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«Hey ciao!» gridai mentre correvo incontro al lupo. Lui era accucciato vicino ad un masso ai lati del lago e, appena mi vide, alzò il muso scodinzolando e guaendo.

«Ho tempo solo un'oretta, dopo devo andare a prendere mio fratello a scuola.» il lupo mugoló e abbassó leorecchie dispiaciuto. «Vorrá dire che giocheremo di piú domani.» gli accarezzai la testa. Poi lui si alzó di scatto e cominció a saltare abbaiando e scodinzolando.

Risi, e mi misi a gattoni per stare al gioco. Passó il tempo velocemente e questo incontro diventó un'abitudine con il passare dei giorni...

Pomeriggio di studio ...

«Capito qualcosa?» chiesi esasperata a Derek per la quarta volta, dopo avergli spiegato la Divina Commedia per l'ennesima volta. Fortuna che eravamo solo all'Inferno!!!

«Si e no» batté con la penna sul quaderno «Come diavolo fa Dante a passare dall'altra parte del fiume?»

Mi misi le mani sui capelli. «Quale? L'Acheronte?»

«Si...» disse pensieroso.

«Te la dico semplice. Dante e Virgilio parlano con Caronte che traghetta le anime dalla parte opposta del fiume, ok?»

Lui annuí e io ripresi a spiegare...alla fine, forse per grazia ricevuta, capí.

Poi uscimmo dalla biblioteca della scuola in direzione delle machinette...CAFFÉ!!! pensai mentre digitavo il numero.

«Comunque, grazie. Senza il tuo aiuto non ce l'avrei mai fatta a prepararmi per il compito.» disse Derek girando il bastoncino nel suo caffé.

«Nessun problema. Aiuto sempre gli amici in difficoltà.» mi bloccai di colpo Forse ho parlato troppo.

Lui, evidentemente sorpreso, sorpreso scoppiò a ridere. «Davvero mi consideri tuo amico?»

«Beh...ecco....si.» distolsi lo sguardo. Era una banalità ma per me significava molto.

«Bene! Visto che siamo amici, che ne dici se ti accompagno a casa dopo? Abiti poco distante da qui, vero?» disse cercando il mio sguardo.

«Si! Vicino alla pineta est.» risposi sorridendo «...ma non vorrei disturbare!» aggiunsi allarmata.

«Ma quale disturbo! Lo faccio volentieri per la mia amica.» mi fece l'occhiolino. Finiti i caffè uscimmo dall scuola.

Durante il tragitto chiacchierammo del più e del meno e scoprimmo che avevamo tantissime cose in comune: dalla passione per il ghiaccio (lui hokey, io pattinaggio artistico) all'equitazione, e poi colori, gusti, altri sport...animali.

«Beh, allora ci vediamo ok?» disse Derek all'incrocio dove le nostre strade si dividevano.

«Ok.- sorrisi timidamente -Ciao!» e dopo esserci scambiati i numeri di telefono, mi avviai verso casa.

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