Cap 17. La sirena

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 "Voglio essere io il tuo fratellino, Dean." Gli aveva detto la sirena.


"Di Sam non puoi più fidarti. Non quanto puoi fidarti di me. A pensarci bene, dovresti toglierlo di mezzo, cosi noi due potremmo essere fratelli...per sempre!"


Dean era sotto l'incantesimo della sirena. L'aveva drogato facendolo bere dalla stessa fiaschetta, fingendosi un poliziotto che collaborava con lui.

Con Sam le cose andavano un po' male, e la sirena lo sapeva.

Dean aveva scoperto una telefonata fatta a Ruby e l'aveva affrontato.

Sam non volle dirgli cosa gli avesse effettivamente detto, e rigirò il discorso, dicendogli comunque che era preoccupato per Castiel e volesse solo esser sicuro che stesse bene.

Lo accusò di esser geloso e litigarono.


La sirena aveva un talento naturale nel convincere le vittime a uccidere quelli che loro amavano di più.

Un essere davvero crudele.






*

"Lo hai avvelenato!" lo accusò Sam.

"Gli ho dato ciò di cui aveva bisogno e non era certo una puttanella in perizoma. Ma eri tu." Disse la sirena, mentre Dean teneva Sam bloccato , puntandogli un coltello al collo.

"Un fratellino che lo ammirasse, di cui potersi fidare. E ora lui ama me!" disse la sirena.

"Stronzate. Dean ama me! Dean, ti prego, ritorna in te stesso! E tu...ne ho combattute tante di creature oscene, ma tu...le batti tutte!"

"Ora questa tua amarezza svanirà" disse la sirena, facendo segno a Dean di lasciarlo andare.


"Voi due avete molti pesi di cui volete liberarvi. Quindi perché ora non ne parlate? Chi sopravvivrà, resterà con me per sempre" disse la sirena.

Dean lasciò andare Sam, che si allontanò e lo fronteggiò.


Dean cominciò. "Non so quand'è successo...forse quand'ero all'inferno, o forse quando ti ho rivisto. Ma il Sam che conoscevo, è sparito. Le bugie....i segreti..."

Sam chiese: "Ah si, quali segreti?"

"Le telefonate di Ruby per comnciare."

"Devo chiedere il tuo permesso per telefonarle?"

"Non è questo il punto. Tu mi stai nascondendo qualcosa. che cos'è che mi nascondi?"

"Okay...vuoi sapere perché non ti dico niente di Ruby? O di come do la caccia a lilith? Dean tu sei diventato troppo debole..."

"Stronzate..."

"L'inferno ti ha reso debole. Le anime che hai torturato laggiù ti hanno segnato. Non sei più in grado di cacciare." Gli disse Sam.


Dean reagi lanciandogli un coltello addosso che Sam schivò.


Cominciò una lotta tra loro, fatta di pugni e calci. Sam non voleva davvero ferire Dean, ma Dean era inarrestabile e Sam aveva paura. Doveva difendersi.

Alla fine Dean riusci ad atterrare Sam che disperato cercò di calmarlo.

"Dean, sono tuo fratello, non vuoi farmi del male."

"No!" Ruggi Dean. "è LUI mio fratello!" aggiunse, indicando la sirena, che sorrideva compiaciuta.

"NO! Sono io...sono Sam, tuo fratello. Tu mi hai difeso una vita...non smettere ora..."

"Basta con le stronzate."

"Tu...mi ami..."

"NO! io ti odio!!"

"Ed è proprio cosi...che è cominciato il nostro amore...con l'odio...ricordi?"

"No..." disse Dean, ma il tono della sua voce sembrò vacillare.


"UCCIDILO! NON ESITARE!" lo incitava la sirena.

"Lascia che...ti aiuti a ricordare." Disse Sam, prendendogli il viso e avvicinandosi lentamente alle sue labbra.

Dean non lo fermò.

"No! non farti incantare!" diceva la sirena.


Sam lo baciò lentamente, tenendogli il viso, e Dean lo lasciava fare passivamente, poi dopo un po' lo afferrò più forte e lo baciò anche lui, pressandolo con il suo corpo sul pavimento.


La sirena stava per interromperli brutalmente al grido di "NO!" ma intervenne Bobby che le bloccò il braccio e la pugnalò alla schiena, facendola crollare a terra.


La sirena era orribile. Il suo vero aspetto sembrava quello di un orribile mutaforma con la pelle grigia e liscia.

Ripugnante.


I fratelli si staccarono appena sentirono Bobby arrivare e uccidere la sirena.

Li aveva visti! Era impossibile che non li avesse visti!





*

"Hai visto proprio tutto....?" Chiese Dean a Bobby prima di salutarsi.

"Intendi...il bacio?" chiese Bobby, mentre i due fratelli quasi si strozzarono con la coca cola.

"Sapete...le sirene sono molto astute. Possono costringere gli altri a fare quello che vogliono. Non c'è ragione per restarci cosi male." Disse lui, e poi se ne andò.


Una volta che fu abbastanza lontano dai fratelli, mormorò un "idioti."


Davvero se l'erano bevuta che aveva creduto al bacio sotto incantesimo.

Ti odio e ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora