5. SWEET DREAMS.

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Il suo viso finalmente si chinò e i suoi occhi scrutavano i miei. Sembrava preoccupato. Il suo sguardo fissava dritto il mio. Le pupille erano così grandi nei suoi piccoli occhi, i miei sentimenti erano nudi sotto lo sguardo ipnotico di lui. Jimin si avvicinò a me incorniciandomi il volto fra le mani -fidati di me. -il suo tocco bruciava come il fuoco sulla mia pelle. Jimin chiuse gli occhi; le sue labbra stavano toccando le mie. In un primo momento non reagii. Una scossa elettrica mi percorse il corpo; le emozioni scorrevano fino alla punta dei piedi. Le sue labbra soffici e calde contrastavano sulle mie sottili e fredde come la neve. Ripresi coscienza posando una mano sul suo petto tentando di allontanarmi ma questo spinse Jimin a stringermi a se con un gesto prepotente facendomi quasi perdere l'equilibrio. Non potevo far altro che aggrapparmi a lui. Mi morse con rabbia il labbro inferiore lasciando poi spazio a un sussurro. Aprii lievemente gli occhi.

-Segui i miei movimenti, finchè le porte non si chiudono..-sussurrò piano.

Esitai.

-..Wendy.- La sua voce di velluto nero era troppo seducente. Jimin capì che non avevo intenzione di collaborare. Le sue braccia così si serrarono, bloccandomi contro il suo corpo, ne percepivo il calore attraverso gli abiti. Le sue labbra, di nuovo, premevano contro le mie. Le mie ginocchia erano così deboli che riuscivo a sostenermi in piedi solo grazie alla forza delle braccia di Jimin. La sua bocca iniziò a muoversi, sentivo il suo sapore, il suo respiro era diventato il mio.
' Bling ' suonò l'ascensore chiudendo le porte alle mie spalle. Fu in quel momento che lo spinsi via con tutta la forza che avevo in corpo. Vacillavo, le pareti di quel piccolo luogo chiuso mi sorreggevano. Le vibrazioni di imbarazzo e vergogna mi colpivano fino a farmi venire voglia di gridare. Il mio sguardo cadde su quello di Jimin.

-MA CHE CAZZO TI È SALTATO IN TESTA?! EH?!?- Con una mano appoggiata alla parete mi reggevo in piedi, Jimin fece un passo avanti intento ad aiutarmi ma lo spinsi subito via in preda alle emozioni.

-Fammi spiegare!- Rispose. Notai una punta di fastidio nella sua espressione -non ti stai nemmeno chiedendo il motivo del perché l'ho fatto ma ti stai concentrando di più sulle emozioni che ti ho passato!- Le sue parole mi davano fastidio per quanto fossero vere - sai chi c'era dietro di te? Ah?! Lo sai?- Il suo tono diventava sempre più puntiglioso, mi limitai a guardarlo mentre il mio cuore era pronto ad esplodere- Un manager era proprio dietro alle tue spalle intento ad entrare in questo ascensore, e non sapendo come evitarlo ho fatto la prima cosa che mi è passata per la testa. Lui si sarà sentito a disagio tanto da aspettare per prenderne un altro. Sai cosa succedeva se ci scopriva? Tu e il tuo amico ve ne sareste tornati a casa domani mattina, anzi, STANOTTE. Quindi piuttosto che arrabbiarti con me non dovresti far altro che ringraziarmi.-Incrociò le braccia appoggiandosi alla parete mentre l'ascensore era ancora in movimento. Era chiaramente innervosito.
Mi sentivo peggio di prima ma, dopotutto, mi aveva appena rubato il primo bacio.

-Mi dispiace..- mormorai abbassando le palpebre.

-Eh? Cos'hai detto?

-Ho detto che mi dispiace.. è che ho reagito senza pensare però.. quello era il mio primo bacio..- una lacrima rigò la mia guancia e accorgendomene la asciugai subito con il braccio.

-Ah..- bisbigliò -scusami allora..- ma non volevo te ne andassi già oggi.- Concluse. Notai nella sua voce un filo di tristezza.

'Apertura porte piano 14' annunciò l'ascensore.

-Beh.. siamo arrivati!- Cambiai argomento - andiamo a vedere se è aperto il bar.- Le porte alle mie spalle si aprirono e alla prima occasione cercai di uscire fuori da quel posto claustrofobico ma mon feci nemmeno in tempo a metter fuori piede che subito una presa al polso mi costrinse a rientrare all'interno lasciando nuovamente le porte chiudersi.
Andai a sbattere contro una superficie morbida e calda.

BTS - DANGEROUS GAMEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora