Luc pov
Se esiste un Inferno in Terra, senza dubbio è la scuola superiore. E se c'è qualcuno che può dirlo con cognizione di causa, quello sono io.
-Sei in ritardo. Documenti- ha la voce roca di chi fuma tre pacchetti di sigarette al giorno.
Lo guardo dall'alto per qualche secondo, so che potrei spazzarlo via con un cenno, e non riesco a trattenere un sorriso quando vedo che la sua fronte pallida si sta imperlando di sudore.
-Sono nuovo- dico
-Metti lo zaino sul tavolo-
Mi stringo nelle spalle e gli mostro le mani. Niente zaino.
-Dammi la cintura. Le borchie fanno suonare l'allarme-
Mi tolgo la cintura e la allungo al vecchio, prima di attraversare il metal detector. Me la restituisce e taglia corto - Fila dritto in ufficio-
-No problem- rispondo allontanandomi.
Rimetto la cintura e con una spinta apro la porta dell'ufficio, che sbatte con un colpo secco contro il muro scrostato. L'anziana segretaria sobbalza e mi guarda - Posso aiutarti? -
Ha più rughe di uno shar-pei, e la messa in piega ha l'immancabile sfumatura azzurrina. Il corpo rotondo è vestito all'antica: pantaloni di poliestere turchese e camicetta a fiori in tinta.
Mi avvicino al bancone e mi piego verso di lei.
-Luc Cain. Primo giorno- dico, sfoderando il mio sorriso pieno di fascino. Mi fissa per un attimo, prima di ritrovare la voce.
-Oh.. Benvenuto alla Haden High School, Luc. Ti stampo subito l'orario delle lezioni- Resto in attesa - Ecco, ci sono anche il numero del tuo armadietto e la combinazione. Ti sei perso l'assemblea, quindi devi andare direttamente alla lezione. Vediamo... Si, inglese, ultimo anno, professor Snyder. Aula 616. La trovi nell'ufficio 6, subito fuori sulla destra.
-Grazie mille- dico sorridendo. Esco dall'ufficio al suono della campanella. Gli studenti ora affollano i corridoi, e sono sommerso da ondate di odori. Riconosco l'aroma penetrante di agrumi, proprio della paura, e poi quello dell'aglio per l'odio, dell'anice per l'invidia è, l'immancabile zenzero per la lussuria.
Lavoro nel settore Acquisizioni. Mi limito a gettare i primi semi e a guidarle nella giusta inferi.
Le regole sono chiare: se le anime non sono legate, non possiamo forzare gli umani ad agire in modo contrario alle loro naturali inclinazioni. In pratica, posso usare i miei poteri solamente per annebbiare loro la mente e sfumare di quel tanto il confine tra giusto e sbagliato.
Passeggio per il corridoio inalando gli odori del peccato adolescenziale. I miei sei sensi sono in allerta, perché questo viaggio è diverso dagli altri, questa volta sono venuto per un anima in particolare. Mentre cammino verso l'edificio 6,un fascio rosso di energia calda mi attraversa crepitando. Buon segno.
La stanza 616 non è più luminosa del resto della scuola, ma almeno è stato fatto un tentativo di abbellirla. I banchi sono disposti a gruppi di due, e quasi tutti occupati. Vado alla cattedra, dal professor Snyder, e gli tendo il mio orario.
-Luc Cain. Mi serve una sua firma, o qualcosa del genere-
-Cain... Cain..- Il professore tormenta con una mano gli scarsi capelli grigi - Ecco a te- Mi porge il modulo firmato, e torna a guardare il registro e aggiunge - Puoi sederti fra il signor Butler e la signorina Cavanaugh- Si alza in piedi sistemandosi gli occhiali.
-Bene ragazzi- annuncia - Nuovo assetto: Dalla signorina Cavanaugh in poi, scalate tutti di un posto alla vostra destra. Per il resto di questo semestre avrete un nuovo compagno di banco-
Gli studenti brontolano, ma fanno quello che gli viene detto. Mi siedo dove il professor Snyder mi indica, fra il signor Butler, classico secchione, e la signorina Cavanaugh, i cui occhi blu zaffiro si fissano nei miei. Una scarica calda di elettricità mi percorre la pelle, quando le restituisco lo sguardo per studiarla. Quello che vedo è una ragazza minuta, capelli mossi color sabbia, e carnagione chiara.Frannie pov
Ok. Di solito non sono un tipo svenevole, ma Santa Madre di Dio, anche io ho i miei limiti. È alto, moro, tenebroso. Mmm... Non c'è niente di meglio che un po di cibo per gli occhi. Mentre si avvicina e mi si siede accanto, i miei occhi vagano piano sulla sua maglietta e sui jeans neri. Proprio niente male.
