Who We Are - J. B. || #Wattys2018

15 - Il mio scopo sei tu

Justin

Rivolsi un'occhiata a Yasmine, prima di riportare lo sguardo sulla strada. Era così fottutamente bella. Non sapevo realmente cosa aveva smosso in me, ma andava bene. Stavo migliorando, e se lei mi comportava cambiamenti del genere, avrei rimediato anche al motivo del nostro contratto.

I suoi occhi nocciola dalle leggere sfumature verdi, le lunghe ciglia che ora facevano ombra sugli zigomi, le labbra rosee e carnose, i suoi ricci fitti, la sua pelle ambrata, quasi scura. Non c'era parte di lei che non mi mandasse fuori di testa. E poi mi teneva testa come nessuno era mai stato in grado di fare, nemmeno Selena. Aveva quei suoi modi di fare misteriosi, quel carattere da stronza professionista, che mi intrigava. Si comportava come se avesse così tanti fantasmi, scheletri nell'armadio, e qualcosa in me non vedeva l'ora di scoprire tutti i suoi segreti più profondi.

Un sentimento era scattato in me, e stavo lentamente impazzendo, come non avevo mai fatto. Mi spingeva a dare il mio meglio, a stare bene. Cercai di reprimere il pensiero che stessi cambiando per lei, accendendo la radio. Non lo avevo mai fatto, non era mai stato nei miei schemi, per nessuno. Ero sempre stato convinto di essere chi facevo vedere di essere, e invece con lei ero una persona del tutto diversa. Non ero più il ragazzo stronzo, o sfrontato, egoista, o incurante di tutto quello che lo circondava.

Passò una mia canzone, quindi alzai leggermente il volume sorridendo, mentre "Sorry" si fece spazio dalle casse della mia macchina, riempiendomi di nuovo di ego. Eravamo quasi arrivati, e non mi andava veramente di svegliarla. Si vedeva che non stava bene anche dal modo in cui era rannicchiata. La testa era poggiata al finestrino, e si era spinta tutta verso lo sportello come se fosse stata attratta da una calamita. Parcheggiai la macchina, prima di spegnere la radio mentre la mia canzone continuava ad andare in onda. Decisi di abbassarle il sedile per farla stare più comoda, e appena si allungò sul morbido schienale si sistemò meglio, ancora assonnata. Spostai i capelli dal suo volto, rilasciò un verso insonnolito che mi fece sorridere più di quanto avrei dovuto. Sembrava una bambina di due anni, indifesa e con tutto il mondo contro. Non mi ero mai sentito così bene, Selena non aveva mai provocato un simile effetto al mio corpo. Con lei era tutta un'altra giostra.

Sbuffai realizzando che stavo diventando uno di quegli smielati di merda, poggiando la testa al finestrino e guardando davanti a me. Al di fuori della mia auto, regnava solo un buio pesto. Sentii Yasmine muoversi sul sedile, e mi voltai per vedere se si fosse svegliata. Ora era rivolta verso il mio lato, con le mani sotto la testa, e alcuni ricci sul viso. Mi leccai le labbra mentre la ammiravo. Con lei diventavo di colpo vulnerabile, la guardavo come se fosse tutto quello che avevo. Ogni volta che la vedevo sorridere dentro di me si accendeva una lampadina, e il mio cuore prendeva a battere velocemente.
Troppo, velocemente.

Scacciai i pensieri, e mi voltai verso il finestrino passando una mano tra i capelli, tirandoli.《Justin》sentii la sua voce assonnata chiamarmi, e mi girai di nuovo vedendola ancora con gli occhi chiusi.

《Sono qui, piccola》sussurrai, e toccai il suo carnoso labbro inferiore con il pollice. Ecco un altro punto debole. Le sue fottute labbra, erano una cazzo di dipendenza. Così carnose e piene, mi rendevano insaziabile.

《Vieni》parlò di nuovo con voce bassa. Sdraiai il mio sedile, sistemandomi accanto a lei, osservando quanto potesse essere bella. Ogni secondo in più guardandola, le mie emozioni degeneravano. Era incredibile, e tremendamente spaventoso.

Allungai la mano verso il suo corpo, e lei aprì leggermente gli occhi. Mi sorrise appena, intrecciando le nostre dita. La sua pelle soffice era fredda a contatto con la mia, nonostante facesse caldo, e i suoi occhi si chiusero di nuovo. Mi spostai verso di lei, lasciandole un bacio sulla fronte.