Capitolo 3

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Da revisionare.


Quando la presa del mio "aggressore" si attenua, gli o le tiro una gomitata abbastanza potente sulla pancia. Sento delle imprecazioni e dei lamenti, quando improvvisamente le luci si accendono illuminando il corridoio.

Strizzo gli occhi per abituarmi alla luce improvvisa. Mi guardo intorno e vedo l'aula di letteratura. Poco distante ci sono degli armadietti vecchi, degli studenti dell'ultimo anno, e appoggiata per terra vicino a uno di questi, con la mano che regge la pancia dolorante, c'era Ashley.

Oh, cazzo!

"Selena, ora mi spieghi che cazzo hai in quella FOTTUTA testa sopra a quel FOTTUTO collo, eh!? Te lo spiego io, NIENTE! Manco ti volessi stuprare, ti ho portata qui per parlare con te e Claire di... si, insomma, di quello che avete visto prima in mensa" dice dolorante e massaggiandosi la pancia e battendosi la testa contemporaneamente, cosa a me impossibile.

"Eheheheeee....Cosa ci combini biondina tinta" mi lancia uno sguardo assassino, e mi fa una smorfia.

Ad un certo punto sentiamo dei passi leggeri, sbattere e risuonare sul pavimento, provenire dal corridoio parallelo a quello dove siamo noi. Io e Ashley ci guardiamo in faccia per qualche secondo, per poi girare terrorizzate la testa verso l'entrata del corridoio.

Nessuno conosce questo corridoio, se non i più vecchi e chi fa letteratura, che ha veramente poche persone che la frequentano.

Improvvisamente le luci si spengono e un silenzio ci avvolge, interrotto dalle lamentele di Ashley "Selena tu scappa, è più importante la tua vita che la mia, cosa potrebbe combinare una ferita sulla pancia come me nella vita? Finché sei in tempo puoi salvarti, io morirò qua, ho deciso. La mia tomba deve essere vicino a quella di Zac Efron, se riuscirete a ritrovare il mio cadavere. Di a mia madre che le ho voluto bene, e a mio fratello che è uno stronzo, ma gli voglio comunque bene. Infine di a Claire che tu e lei siete come delle sorelle, e adesso vai via, anche se mi avrai sulla coscienza per tutta la vita, sei tu che mi hai colpito lo stomaco, ma non devi sentirti in colpa, nonostante io te lo stia rammentando in modo che tu non dorma la notte, insomma questi sono i miei ultimi minuti di vita, ricordatelo. Adesso addio Sel, ci vedremo nell'Aldilà" dice disperata mentre io di nascosto la registro, non posso perdere questa occasione, in futuro gliela rinfaccerò...ahaha che cattiva che sono.

Sono sicura che la persona che ha spento la luce sia qualche cretino appassionato degli horror, non c'è nessun assassino qua in giro, capisco che siamo a Los Angeles e la criminalità è abbastanza diffusa, ma che gusto ci sarebbe a terrorizzare due adolescenti, quando hai una scuola e un preside che puoi far cagare addosso.

Si accendono le luci, e contemporaneamente ad Ashley giriamo la testa verso l'interruttore delle luci e vediamo appoggiato agli armadietti...eccolo il cretino: e che cazzo, che fa, mi perseguita?!

Justin ha un ghigno in faccia provocatorio e sposta lo sguardo tra me e Ashley ripetutamente ridendo maleficamente.

"Cazzo..." mormora Ashley portandosi una mano sul petto e arrossendo visibilmente per la figura di merda davanti al fratello. Tolgo il pollice dal microfono facendo uno strano rumore, non avevo abbassato il volume.

Ashley si volta verso di me con faccia adirata "Mi hai registrata, brutta stronza, e io che pensavo di morire. Tu e mio fratello siete due stronzi entrambi, scommetto che vi eravate messi d'accordo, siete una coppia perfetta di cretini, voi vi sposerete e mi farete scherzi per tutta la vita, ora mi basta trovare una ship...ve la dirò il prima possibile, mentre io sarò una zitella con trentadue gatti, grazie per avermi rovinato la vita" la guardo storto, sa che io e Justin, l'ultima volta che ci siamo parlati che lei sappia, visto che non le ho raccontato delle sigarette di prima, è prima che lui partisse, e ci siamo insultati in un sacco di modi, veramente, anche se eravamo ex, sembrava che ci odiavamo come non so cosa.

Suicide Girl-JelenaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora