You Aren't Real

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Ora, in mezzo a tutte queste persone, mi chiedo se sia giusto o sbagliato.
Sono sicuro di cosa mi direbbero tutti: è sbagliato.
Ma io so che non é vero, non è reale.

"Perché nulla è reale!! "

Così avevo esordito al congresso di Maddeka dove avevo presentato la mia ultima opera,

"Così ho voluto intitolare il mio nuovo libro, gentilissimi signori e signore che oggi avete deciso di perdere una serata preziosa per poter ascoltare un pazzo come me!"

Il pubblico aveva riso a quell'entrata sul palco così ridicola , aveva riso per finta, ma aveva riso.

"Infatti, rileggendo il discorso che ho preparato per questa occasione speciale, mi rendo conto di avere creato, elaborato, qualcosa che io stesso definirei da pazzi: pazzesca.. "

Ecco, avevo usato la parola giusta in quel momento ..pazzesca..da pazzi.

Le persone vicino a me stanno applaudendo, Dara avrà detto qualcosa di veramente speciale, peccato non l'abbia sentita.
Sono troppo occupato a pensare con me in questi giorni..

Comunque..il libro che stavo presentando lo avevo definito da pazzi..

".. e voi giustamente mi potreste chiedere del perché io dica queste cose. Bene sono qui proprio con l'intento di spiegarvi..
Tutti noi siamo persone..
Sarete tutti d'accordo con me che in questa sala, in questo teatro se vogliamo essere precisi, siamo tutte persone vive o almeno così spero..
Ma come facciamo a saperlo?"

Di solito non sono bravo a creare discorsi, è sempre stato così, non sono mai sicuro se presentare un libro in un modo sia migliore dell'altro.

Quella volta stavo presentando il romanzo cercando di far esaltare il concetto intorno a cui ruotava tutta l'opera.

Intanto qui dove mi trovo ora, Dara ha finito il suo discorso e tutti applaudono in modo concitato.

Lo sanno tutti che vincerà lei il "Libro d'oro": il riconoscimento globale che viene assegnato ai migliori scrittori.

"Perché noi ci percepiamo come persone.. Giusto?

Bene! Per percepirci come persone abbiamo necessariamente bisogno di alcune cose.. I sensi.

La vista per vederci: per vedere che abbiamo una testa, che abbiamo delle mani, che abbiamo gli occhi verdi o azzurri..
L'udito per sentirci: per sentire che produciamo suoni, che parliamo, cantiamo..
Il tatto per poterci toccare: per sentire se abbiamo la pelle vellutata o secca..
Comunque avete capito a cosa alludo.
Noi sappiamo di essere vivi, persone, oltre che per mezzo della ragione, soprattutto grazie attraverso i nostri sensi..."

Stanno per annunciare il vincitore del libro d'oro..
Il presentatore è sul palco con la busta in mano, dietro di lui tutti i candidati tra cui Dara.
-E il vincitore di questa edizione de il libro d'oro èèèèèèèè.....-
Partono i rulli di tamburo.. Tanto so già come andrà a finire.. "Dara Redvik"..
-Il vincitore è Dara Redvik!!!!-
Parte un boato di applausi, tutti si alzano in piedi, anche io mi alzo in piedi.

Soprattutto io che devo consegnare il premio nelle mani di Dara.

" Ma vi siete mai chiesti se questi sensi siano veritieri? Se quello che tutti noi percepiamo sia reale? "

Comincio a dirigermi verso il palco, Dara mi vede e mi sorride.
Invece sembra che l'annunciatore del vincitore non capisca qualcosa.

" Ecco signori e signore.. In questo libro io ho presentato una vita, la vita di una persona che non crede a ciò che i suoi sensi gli fanno percepire."

L'annunciatore si avvicina a me che già sto correndo verso il palco - Signor Franz, dov'è il premio che deve essere consegnato?- ma io non replico e mi scanso.
Adesso anche Dara ha assunto un'espressione corrucciata.
Io accelero la corsa... Ma qualcosa non va.. Sto lacrimando..

" La vita di un ragazzo che ha deciso che tutto quello che gli dicono i sensi non è vero"Le lacrime rigano le mie guance.. Non dovrebbe andare così!
Ma continuo a correre, sono sempre più vicino a lei.
-Amore.. Cosa succede? - mi chiede lei.

" Un ragazzo che sarebbe capace.. "

Io non rispondo.. La guardo con gli occhi pieni di lacrime.. Con il pugnale nella mia mano.

".. di dire davanti a una qualsiasi persona.."

Mi butto su di lei come per abbracciarla, il pubblico dietro di me è in subbuglio.
E mentre affondo la lama nel petto di mia moglie le bisbiglio

-Mi dispiace-


"...ma tu non sei reale... "

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