Ho la sensazione che qua dentro la temperatura sia salita di dieci gradi. Le luci incerte della classe si riflettono sui piercing che porta al sopracciglio, e lui mi osserva, attraverso una morbida frangia di capelli corvino, con occhi di un nero mai visto prima.
Il professor Snyder passeggia per la classe, poi annuncia- Tirate fuori il vostro quaderno e Furore. Oggi leggeremo il resto del capitolo in classe e ne evidenzieremo i punti salienti -
Il ragazzo misterioso mi toglie finalmente gli occhi di dosso, e io mi sento come se mi avesse rovistato dentro.
-Signorina Cavanaugh le dispiace tornare tra noi? -
La voce del professore è come una secchiata d'acqua gelida.
-Ehm... Cosa? -
-Bell'articolo ieri, sul Boston Globe. Mi pare che abbiano catturato l'essenza del suo progetto in modo accurato. E che bella fotografia- dice sorridendo - Può iniziare la lettura? Pagina 530-
La mia bocca articola la descrizione della morte del predicatore Casy fatta da Steinbeck. Ma la mia mente registra solo vagamente questi fatti, perché è perfettamente consapevole dello sguardo del ragazzo misterioso seduto accanto a me. Quando poi si piega, avvicinandosi ancora di più, inizio a balbettare perché mi accorgo che profuma di cannella. Mmm...
-Grazie signorina Cavanaugh - il professore giunge in mio soccorso.
Scegli il ragazzo misterioso
Sorride, e sposta lo sguardo alla mia sinistra.
-Signor Cain può continuare per favore? -
Il ragazzo misterioso mi sta ancora guardando, con un sorriso ironico sulle labbra.
-Certo- risponde, e quando inizia a leggere la sua voce è come una colata di miele caldo. Eppure i suoi occhi non si staccano dai miei.
"Tom diede un occhiata al predicatore, e i suoi occhi colsero nella luce il bianco del bastone tra le gambe dell'uomo tarchiato, e il braccio di Tom scatto', e la sua mano si impadroni' della clava. Con le due braccia la fece roteare e falli' al primo colpo, ma il secondo colse la testa in pieno, e come l'uomo tarchiato s'abbatte' a terra, Tom gli meno' altri tre colpi sulla testa.. "
Credo che il passaggio macabro gli piaccia. È come se lo assaporasse.
Mi guardo intorno e mi accorgo che tutti sembrano ipnotizzati.
-Vuole che inizi a leggere il capitolo 27?- chiede, e il professore si risveglia di colpo dal suo stato di trance.
-Oh... No. Grazie, signor Cain. Può bastare. Ottimo lavoro. Bene ragazzi, lo schema dei temi principali deve essere pronto per la prossima lezione. Avete il resto dell'ora per lavorarci-
Mentre chiude il libro il ragazzo misterioso si gira verso di me.
-Allora, signorina Cavanaugh, hai anche un nome proprio? -
-Frannie. E tu? -
-Luc-
-Piacere Luc. Certo che è proprio un bel trucchetto-
I suoi occhi si accendono - Quale trucchetto? -
-Leggere senza guardare il libro-
Si appoggia allo schienale della sedia e vacilla leggermente - Ti sbagli-
-No, non mi sbaglio. Non hai neanche sbirciato il libro. Come mai hai imparato Steinbeck a memoria? -
-Non l'ho imparato- Che bugiardo - Come mai un articolo sul Globe? -
-Niente di che. È un progetto di scambio con dei ragazzi del Pakistan. Tipo amici di penna. Più che altro è un modo per capirci a vicenda-
-Ah... Davvero? - c'è qualcosa di cinico nella sua espressione.
-Mi sa di si- tiro fuori dallo zaino un quaderno - Dovremo discutere sulla lettura e preparare una lista dei punti principali del capitolo. Il professore pensa che il dibattito sia indispensabile - dico alzando gli occhi al cielo - Allora cosa ne pensi del dilemma di Tom? - Su una pagina bianca scrivo "Frannie e Luc schema del capitolo 26-2"
STAI LEGGENDO
Il bacio maledetto
FantasyTratto dal romanzo di Lisa desrochers Frannie Cavanaugh ha 17 anni, frequenta il liceo, ha due amiche del cuore e conduce una vita ordinaria. Fino al giorno in cui arriva in classe un nuovo compagno, Luc, un ragazzo affascinante e misterioso, per il...