8) No one can take my pearl

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"Tu?!" pensa Vivian, sicura che anche la persona stia pensando la stessa cosa.
Non è possibile.

Vivian sorride involontariamente a quella vista: non avrebbe mai pensato di rincontrare quella ragazzina. Ora invece ci avrebbe passato tutte le sue giornate con lei, proprio come in passato.

La maestra chiede a Vivian quale posto preferisce, e la biondina sceglie ovviamente il banco vuoto vicino alla ragazza.
Dopo aver sistemato le sue cose, guarda la rossa negli occhi.
V= "Sophie! Non posso crederci"
S= "Neanche io, Viv. Ieri non ho fatto altro che sperare che la nuova Vivian in classe fossi tu. Come dico sempre, la speranza è la via, infatti eccoti qua"

Le due amiche, all'intervallo, si abbracciano e si raccontano a vicenda dell'adozione e di come si trovano nelle proprie famiglie.
Sophie è incredula quando Vivian le racconta di sua madre, ma si rallegra sapendo che questa adora la figlia e la tratta bene.
S= "Come mai sei arrivata qui ai primi Novembre, e non all'inizio dell'anno come tutti?"
V= "Beh, innanzitutto sono uscita dall'orfanotrofio solo a metà Settembre. Per il resto sono andata in un'altra scuola orribile"
S= "Perchè orribile? Cadeva in pezzi?
V= "Anche, ma non è quello il problema. Le persone al suo interno, i miei compagni di classe, mi hanno derisa e picchiata per molto tempo. Io non ho detto nulla a mia madre per non creare ulteriori problemi, ma lei mi ha trovata a terra, a pochi metri da casa mia, con un po' di sangue perchè ero stata picchiata"
Sophie rimane senza parole al racconto dell'amica. Lei non merita di soffrire.
S= "Ti assicuro che venire in questa scuola e in questa classe, è stata la mossa più intelligente che potessi fare. Qui sono tutte brave persone, imparerai a conoscerle e a rendertene conto anche tu. Per qualsiasi cosa io sono qui, con te, sempre"
Le due ragazzine si abbracciano nuovamente. Sophie è ricomparsa nella vita di Vivian al momento giusto. Ora si che puó vivere felice.

Escono da scuola insieme, fino a quando la rossa con le trecce deve prendere una strada diversa.
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Vivian sta attraversando la strada per arrivare al marciapiede nella via della sua casa.
A un certo punto peró, sente un rumore tra le foglie.
Il suo cuore inizia a battere più forte, e lentamente si gira nella direzione di quei fruscii.
In una frazione di secondo si ritrova nella siepe, con un fazzoletto alla bocca che le impedisce di emettere qualsiasi suono, trattenuta saldamente da delle mani.

Questa persona la trascina in un furgone e la lascia sola, mentre il veicolo si mette in moto.
Vivian è spaventata, e il pensiero di sua madre disperata che la cerca la fa piangere.

Ad un tratto il furgone si ferma.
Quell'orribile persona apre il retro e Vivian puó vedere la sua faccia, altrettanto brutta. È un uomo.
Questo la carica in spalla ed entra in una casa dal retro, probabilmente per non essere visto.
La casa è anche carina, ma Vivian viene scaricata in una taverna fredda e umida con le pareti grigie.
Più che una taverna sembra una cella frigorifera, e la bionda rabbrividisce al paragone creatosi nella sua testa.
L'uomo toglie il bavaglino alla ragazza.
X= "Bene, ragazzina, qui è dove passerai i tuoi prossimi mesi"
V= "Prossimi mesi?! Neanche per sogno"
X= "Invece è proprio quello che farai, prima di viaggiare con me lontano"
V= "No! Io ho una vita qui!"
X= "Gia, con la tua adorata mamma, la 'sconosciuta' Katy Perry. Quella donna deve soffrire"
V= "Perchè?? Non ha fatto nulla di male!"
X= "A te forse. Ora devo renderle la vita un inferno"
Detto questo l'uomo esce dalla stanza, chiudendola a chiave.

Vivian si rannicchia a terra e, dopo tanti pensieri, capisce che l'uomo è probabilmente un hater della mamma, che per farla "soffrire" ha rapito sua figlia.
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Katy nel frattempo è disperata. Sua figlia non c'è più da ore, e lei non si da pace, piangendo nervosamente nella casa.
Ha cercato fuori, in tutte le vie vicine.
Ha ripercorso tutta la strada fino alla scuola, nulla.
Ha cercato intorno all'istituto, niente.
Ormai è pronta, la mattina seguente, a denunciare la scomparsa di Vivian.
"Perchè non possiamo vivere una vita normale?!" urla Katy.
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"Perchè non possiamo vivere una vita normale?!" singhiozza Vivian.
Ormai é sera, e alla bionda non resta che mangiare quel panino che le ha portato l'uomo e dormire, cosí il giorno dopo avrebbe escogitato un piano per scappare.
Ora che nella sua vita erano ricomparse la madre, una famiglia e Sophie non voleva certo viaggiare in un luogo lontano costretta da un hater.
"La speranza è la via" pensa Vivian.
Cosí spera di poter uscire e vivere una vira normale con le persone che ama.
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Spazio autrice:

Hi guys!! Ecco dopo un po' il nuovo capitolo.
Vivian era troppo felice ora, cosí deve arrivare il rompiballe di turno a rapirla, normale vero?!
Vedrete come si sistemerà la situazione nei prossimi capitoli!
Se la parte vi è piaciuta lasciate una stellina e per suggermenti, consigli o chiarimenti non esitate a lasciare un commento!!
Ciauzzzz ^•^

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