Capitolo Ventiquattro

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Ben
Viola gridava "Ben uccidilo!" la guardai aveva in braccio Kenny era salvo il sollievo mi pervase poi sentii la sua voce "Papà uccdilo!!" lo guardai era ferito ma il suo sguardo era lucido e due grosse lacrime gli scendevano sulle guance.Ero al colmo della rabbia.Esplosi mi gettai su Santoro ed iniziai a torturarlo in tutti i modi.Presi dei pezzi di vetro ed iniziai a fargli dei tagli profondi sulle braccia poi gli incisi il mio nome sulla pancia e lui urlava dal dolore ed io er inebriato da quelle urla e dal calore del sangue che usciva da quelle ferite.Gli graffiai le guance ed infine presi un pezzo di legno bello pesante ed iniziai a rompergli le osse delle gambe partendo dalla caviglia,la rotula ed il femore e lui gridava poi passai alle braccia e ancora grida io scoppiai a ridere in modo incontrollato e sguaiato avevi davvero perso il controllo,ma non mi importava niente doveva soffrire e morire.Ripreso il penno di vetro e glie lo infilzai in un occhio e glie lo strappai via con forza e poi feci lo stesso con l'altro,ormai le sue urla erano solo un rantolo,la vita lo stava abbandonando così mi voltai verso Viola che mi guardava quasi ammirata così come Kenny e dissi porgendogli il pazzo di vetri ormai colmo di sangue "Vuoi avere l'onore di finirlo?" lei guardò il corpo di suo padre agonizzante e poi il pezzo di vetro.Punto o suoi occhi nocciola sui miei e sorrise mentre una scintilla gli attravsrso lo sguardo e disse "Volentieri" posò Kennyva terra si avvicinò e prese il pezzo di vetro dalle mie mani io mi allontanai andando da Kenny che salto in braccio felice di vedermi io gli stampai un bacio sulla fronte e poi mi girai verso Viola.Stava tagliando la lingua di suo padre poi con con forza infilò il vetro nella gola di suo padre in profondità iniziando a fare avanti ed indietro nella sua gola,mentre fiotti di sangue uscivano da esse e qualche schizzo raggiunse Viola che incurante continuava il suo lavoro.Dopo alcuni minuti si alzò e mi guardo sorridendomi soddisfatta e felice poi si avvicinò mi bacio intensamente e disse "Bene ora possiamo tornare a casa" e le lacrime le affiorarono dagli occhi ed inizio a piangere io le cinzi la vita con un braccio stringendola a me è le dissi "Si ora andiamo a casa".

Sembra strano ma ti amo //Ben Drowned//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora