BTS - DANGEROUS GAME

11. NO ONE CAN HAVE YOU

Guardai l'orologio appeso al muro, erano le 7 di sera e dal piano di sotto si iniziava già a sentire un buon odore. Il mio stomaco brontolò. I ragazzi mi avevano spiegato l'accaduto e, a quanto pare, avevo perso la memoria. Non ricordavo nulla dal momento in cui mi ero stesa sul letto in poi, neanche dopo che gli altri mi avevano raccontano l'accaduto, non riuscivo comunque a ricordare neanche una minima parte. Chiusi gli occhi cercando di focalizzarmi nuovamente sulle parole di Rap Monster;

"Siamo andati in spiaggia per completare la missione della seconda bottiglia. Avevamo trovato il luogo in cui si trovava ma era a 8 metri di profondità e 6 metri circa di distanza dalla riva. Si sono fatti avanti prima Jungkook e poi Suga, ma nessuno dei due è riuscito nemmeno a raggiungere il nostro obbiettivo. Hanno descritto che c'era una busta di plastica trasparente, colma d'aria e con al suo interno il mangiare.. ma era bloccata sul fondo con due grandi sassi quindi hanno affermato che bastava spostare i due sassi per poi far risalire la busta a galla. Si è fatto avanti Tae, infine, ma è riuscito solo a spostare una pietra e ha quasi rischiato di non raggiungere la superficie in tempo.. E poi ti sei offerta tu. Hai affermato che sapevi nuotare e che ce l'avresti fatta. Eravamo un po incerti all'inizio ma poi ti abbiamo lasciato andare. Ma sei rimasta sott'acqua per un minuto, senza che noi riuscissimo a vederti risalire. Jimin si è tuffato e Jungkook a sua volta.- si sono tuffati? Per salvare me? Perchè non riesci a ricordare? Chiusi gli occhi e mi concentrai ancora di più- Jimin ti ha raggiunto sott'acqua insieme a Kookie ma solo tu e il Makne siete risaliti, mentre Jimin è rimasto sott'acqua. Jungkook ti ha riportato a riva per poi ributtarsi in mare a cercare Jimin ma erano gia passati due minuti da quando era andato sott'acqua per aiutarti. Jungkook lo ha riportato a riva dopo quasi 3 minuti senz'aria ma, sia tu che Jimin, avevate lasciato entrare in corpo troppa acqua per mancanza di ossigeno.-

Vuoto. Non ricordavo nulla di tutto ciò. Più mi sforzavo a ricordare più sembrava tutto impossibile. Battei due colpi sulla testa.

"Aaah mannaggia a me.. " mi lamentai.

Jimin, dopo parecchi massaggi cardiaci, riuscii a sputare fuori gran parte dell acqua che aveva ingerito e aveva ripreso a respirare ma poco dopo aveva perso i sensi. Adesso eravamo lì, nella "nostra" stanza. Gli altri mi avevano detto di tenerlo sott'occhio e di avvisarli quando si sarebbe svegliato. Eravamo riusciti a prendere la busta di plastica e, se non fosse stato per Jimin, probabilmente saremo morti di fame. Dentro il sacchetto c'era abbastanza cibo per una settimana e, oltretutto, al suo interno avevamo trovato altre cose utili come un coltello e un accendino.
Sedevo sul pavimento, davanti a lui, e osservavo il suo viso attentamente. Non lo avevo mai guardato così da vicino, per così tanto tempo. La sua pelle, rigata da gocce di sudore, appariva pallida e chiara anche alla luce giallastra della lampada. Aveva una pelle così perfetta che quasi gliela invidiavo. Le sue palpebre cullavano i suoi piccoli occhi in un dolce sonno. Le sue labbra, così minute e morbide, lasciavano uscire una poca quantità d'aria. Abbracciava un cuscino, quasi spaventato da tutto ciò che lo circondava e si aggrappava ad esso come se, in qualche modo, questo potesse proteggerlo.
"Ti proteggerò" le sue parole mi risuonavano nella mente. Sospirai.

-Spero davvero che questo momento non finisca mai ..- sussurrai piano, cercando di non svegliarlo- cosicché io ti possa guardare il più a lungo possibile, cosicché io possa starti accanto il più possibile..- che diamine stavo dicendo? Non avrò seriamente fatto uscire quelle parole dalla mia bocca? Ma che mi era preso! Beh.. almeno non ha sentito nulla..

JIMIN P.O.V.
Mi faceva male la testa e sentivo gocce di sudore percorrermi la fronte. Non avevo ne la forza di aprire gli occhi ne di muovermi. Il petto faceva male e riuscivo a prendere poca aria nei polmoni. Cos'era successo?
Sentii, poi, un sospiro, a pochi centimetri da me.