[Tom]
Quando finalmente si svegliò dopo il suo ritorno al mondo reale, i ricordi di Bill lo assalirono come un maremoto costringendolo a sedersi sul pavimento di quella che, ora lo sapeva, era l'attuale casa del suo alter ego. Come già gli aveva accennato Miroir, il suo aspetto era quello che aveva assunto Bill, anche se gli dava una strana sensazione vedersi coi capelli tagliati a quel modo, e i vestiti che non avrebbe mai scelto. Il prezzo della libertà.
"Chissà che giorno è?" si chiese, dal momento che lo scorrere del tempo nel mondo dello specchio, in ogni modo, era diverso da quello del mondo reale.
Si diresse al calendario, uno di quelli piccoli da usare come soprammobile, dove potè constatare che era Settembre. Ma questo non gli diceva niente sul giorno.
Domenica.
Gli suggerì una vocina nella testa, domenica 30 Settembre per essere precisi.
"Domenica, eh? Bhè almeno ho un giorno per potermi ambientare" si disse dandosi un'occhiata intorno. Dovette ammettere che era un bell'appartamento, oltre ad essere ben arredato,
Bzz, bzz fece il cellulare sul comodino della camera. Lo prese in mano, era uno smartphone nero con cover universale a libro color rosso, e vide sul display che era arrivato un messaggio. Per poterlo sbloccare serviva conoscere la password.
0483
Velocemente il dito compose il numero, e il cellulare aprì il suo scrigno dei tesori.
"Come stai, hai dormito?"
gli aveva scritto Georg sul gruppo whatsapp, e immediatamente nella mente di Tom si materializzò il ricordo di quello che era accaduto il pomeriggio precedente, tra quella stesse mura.
"Ha funzionato la strigliata?"
aggiunse Gustav, anche lui in linea.
"Mi sono svegliato un paio di volte, ma posso dire di aver dormito"
scrisse Tom, aggiungendo l'emoji che dormiva.
"Queste sono belle notizie! Ora vedi di riposare"
Si raccomandò Georg, e Gustav a seguire
"Ha ragione. Se non ti riposi la prossima volta che ci vedremo farai scappare le ragazze con la tua brutta faccia xD".
"Tranquilli, mi farò bello bello"
Rispose Tom prima di salutare gli amici. Il mondo esterno lo aspettava.
Il resto della giornata lo passò a girare per Berlino, proprio la città in cui sognava di lavorare sin da quando era piccolo. Camminando per le strade il ragazzo constatò, nonostante non avesse mai visitato la città prima, di conoscere a memoria ogni singolo angolino. Con i suoi occhi vide anche i posti che aveva frequentato Bill: i negozi,i bar, perfino le panchine. Già, le panchine, proprio come quelle su cui Billy lo aspettava sempre nell'altro mondo.
"Billy" pensò in un improvviso moto di nostalgia, avrebbe voluto chiamarlo appena rientrato in casa tuttavia quando rientrò nell'appartamento erano già passate le undici di sera e, nonostante Billy fosse un'ombra, a Tom era sembrato maleducato svegliarlo.
L'indomani il ragazzo si recò al lavoro, raggiungendolo con estrema facilità grazie ai ricordi di Bill. Sempre grazie a quelli, la sua mente visualizzò tutto quello che avrebbe dovuto fare per svolgere il suo compito.
"Per fortuna" pensò mentre le sue dita scorrevano veloci sulla tastiera del pc.
"Vedo che sei in forma oggi" gli disse una ragazza
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Tokio Hotel - Evil Mirror 2
Fanfiction[sequel di Evil mirror]. Da quando è stato imprigionato nel mondo dello specchio, l'unico pensiero che occupa la mente di Tom è la vendetta contro Bill. Nulla può distrarlo del tutto da questo chiodo fisso, non gli svaghi che si è creato né la compa...