Burlesque

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Pablo e Rebecca si presentarono venerdì a lezione molto motivati. Ci dissero che loro avrebbero continuato a seguirci fino alla fine dell'anno. A quando pare anche negli altri gruppi di ballo della scuola c'erano stati dei cambiamenti. I miei compagni erano rimasti un po' stupiti, Binta e Victor piacevano a tutti, sarebbe stato diverso senza di loro.

Venerdì sera andai al Galaxy con Filo. M-J lavorava fino a tardi, era l'unica occasione per vederlo. Sabato non avrebbe avuto tempo per me, dovevo cominciare a lavorare sulle nuove coreografie e alla sera aveva il turno al bar. Cominciai a chiedermi quando mai risposasse, non stava fermo un momento.

Domenica pomeriggio mio padre partì per Berlino, sarebbe stato via fino a metà settimana. Gli promisi che sarei andata a dormire da Filomena, o per lo meno che sarei andata da loro a cena.

Domenica verso le 18h M-J mi scrisse chiedendomi se potevamo vederci, le prove erano state annullate e aveva la serata libera, gli dissi di passare da me.

Ordinammo una pizza e abbracciati sul divano guardammo il film Burlesque, perché, ebbene sì, anche il Burlesque era un ballo, ma non uno che volevo imparare.

Era la prima volta che riuscivamo ad avere un momento di tranquillità da soli. Mi chiesi se questo fosse la normalità di una coppia, mangiare una pizza davanti alla TV e ridere di niente. Non avendo mai visto mio padre e mia madre insieme, il mio unico riferimento di vita di coppia erano i genitori di Filomena, e loro erano tutto tranne che tranquilli. Lui lavorava tutto il giorno tutti i giorni e quando era a casa, non stava fermo un minuto, mentre la madre di Filo era una casalinga iperattiva, mai visti una sola volta rilassati sul divano.

M-J si addormentò durante il film, Un ondata di affetto mi travolse nel vederlo addormentato sul divano. Era stravolto, la sua vita era troppo frenetica tra il bar, il ballo e me, perché perfino io gli chiedevo attenzioni.

Non capivo perché non volesse confidarsi con me. Cosa gli impediva di raccontarmi tutto? Era chiaro che ci teneva a me, faceva acrobazie per potermi vedere, e quando eravamo insieme, ascoltava tutto quello che dicevo con così tanto interesse, come se ogni parola che dicessi fosse importante. Avevo notato il suo stupore quando gli parlavo dei miei piani per l'università, dei progetti di mio padre. Era interessato eppure.... eppure ascoltava molto e raccontava poco di se stesso.

Si svegliò.

"Hey, scusa... mi sono addormentato." Disse stirandosi e sorridendomi.

"Tranquillo, possiamo rivedere il film quando vuoi. Lo sai che sei bellissimo anche quando dormi? "

Mi buttai tra le sue braccia, gli baciai il collo e respirai il suo buonissimo profumo.

"Questo è un bel risveglio, complimenti e coccole da una ragazza meravigliosa. A cosa stavi pensando?"

"Pensavo a due cose, una: il Burlesque non fa per me."

"Peccato, ti avrei vista bene con uno di quei costumi..." disse in modo seducente. Soppiai a ridere.

"Forse in un'altra vita. La seconda cosa, pensava a quanto poco so di te. Perché non ti confidi con me?"

Il sorriso di M-J svanì. Sospirò e mi accarezzo i capelli a lungo. Pensai che stesse per cambiare discorso, come al solito, e invece...

"Non è facile per me parlare della mia vita. Sono incasinato, vivo al limite delle mie energie e risorse. Quando sto con te, riesco a dimenticare tutto. Sei la mia isola felice, Jada, e non voglio ombre in questa isola, solo sole. Però hai ragione, forse è ora di parlarne."

Mi sedetti e lo guardai. Ero la sua isola di felicità, il suo sole, è la stessa cosa che provavo io per lui!

"Lo sai che qualsiasi cosa mi dirai non ci saranno ombre tra noi." 

Lose Yourself to DanceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora