecentemente corto, che metteva in vista troppe parti del mio corpo. Piccole paillette bianche sulla gonna e attorno al collo davano il tocco glamour così tipico di Michelle ma così strano per me. In oltre lei aveva domato i miei capelli in una coda di cavallo e aveva stirato i miei ricci con la piastra. Il trucco mi rendeva quasi irriconoscibile e i tacchi bianchi davano un tocco (troppo) sexy al tutto.



- Ho sempre saputo che c'era del potenziale in te. Con i vestiti giusti e il trucco adeguato, sei una bomba!

Fissai il suo riflesso e poi il mio. Neanche Filo era riuscita ad ottenere questo risultato con me. Facevo fatica a collegare il riflesso che vedevo con me stessa.

- Cosa c'è? Non ti piace? Sei una favola! Guarda che gambe! In più ora sai ballare e ti sai muovere come una ragazza normale. Se avessi saputo prima che potevi essere così bella, saremmo diventate amiche prima.

Il suo commento mi lascio perplessa. Quindi lei selezionava le amiche in funzione della loro apparenza? Poi si diresse verso nel suo dressing e mentre cercava il vestito da mettere e le scarpe continuò a parlarmi.

- Ho invitato pochi amici questa sera, ci saranno soprattutto amici di mio fratello e amici dei miei genitori, solo una trentina di persone. In fondo 19 anni non meritano una grande festa.

Non dissi niente. Era chiaro che la sua cerchia di amici era ridotta a pochi individui da quando aveva rotto con Anna e Valeria. Non ne parlavamo mai, ma lei a scuola era sempre sola, e da quel che sapevo, non aveva più contatti neanche con le compagne della pallavolo. Oltre a me e Rebecca, mi chiedevo chi altro frequentasse dal rientro delle vacanze di Natale. Lei continuò a parlare.

- ... poi fai attenzione all'amico di mio fratello Jack: è un bastardo che ci prova con tutte.

Michelle uscì dal dressing e cominciò a vestirsi.

Lose Yourself to DanceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora