Il fratello

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Il mattino dopo mi sveglia con il mal di testa, una gran sete e disorientata. Girandomi nel letto mi spaventai quando sentii un piede vicino alla mia gamba. Mi alzai di scatto quando vidi la schiena nuda di un ragazzo che dormiva vicino a me.

ODDIO ODDIO ODDIO!

Il viso era rivolto dall'altra parte, vedevo solo i capelli neri, ma sapevo che era Dominik. Lo guardai pietrificata. Com'era successo? Cosa ci facevo nel suo letto? Cosa avevo fatto?

Alzai gli occhi e vidi che ero nella sua stanza. Poi mi guardai. Indossavo solo una maglietta grigia e molto larga della Nike e i miei slip.

ODDIO!

Cominciai ad avere l'affanno, il cuore batteva a mille, andai nel panico.

Dominik si mosse ma non si girò, continuò a dormire.

Dovevo uscire da qui, subito!

Mi alzai con molta cautela e uscii dalla stanza. Andai nella stanza di Michelle. Lei stava ancora dormendo. Cercai la mia borsa e presi il telefono. Erano le 11 passate. Mi chiesi se mai saremmo riuscite a studiare oggi. Io avevo la mente annebbiata e il panico mi aveva fatto venire la nausea, non ero nelle condizioni di studiare. In più Michelle sembrava ancora immersa in un sonno profondo, dubitavo che si sarebbe svegliata presto.

Mi vestii e decisi di tornare a casa. Dal mio quaderno presi un foglio e lasciai un messaggio a Michelle. Dovevo lasciare un messaggio anche a Dominik? Non sapevo cosa dirgli, ma sparire da casa loro così mi sembrava poco educato. Per finire non scrissi nulla a lui e uscii dalla stanza. Mentre mi dirigevo verso la porta d'entrata, senti chiamare il mio nome.

- Jada, non mi dire che stai scappando senza salutarmi?

Mi immobilizzai. Feci un respiro profondo e mi girai. Dominik stava camminando verso di me. Se non avessi la certezza di essere stata sveglia, avrei potuto pensare che ancora stavo sognando. Indossava solo i jeans, la luce del mattino che entrava dalle grandi vetrate del salotto illuminava il suo corpo perfetto e facevano brillare i suoi capelli neri un po' arruffati dal sonno. Il panico che avevo provato fino ad un attimo prima si trasformò in lussuria. Era bellissimo. Volevo saltagli addosso, ora.

- Mi sono svegliato ed il letto era vuoto. Mi sono un po' spaventato, pensavo non stessi bene.

Continuai a fissarlo senza dire niente. Lui si fermò davanti a me sorridendo.

- Hai peso la lingua? Mi sembrava che ieri sera era ancora al suo posto...

Oddio! Cosa avevo fatto? Il panico riprese il sopravvento e l'attrazione per lui sparì di colpo. Lui mi guardò preoccupato.

- Jada, tranquilla, non è successo niente. Ti sei addormentata nel taxi, poi ti ho portato in casa, ma non eri molto coerente. Avevi bevuto troppo e avevo paura che stessi male, Non volevo che dormissi da sola, non sapevo se Michelle sarebbe tornata a casa. Ti ho messo una mia maglietta e mi sono detto che era meglio che dormivi con me. Almeno avrei potuto aiutarti subito se stavi male.

Rimasi immobile a fissarlo, e quando tutte le sue parole entrarono nella mia mente ancora un po' offuscata, tirai un sospiro di sollievo. Allora non era successo niente! E io che già mi consideravo una poco di buono, pronta a farmi saltare addosso dal primo venuto. Il fatto che lui si fosse occupato di me e non se n'era approfittato mi rassicurò.

- Non abbiamo... ehm... fatto niente?

- No, eri quasi in coma,- e rise – come avrei potuto? Non sono mica quel tipo di ragazzo.

- Ah Ok... cioè... grazie... volevo dire....- abbassai gli occhi.

Mi vergognavo tantissimo. Come potevo esprimere la mia gratitudine nei suoi confronti? Grazie per non aver approfittato di me mentre ero incosciente nel tuo letto?

ODDIO!

Dovevo uscire prima che mi rendessi ancora più ridicola.

