Capitolo 4.

74 5 0
                                    

<<Dai Brook, non pensarci... sai che è fatto così. Non lo dar retta, anche se vivete sotto lo stesso tetto non significa che dovreste calcolarvi. >>
Bianca cercava di consolarmi.

<<È difficile, non riesco a non pensare alla persona che non dovrei pensare>>

<<Dai Brook, ora lascia perdere. Vestiamoci, usciamo, ci consoliamo con 5 panini al pub. Ok?>>
Rxgidiamo insieme, e ci prepariamo.
I vestiti che ha portato Bianca sono così belli, ma troppo provocanti.
<<Il tuo è questo, non è molto provocante>>
Mi dice prendendo il vestito.
Aveva una scollatura a cerchio davanti, si poteva vedere il seno.
<<Sei stata fortunata, questo è il solo vestito nero e non provocante che avevo.>>
Mi dice.
Dopo esserci vestite, andiamo in bagno.
Per fortuna non era occupato da Demon insieme alla sua cagnolina.
Mi metto eyeliner, mascara, correttore, pochissimo fondotinta, e un rossetto rosso opaco.
***
Scendiamo da casa in anticipo, avevamo prenotato un tavolo per le 9, quindi avremmo dovuto aspettare.
Adesso stiamo aspettando che si facciano le 8:40.
<<Tra un po' arriverà Elena, non ho molta voglia di risponderla anche oggi.>>
Dico a Bianca.

<<Beh,giusto in tempo. Elena è proprio lì difronte.>>
Oh cazzo.
Elena attraversa mi guarda e dice <<Dove state andando voi? A fare le prostitute?>>

Demon sente la voce di Elena, ed apre.
Ecco un altro teatrino.
<<Ma guardati, Elena.>>
Io e Bianca Ridiamo.

<<Senti, Brook. Se osi ancora offendermi o toccare il mio ragazzo che si trova Nella tua stessa casa, per te è la fine>>
Mi dice con aria aggressiva.
<<Oh, che paura>>
Dico.

<<Smettila Elena, su entra>>
Dice Demon.

***

La serata prosegue benissimo, abbiamo mangiato come già detto 5 panini al pub, la nostra fame non la batte nessuno.

<<Adesso che facciamo? Non voglio già tornare a casa. Demon starà ancora con Elena>>
Esclamo appoggiandomi ad un palo.
<<Una partita al game stop?>>
Mi chiede.
<<Certo>>
Non è da me a giocare a quei giochi, ma è da 13 anni che non lo facevo, quindi voglio riprendere.
Squilla il telefono di Bianca.
<<Pronto? Cosa? Mamma arrivo subito. Tu chiama l'ambulanza !>>
Bianca inizia ad allarmarsi.
<<Cosa succede?>>
Chiedo.
<<Mia nonna ha avuto un attacco di panico, ed è grave. Scusami Brook. Devo andare. >>
Perfetto, ora sembravo decisamente una prostituta da sola.
Mi avvio verso casa,ma vengo fermata da tre tipi della mia scuola.
<<Che ci fai tutta sola qui?>>
Mi chiede uno dei tre.
<<Starà aspettando il suo ragazzo>>
<<Che dici di restare con noi stanotte>>
Non avevo nessuna arma, nemmeno una borsa.
Non avevo scelta, potevo avvisare solamente Demon.

Demon's pov
<<Elena, è tardi. Che ne dici se ti accompagno?>>

<<Dai, restiamo un altro po' qui. Sei preoccupato per Brook?>>

Senza rispondere ad Elena, sento una notifica dal mio telefono.

"Demon, aiutami."

Cosa sta succedendo.
<<Elena devo scappare. Esci subito per favore.>>
<<Mi dai un passaggio? Non ho la macchina>>
<<Te ne vai a piedi.>>
Dico non avendo tempo.
<<come vuoi.>>

Non avevo tempo per pensare ad Elena, tra poco rientreranno anche i genitori.
Ma dove si sarà cacciata quella?

Brook's pov
Mi fanno schifo questi. Troppo.
<<Voi tre, levatevi subito da mia Sorella. >>
è Demon.
I tre scappano a gambe levate.
<<E tu, non dire che mi odi e poi mi chiami per venire in tuo soccorso>>
Incrocia le braccia e guarda altrove.
<<Eri l'unico che potevo chiamare. Non farti idee sbagliate. Ti odio ancora. >>
Dico incrociando le braccia e guardando altrove come lui.
Non parliamo per tutto il tragitto, era l'unica cosa ovvia.

A casa Stefan e la mamma già stavano dormendo.
Camminiamo piano piano per non svegliarli.
Fuori la mia porta, Demon si ferma davanti a me. Mi guarda e si avvia in camera sua.
<<Grazie.>>sussurro con la testa abbassata, spero non mi abbia sentito. Dico tra me e me.
Demon mi guarda per la medesima volta e chiude la porta alle sue spalle.

Sprofondo nel mio letto, senza nemmeno spogliarmi cado in un sonno profondo.

Indelebile.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora