Occhi D'Angelo Parte 1

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Frannie pov
La portiera cigola quando la apro per montare sulla Chevy arrugginita di Riley. Lei mi guarda fisso - Chi sei? E cosa ne hai fatto di Fee? -
-Cosa? -
-Sei truccata. Come mai? - dice mettendo in moto.
-Boh mi andava-
-Quindi nessun legame con la presenza di un tipo alto, moro e con i piercing? -
-L'hai sentita Taylor no? È suo. E poi non è detto che venga-
-E si perderebbe questo spettacolo? - sorride Riley - Verrà di sicuro- improvvisamente si fa seria - Dovresti farti sotto, Fee. Si vede che ti piace. Potrebbe essere quello giusto-
L'ondata di imbarazzo mi prende alla sprovvista - Prima o poi smetterai di vivere nel mondo delle favole e ti accorgerai che "quello giusto" non esiste-
Riley guida fino in fondo alla strada, piano, e si ferma prima di girare l'angolo per imboccare la via dove abita Taylor.
-Uno di questi giorni potresti scoprire che non è così Fee-
-Vabbè- taglio corto. Taylor esce correndo, e sguscia sul sedile posteriore.
-Pronte a far casino? - strilla, mentre Riley guida fuori dal vialetto.
-Pare di si-
Appena mi vede in faccia la sua foga si tramuta in acidità - Non ci credo! -
-Cosa? -
-Tu vuoi Luc! -
Provo a fare la faccia scocciata - Temo che il tuo neurone su sia appena bruciato-
-Sei proprio una Stronza. Tu, truccata? - alza le mani al cielo.
Riley le sorride dallo specchio retrovisore - Paura del confronto, Tay? -
Taylor sprofonda nel sedile, incrocia le braccia e mette il muso - Quindi? Hai intenzione di provarci Fee? -
-Devi darti una calmata, Tay- mi giro e torno a guardare fuori il finestrino.
Arriviamo alla festa, e prima ancora che la macchina si fermi il mio sguardo sta già esaminando la folla riunita in giardino.
Per un attimo, quando mi accorgo che il volto che sto cercando non è tra le persone, sono delusa, ma poi tiro un sospiro di sollievo.
Usciamo dalla macchina e Taylor mi afferra la mano - Vieni che ci prendiamo una birra-
Mentre camminiamo si avvicina e mi sussurra all'orecchio: - Non è ancora arrivato-
-Non mi interessa- le dico, ma è una bugia.
-Bene, perché a me, invece, interessa molto-
Sento una fitta.. Perché il semplice pensare a lui mi fa sentire così? È sicuramente pericoloso.
Arriviamo al fusto di birra e Marty Blackstone, il giocatore di football palestrato a cui Taylor faceva il filo prima di vedere Luc, si da da fare per mostrare i bicipiti, nonostante debba solo spinare tre birre.
-Ehi Tay- dice riempiendo il primo bicchiere - Sembrate assetate, e io ho giusto qualcosa di fresco- le allunga la birra con un sorriso smagliante. Poi ne dà una anche a Riley e a me.

Ho passato l'ultima mezz'ora a fare lo slalom fra i miei amici e il falò che sta prendendo vita.
Mi prendo a calci mentalmente, appoggiata alla balaustra del portico, e chino la testa, sconfitta, ma in attesa dell'inevitabile mano sul sedere.
Così la voce soave che sento all'improvviso mi prende alla sprovvista.
-Sembra che tu abbia bisogno di rinforzi -
Alzo lo sguardo e incontro un paio di occhi celestiali. Se il Paradiso avesse un volto, sono certa che sarebbe come il suo. Porta una maglietta bianca, attillata, che mette piacevolmente in risalto l'abbronzatura e la Muscolatura del corpo ben tornito.
-Eh?-
Sorride e si passa una mano fra le onde biondo platino dei capelli. - Ho frainteso la situazione? - mi domanda.
Alzo gli occhi al cielo - No, ma so come badare a me stessa -
Mi stacco dalla balaustra e mi dirigo verso il gruppo. Il ragazzo Angelo non mi segue. Tempo un altro giro intorno al fuoco e sono costretta a tornare ad appoggiarmi alla balaustra, accanto a lui. Guardo per terra e chiarisco: - Questo non significa che ho bisogno di essere salvata da te-
Gli scappa da ridere e lo fulmino con lo sguardo - Sai cosa? Fa lo stesso- faccio per andarmene di nuovo, ma lui mi posa una mano sulla spalla e succede qualcosa... Come se migliaia di piccole scariche elettriche mi atttaversassero, immobilizzandomi sul posto.
-Scusa, non ridevo di te- mi squadra dalla testa ai piedi - Non ha mai avuto speranze-
-Vabbè - taglio corto.
-Mi chiamo Gabe- dice
Lo sto fissando. Oddio. Basta!
-Io sono Frannie-
Da un occhiata al bicchiere di birra che ho in mano e si stacca dalla balaustra.
Ed è allora che Taylor grida - Oh Mio Dio! - mi volto e l'intero gruppo ci sta fissando. Taylor ed io non siamo le uniche ad aver notato Gabe. Angelique e la sua cerchia si avvicinano da dietro al falò. La vedo puntare verso di lui, per poi piegarsi sollevando il coperchio del frigo, e fingendo di cercare qualcosa. In realtà gli sta sbattendo la sua quarta abbondante.
Gabe mi chiede - Vuoi qualcos'altro da bere? Acqua, una bibita? - e mi guarda fisso.
E mmmmm quegli occhi color cielo.
- Ho la mia birra grazie - ma mentre lo dico qualcuno me la sfila di mano.
-E io posso riempirti il bicchiere- il respiro caldo di Luc sulla nuca mi provoca un brivido. Mi volto e il suo viso è a tre centimetri e mi riempio i polmoni del suo odore. Cannella... Mmm.
Taylor non ci capisce più niente - Mah!? E tu da dove spunti? -
Luc si raddrizza e mi riempie il bicchiere - Ero in giro- dice.
-Wow... Okay. Questa festa ha appena guadagnato un sacco di punti- Taylor guarda Luc, poi Gabe, poi di nuovo Luc, e infine alza le sopracciglia e mi guarda - Allora.. Che si fa? -
-Uh... Bè.. - guardo Riley in cerca di aiuto - Non è ora di andare a casa? -
-Non ancora- Riley sta fissando Gabe.
Luc mi passa la birra e lancia a Gabe uno sguardo ostile - Gabriel- Il calore dolcemente viscoso della sua voce si è trasformato in un gelo arido.
-Ciao Lucifer - e anche se il suo sorriso rimane inalterato, la voce musicale di Gabe si appiattisce.
-Aspetta un attimo.. Voi vi conoscete? - sono in piedi in mezzo ai due e mi sento vacillare.
Gabe fa una strana smorfia e accennato a Luc risponde - Diciamo di si-
-Purtroppo- dice l'altro. Entrambi sono in tensione, sembrano pronti ad esplodere. Ma mentre osservo Luc giuro che vedo una piccola saetta guizzare sulla superfice della mano per poi scomparire fra le sue nocche. Sono senza parole. Il mio corpo è di gelatina, vedo dei puntini neri, la vista si offusca. Ma prima di svenire sento la voce di Luc dire
-La riportero' io a casa, tu stanne fuori-

Il bacio maledettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora