Cap 6. Ti voglio....anch'io..

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 Dean non avrebbe proprio dovuto rincasare in quel momento.


Non rincasava mai verso le 15:00 e Sam non lo aspettava.

Sapendo di essere solo, si stava masturbando piano, poi sempre più forte, sul suo letto.

Dean fece per entrare nella stanza, ma trovando li Sam, si bloccò.

Sapeva che era una cattiva idea rimanere...che avrebbe dovuto andarsene subito, ma ciònonostante rimase inchiodato li, a fissare suo fratello masturbarsi, lentamente, poi dando dei colpi più forti, e gemere cosi lentamente.

Quei gemiti meravigliosi...

TUMP.


Maledizione... pensò Dean.

Aveva sbattuto il braccio contro il tavolino di cristallo che c'era in corridoio.

"Chi c'è li? Chi c'è??" aveva gridato Sam , spaventandosi moltissimo.

Dean beccato in flagrante, non poteva più nascondersi.

"Scusa, Sam..." disse lui, mortificato.


"Dean??" chiese Sam, sbarrando gli occhi. "Sei tu? Ma perché....che cosa ci fai qui??" chiese Sam cercando di coprirsi in fretta.

"Mi dispiace, non sapevo che fossi..qui...scusa..." disse Dean, scappando.



Sam rimase a guardarlo andare via, completamente scioccato e imbarazzato, e nonostante lo shock, non potè evitare di vedere, poco prima che Dean scappasse, un accenno di erezione nascosta dai suoi jeans....







*

Erano passati tre giorni da quell'incidente, e Dean ancora imbarazzato, aveva rivolto pochissimo la parola a Sam, e Sam fece lo stesso.

Sapevano che c'era qualcosa che stonava tra loro e credevano di capire che cosa, ma la paura di affrontarla, era troppo grande.


Una sera, Sam decise di accettare l'invito di Michael al suo party. Dava una piccola festicciola a casa sua.

Sam aveva chiesto a Dean di andare con lui e Dean ovviamente aveva rifiutato, con grande rabbia di Sam, e anche delusione.



Michael aveva sempre avuto un debole per Sam, ma Sam non l'aveva mai lasciato avvicinare per più di qualche tocco innocente, ma quella sera, complice anche la tistezza e la solitudine che gli veniva pensando a Dean, e complice forse anche qualche bicchiere di troppo, si senti piuttosto confuso.

È per questo che mandò una serie di sms a Dean, uno più inquietante dell'altro.


"Dean, non mi sento tanto bene...penso di aver bevuto un bicchiere di troppo...mi gira la testa..."

"Michael mi ronza intorno...penso di piacergli, e io non capisco più niente, Dean...."


Sam sperava che Dean leggendo quei messaggi sarebbe corso di filato a prenderlo e riportarlo a casa, prima di...di cedere a Michael.

Non voleva farlo. Non era mai stato con un ragazzo prima d'ora, ma Michael sembrava carino, dolce, disponibile... al contrario di Dean...



Ora si stava avvicinando un po' troppo...una toccatina alla spalla...una alla gamba....

Dean, dove sei?


"Ascolta, Michael, io non penso che sia una buona idea..." gli disse d'un tratto, Sam.

"ma come...io, pensavo di piacerti...." Farfugliava Michael, confuso.

"Beh, hai pensato male." Rispose Dean, per lui.


Dio ti ringrazio... pensava Sam.

"E tu chi saresti?" chiese Michael.

"Il fratello di sam! E sono venuto per riportarlo a casa!" disse Dean, arrabbiato.

"Cosa??? Sam, perché non gli dici niente?" chiese Michael, indignato.

"Perché ha ragione..scusa, Michael." Disse Sam, a disagio, andando via col fratello, mentre Dean lo salutava strafottente con la mano, e Michael rimaneva a guardare Dean con uno sguardo indignato.


Per fortuna, John non era in casa, il che permise a Dean di dare il tempo a Sam di smaltire la sbornia.

"Hai bisogno di vomitare?" gli chiese dean.

"No! non ho bevuto cosi tanto, Dean!" disse Sam, tenendosi la testa.