- Ehi ,- Dominik mi prese il mento e alzò il mio viso per guardarmi negli occhi – tranquilla. Non ti preoccupare. È stata una bella serata, ma hai bevuto troppo. La prossima volta che usciamo ti farò bere solo un bicchiere di birra, così sono sicuro che rimani cosciente fino alla fine.

Ora mi stava anche prendendo in giro! Quando sarebbe finita questa umiliazione! No aspetta, cosa ha detto? La prossima volta...?

- La prossima volta? – chiesi con un filo di voce.

- Certo! Non penserai mica che ora che ho gustato le tue labbra e ho visto quello che c'è sotto la tua maglietta ti lascio andare così. In più mi sembra di capire che ti piace quello che stai guardando, per cui... ci sarà una prossima volta, solo noi due e poco alcool.

ODDIO!

Mi ha spogliata e ha visto tutto... e ha capito che gli voglio saltare addosso ora...

Terra apriti e inghiottimi ora!

- Jada, penso che se arrossirci ancora un po' non avrai più sangue che circola nel resto del tuo corpo! Dai vieni, facciamo colazione mentre aspettiamo che mia sorella si svegli. Non puoi andartene e lasciarla sola, passerebbe tutta la giornata su Facebook e Instagram e non studierebbe un minuto.

Così dicendo mi prese per mano e mi condusse in cucina. Mangiammo e chiacchierammo con tranquillità. Più il tempo trascorreva, e più mi rilassavo. Ero comunque turbata dal fatto che era a torso nudo e facevo molta fatica a concentrarmi sulla sua faccia quando si alzava e andava a prendere qualcosa in cucina, ma Dominik si comportava da perfetto gentiluomo. Era molto interessato alla nostra gara di ballo e ai nostri allenamenti, e molto stupito dalla dedizione di Michelle, non solo per la danza ma anche per gli esami. A quanto pare avevo avuto unóttima influenza su di lei e lui apprezzava.

Verso mezzogiorno Michelle emerse dalla sua stanza. Prese una tazza di caffè e si sedette vicino a noi.

- Che serata! E chi se lo aspettava di passare un compleanno così divertente.

- Mimi, a che ora sei tornata?

Mimi?

- Alle 5 e qualcosa. Mi ha accompagnata Jack. Gli devi dire di lasciarmi in pace. Dai Didi, non ho voglia di uscire con lui, è un cretino.

Didi?

- Non mi voglio immischiare, sbrigatevela da soli.

- E il tuo amico Roger? Mooolto carino....

Andarono avanti per qualche minuto e io li guardai affascinata. Fratello e sorella che si scambiavano battute, complici, amici. Per qualche motivo mi venne nostalgia di Filomena. Ad un certo punto entrarono in casa i loro genitori. Erano usciti a fare una passeggiata ed ora tornavano per il pranzo. Vedendo i resti della nostra colazione, decisero di preparare qualcosa per loro mentre noi tornavamo nelle nostre stanze. Chiamai mio padre e gli dissi che sarei tornata a casa solo la sera. Dopo una doccia veloce, io e Michelle iniziammo a studiare, il programma del pomeriggio prevedeva Chimica e Fisica: avevo scoperto che Michelle aveva lacune in tutte le materie scientifiche.

Studiammo indisturbate per tutto il pomeriggio. Lei non mi chiese in alcun momento cosa fosse successo tra me e suo fratello e ne fui grata, anche se non sapevo come interpretare quel comportamento. Mancanza di interesse o rispetto della privacy?

Appena prima di partire, la mamma di Michelle mi chiese se volevo restare per cena ma declinai. Dovevo tronare a casa e rimettere in ordine tutto quello che era successo in quel fine settimana.

Uscendo, Dominik mi raggiunse prima che prendessi l'ascensore e mi chiese se ci saremmo potuti vedere in settimana. Anche lui stava studiando per gli esami ma poteva dedicarmi del tempo quando volevo. Decidemmo di vederci martedì dopo le lezioni di ballo.

Tornai a casa confusa. Non sapevo cosa dovevo fare conDominik. Il mio cervello mi diceva di lasciare perdere, tutti sapevano che luicollezionava cuori infranti. Ma il mio corpo e i miei ormoni mi spingevanonelle sue braccia. Cosa dovevo fare?     

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