Fake Memories

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Scorreva.
L'acqua scorreva imperterrita scivolando nei tombini sparsi per le strade.
Le macchine viaggiavano di fretta, sotto il cielo nuvoloso, provocando schizzi al loro passaggio sulle pozzanghere limpide che si erano create sul nuovo asfalto.
Le strade erano state tutte riasfaltate di recente, la commissione cercava sempre di far apparire la città in uno stato di perfezione, ne conseguiva perciò un alto interesse da parte dei turisti.
Quel giorno però a Maddeka non c'erano turisti che camminavano per le strade, pioveva, tutti erano a ripararsi negli hotel a 5 stelle sparsi per la megalopoli oppure ci stavano proprio andando con le macchine che sfrecciavano per le strade.
-Hey amore, allora oggi non si va a mangiare là con questo tempo vero? - lo abbracciò da dietro.
Lui sorrise - Se vuoi andare fuori per bagnarti fai pure..-
Lei si strinse più a lui - Solo tra le tue braccia- e si mise a ridere.
Franz si mise la camicia - Spero solo che la gente venga alla presentazione nonostante il tempo. Te lo immagini? Arrivare a Maddeka dopo aver scritto un libro e alla presentazione non trovarsi nessuno perché piove troppo! -
Gli diede un leggera pacca sulla spalla - Ma scusa, non è mica al coperto l'evento? -
Franz le prese la mano - Lo sai che l'atmosfera cambia se hai appena attraversato la città intera sotto l'acqua per ascoltare uno che ha solo scritto un libro.. -
Dara si lasciò scivolare la mano - Secondo me la storia di Dorothy Astrez spezzerà i cuori di chi ti ascolterà.. -
Franz si bloccò un attimo.
Dorothy?
-Ma è la storia di Jona Blend, Dara.. -
Lei lo guardò.
Lo guardava dritto negli occhi, le labbra socchiuse poi portò anche l'altra mano su quella di lui, in modo che lui potesse tenere un oggetto.
-Ma amore.. - tirò improvvisamente le mani di lui verso se stessa e mentre la lama la attraversava.. - io non sono mica reale.. -

NO!!!
Io non voglio sognare queste cose.
Sono passate ore dell'incontro con Rodri e ancora non capisco varie cose.
Varie.
Più o meno non capisco niente.
Non mi trovo in cella in questo momento, e questo solo perché, secondo quello che ho appreso, uno psicologo e il video di quello che è successo alla premiazione, indicano le mie azioni come l'imposizione di un agente esterno.
Cioè è un'altra persona che mi ha ordinato di fare tutto quello che ho compiuto.
Anche dimenticare.
Mia moglie è veramente morta quattro anni fa.
Ho potuto rivedere la sua tomba, in foto naturalmente, ma appena l'ho vista mi sono ricordato di lei.
Nel sogno dicevo di dover presentare il libro di Jona.. Ma la verità era quella che diceva mia moglie, o meglio, la sua figura.
La storia di Jona non è ancora finita, anzi è in corso d'opera.
Ogni giorno scrivo qualche nota sul mio taccuino.
Scrivo di lui, dei suoi problemi psicologici.
Ad esempio l'ultima volta se quello che ricordo è vero, gli avevo fatto uccidere una sua presunta madre ma dopo un po' di tempo il fatto si era rivelato una specie di illusione.
Quello che sta succedendo ora con me.
Non mi hanno ancora fatto vedere il video della premiazione eppure Rodri sta cercando in qualche maniera di proteggermi. Proteggermi è un parolone, ma noto con non poca leggerezza che il caso si poteva chiudere con me che, mentalmente instabile, ho ucciso una persona, e invece stanno cercando qualcun altro.
E questa è la cosa più strana.
Rodri aveva finito di leggere uno spezzone del mio taccuino e aveva cominciato a parlare di nuovo.
-Signor Franz, le ripeto e le richiedo.. È sicuro di non essere stato condizionato da qualcuno?-
Io lo avevo guardato incredulo
-E questo cosa avrebbe a che fare con il mio taccuino? -
-Signor Franz, il protagonista della sua storia compie azioni che sono molto simili in modus operandi a quelle che compie lei.-
-Lei uccide sua moglie Dara, lui sua madre; entrambi dite che loro non sono reali; ed entrambi alla fine vi ritrovate davanti alla realtà dei fatti secondo il quale non avete ucciso o non avete ucciso la persona che avevate pensato di uccidere.. -
Io avevo sbattuto con leggera violenza le mani sul tavolo - Quindi, a voi della polizia, questa non sembra che sia una dimostrazione, una confessione scritta?
Prima scrivo le azioni in una storia e poi le rendo reali. -
-Non usi quella parola, Franz, lei non sa cos'è la realtà.. Comunque.. È interessante il fatto che anche Jona scrive di lei nelle sue vicende. -
-Era una bella aggiunta al tutto credo...Ma aspetta, dicendo tutto questo a cosa volete arrivare?-
Rodri era tornato a sedersi davanti a me - Le sembrerà strano ma.. -
E in quel momento me l'aveva detto.
Qualcosa di impossibile, se non fantastico.

-Franz ci deve aiutare ad arrestare Jona Blend.... -

You Aren't RealDove le storie prendono vita. Scoprilo ora