Dean andò a prendergli un po' di ghiaccio e glielo mise in testa.

Sam sospirò un po'.

"Va meglio?" chiese.

"Un po'." Disse Sam.


"Dean, perché non sei arrabbiato con me?" chiese Sam.

"Lo sono, ma non mi sembra il caso di infierire, considerato il tuo mal di testa." Rispose Dean.

"Sei un...bravo fratello." Rispose Sam, con voce roca, tirandolo per il colletto, per trascinarlo più vicino a lui.

"Sam, che fai?" chiese Dean, a disagio.

"Noi...c'è qualcosa che aleggia...tra di noi...che non riuscivo a capire, o che forse non volevo ammettere, ma capivo che c'era qualcosa di poco chiaro..." sussurrò Sam, accarezzandogli il braccio.

"Sam, ma di che cosa stai parlando?" gli chiese Dean, cercando di divincolarsi dalla sua presa.

"Ti sei eccitato a guardarmi quel giorno, mentre mi masturbavo sul letto?" chiese Sam, sussurrandogli all'orecchio.

"Sam!! Ti stai sbagliando...io...sei ubriaco..."

"Ti ho visto...ho visto la tua erezione, prima che scappassi in quel modo. Non puoi negarlo." Continuò a dire Sam, al suo orecchio, e Dean non riusciva a muoversi.

"Sam...." Diceva Dean, come se fosse una preghiera.


"Tu...mi desideri, non è vero? Vorresti...toccarmi, anche in modi non propri consoni..." continuò Sam.

"Perdonami." Disse Dean, chiudendo gli occhi, mentre una lacrima gli scivolava sulla guancia.

"Schhh – schhh, non importa." Diceva Sam, accarezzandogli la guancia. "Se mi vuoi, puoi avermi..." continuava Sam, sussurrando, guardandolo negli occhi, mentre Dean cercava invece di non guardarlo.


"Tu...sei solo ubriaco..." diceva Dean

"Toccami, Dean..." diceva Sam, prendendogli le mani e mettendogliele sotto la sua maglietta, per incoraggiarlo.

Dean non riusciva ad opporsi e sentiva il corpo caldo di Sam sotto i suoi palmi, mentre Sam sospirava sentendo le mani grandi di Dean sotto la sua pelle.

"Sam , non posso..."

"Si che puoi...ti voglio anch'io...ti voglio...." Gli diceva Sam, languido, strusciando la testa sul suo collo.


Sam e Dean inebriati dal calore dei loro corpi vicini, finirono buttati sul letto di Dean, uno sopra l'altro, e alla fine si baciarono.

Fu Dean a prendere l'iniziativa. Le loro lingue si incontrarono in un incrocio di estasi e di sospiri languidi. Fu un bacio morbido, che poi diventò romantico, e poi più passionale, più bagnato.

Sam gli aveva sfilato la maglietta, e ora gli sbottonava i jeans...le mani che tremavano appena..

"Prendi....prendi il lubrificante nel tuo comodino." Gli sussurrava Sam, eccitato.

"Sei sicuro di...? Sam, se cominciamo, io non riuscirò...non riuscirò a fermarmi...non..."

"Schhh, tranquillo, Dean...è quello che voglio..." gli disse dolcemente Sam, mettendogli un dito sulle labbra.


Dean guardò il viso di Sam, cosi dolce e...felice...e non riusci più a resistere.


Dopo averlo preparato con il lubrificante, entrò dentro di lui, piano.

"AHHHH" gridò Sam, e Dean nonostante il piacere inebriante, quasi cercò di tirarsi indietro, ma Sam non glielo permise e gli disse di continuare.

"Solo...abbracciami..." gli chiese Sam.

Dean lo fece, cinse le sua braccia nel suo torace e continuò a spingere.

"AHHHH- ahhhhh- ahhhhhh- ahhhh –ahhhhh.


Dean non si preoccupò più, non appena capi che i lamenti e le grida di Sam non erano di dolore, ma di piacere inebriante.

Lo stesso piacere che provava lui.

Ti odio e ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora