Volare

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AUTRICE:
Ciao a tutti! Sono LadyOfFire e questo è il mio primissimo libro. Mi aspetto tanti commenti anche per aiutarmi a scrivere e migliorare. Grazie a tutti voi che state leggendo. Un abbraccio eeeee....
Partiamo!

Guardai fuori dalla finestra della mia classe, mentre il sole splendeva e gli uccellini volavano sereni...ma chi voglio prendere in giro! C'era un temporale assurdo fuori dalla mia classe e, ad ogni tuono, saltavo dalla paura.

Mi presento: mi chiamo Jennah, fra un mese compirò diciotto anni e sono innamorata pazza di un mio compagno di classe di nome Derek. Mi sembra di avere detto tutto quel che serve per conoscermi...

...dicevamo..ah! Giusto, il temporale.

I rami battevano sulla finestra facendomi trasalire e la pioggia cadeva incessante. L'unica cosa che mi piaceva del temporale era l'ululato del vento, che sembra un lupo che chiama a raccolta il suo branco. Adoro i lupi: così maestosi e aggraziati...mi piacerebbe essere uno di loro.

La mia passione per questi animali risale alla mia nascita, cioè da quando sono nata, a volte, mi comportavo come un lupo. Capirete più avanti, amici lettori.

La campanella suonò. «Bene ragazzi, per la prossima volta fate gli esercizi che ho scritto sulla lavagna. Arrivederci.» il professore di matematica uscì dall'aula mentre mi preparavo per andare a casa. L'ultima ora del venerdì era la più bella. Non solo perchè era l'ultima della settimana, ma anche perchè i miei genitori mi lasciavano uscire con gli amici dopo. L'unico problema era che...non ne avevo. Ero troppo considerata strana per averne. Così andavo nel parco vicino casa mia, ma, vista la pioggia, quel giorno decisi di tornare a casa.

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«La vuoi piantare???» urlai a mio fratello, Ren, mentre mi continuava a stuzzicare per giocare con lui. Le molle del letto scricchiolarono, quando il bambino si buttò a peso morto. Dovevo inventare una scusa per poter stare un po tranquilla. «Devo finire una ricerca per domani. Appena ho fatto, ti raggiungo. Perchè non vai a guardare la TV?» il ragazzino moro di dieci anni si illuminò e corse verso il salotto.

Mi distesi sul letto in cerca di un po di pace e la mia mente cominciò a vagare...

...il fruscio delle foglie, la terra sotto le mie zampe e il rumore del fiume accanto erano pura poesia. Un'uccellino vicino alla mia coda cinguettò ed io assaporai quel suono con tutta la dolcezza possibile. "Amico mio fammi sognare"...

Driiiin!!!! I miei genitori!

Con molta fati ca tornai alla realtà e corsi ad aprire la porta. Dopo le solite domande, del tipo «Come'è andata a scuola?», «Hai finito i compiti?», mi rintanai in camera tornando alla mia "ricerca".

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