Capitolo 14: Gli Shadow

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Cercai di girarmi verso Roberta, ma la stretta forte del ragazzo mi teneva ferma, con la schiena appiccicata al suo petto. -Bene, bene. Chi abbiamo qui?- disse l'altra figura nera che teneva Roberta. -Chi siete?!- chiesi, arrabbiata. Ne avevo abbastanza di finire in queste situazioni! -Aaaw, che tenera quando si arrabbia, non trovi?- chiese il ragazzo che teneva stretta me, stringendo ancora di più il braccio avvolto nei fianchi. Ad un tratto mi sentii sbattere al muro con prepotenza, accanto a Roberta, e potei osservare bene il ragazzo da vicino, se quella poca luce che filtrava dalla finestra me lo permettesse. Era completamente nero. Esatto, era nero. Solamente gli occhi e la bocca, che erano bianchi, si riuscivano a vedere bene. Più che altro, sembrava Freddy. Aveva le orecchie da orso nere e la sua stessa statura. Una sorta di orso bruciato. -Piacere, ragazzine- disse l'altro. Mi girai ad osservare Roberta, che era stata schiacciata al muro accanto a me, e poi alzai lo sguardo verso l'altro ragazzo. Anche lui era completamente nero e aveva gli occhi e i denti bianchissimi. Somigliava tanto ad una versione emo di Toy Bonnie. Entrambi erano più alti noi, come al solito. Ci sorrisero malignamente e l'orso bruciato mi guardò a lungo, prima di parlare e dire: -Io sono Shadow Freddy...-. E come se si fossero letti nel pensiero, l'altro continuò: -...ed io Shadow Bonnie!-.
-Non c'è bisogno che vi presentate, sappiamo chi siete...- disse Shadow Freddy. -Alicia e Roberta, giusto? Da quanto tempo non vedevo due ragazze che facevano la guardia notturna!- continuò Shadow Bonnie, ridacchiando. -Sapete, ci sentiamo un po' soli, qui al buio, in una stanza dimenticata da tutti...- disse Shadow Freddy, sorridendo tristemente, quasi gli facesse male dire quelle parole.
-Ora, però, abbiamo due giocattoli con cui passare il tempo!- gioì il coniglio-emo, spostandosi una ciocca di capelli caduta sul volto. Io e Roberta ci guardammo preoccupate e poi lei mi sorrise, abbassando lo sguardo sulla cintura che teneva i miei pantaloncini di jeans. In un attimo guardai verso quella direzione e capii: presi la torcia con scatto fulmineo e gliela puntai contro, accecando Shadow Freddy e poi Shadow Bonnie. I due ci lasciarono e si coprirono gli occhi con le braccia, imprecando. -Corri!- urlai a Roberta, che intanto cercava una porta da chi uscire, ma non la trovò. La presi velocemente per mano e la trascinai dentro il condotto da cui eravamo entrate. Chiusi la grata in fretta e le dissi di camminare. -Ci mancavano sono quei due!- dissi, spegnendo la torcia. -Corriamo, prima che ci trovino!- disse Roberta. Ci incamminammo velocemente nel condotto. I nostri passi risuonavano nel locale, ma nessuno ci prendeva. Era come se nessuno sentisse la nostra presenza. -Dove stiamo andando?- mi chiese Roberta, che era dietro di me. Evidentemente, credeva che la stessi guidando da qualche parte, ma non sapevo nemmeno io dove stessi andando. Riconobbi la strada per andare verso l'ufficio ed accellerai il passo. -Siamo quasi all'ufficio, da lì potremo controllare tutto. A meno che il tablet non si sia rotto- dissi a Roberta, cercando di andare più veloce. Arrivata all'entrata dell'ufficio (eravamo nel condotto destro), sbirciai per vedere se ci fosse qualcuno, e quando non vidi nessuno entrai nell'ufficio. Mi girai per aiutare Roberta ad uscire dal condotto, ma lei iniziò ad urlare. Sembrava quasi che qualcuno la stesse trascinando dentro al condotto, visto che scivolava all'indietro il quella specie di corridoio. Le afferrai le mani con forza e tirai. -ROBERTA, TIENI DURO!- urlai, tirandola verso di me. Roberta urlava, forse dal dolore visto che il suo "rapitore" continuava a tirarla per le caviglie. Ad un tratto mi sentii afferrata da dietro e tirata con forza via da Roberta. Cercai di non mollarla, ma le sue mani scivolarono via dalle mie, facendola poi sparire nel condotto. -NO! ROBERTA!- urlai, cercando di liberarmi dalla presa ferrea di colui che mi teneva da dietro. Riuscii a girare la testa, quanto bastava per vedere la figura di Puppet tenermi dietro. -Puppet...- sussurrai. Il ragazzo, che era senza maschera, sorrise mostrando i denti affilati ed io osservai i suoi occhi: erano neri con le pupille bianche. Quello non era di sicuro il Puppet che conoscevo. Cercai di allontanarlo da me, ma lui aumentò la stretta, e quello non era affatto un abbraccio. Emisi un verso strozzato e Puppet rise lievemente. -Così fragile, eppure così furba e scaltra. Sei strana, ragazzina- disse, cominciando a camminare tenendomi sempre stretta a lui. Ora mi teneva sollevata alcuni centimetri dal pavimento e mi stringeva lo stomaco come se fossi un peluche e non avessi ossa. Entrò in una stanza e mi lanciò dentro con forza, ma invece di finire a terra, finii tra le braccia di qualcuno. -Fate ciò che dovete fare. Non è arrivato ancora il loro momento- disse Puppet. Mi rivolse un sorriso... Triste? Sì, sembrava proprio triste. Poi uscì e chiuse la porta. Colui che mi teneva fra le braccia mise il mento sulla mia testa e mi strinse da dietro. Un'altra figura si mise davanti a me e sorrise malignamente. Le sue orecchie da coniglio risplendevano come se fossero nuove, ed infatti lo erano. Ora Bonnie non era più come prima.

Ora era riparato, aveva di nuovo la faccia e

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Ora era riparato, aveva di nuovo la faccia e...il braccio. Cazzo, la mia opportunità di scappare era fallita.
-Ma guarda un po' chi abbiamo qui- disse Bonnie, alzandomi il mento con due dita. -Ora non mi fotti più- sussurrò a denti stretti, muovendo il braccio riparato. -Caso mai siamo noi che fottiamo lei- ridacchiò Freddy, spuntando da un angolo della stanza. Quello che mi teneva ferma doveva essere Toy Freddy. Freddy si avvicinò lentamente e spostò Bonnie per guardarmi negli occhi. -Ciao piccola- disse, per poi prendere il mio mento fra due dita e baciarmi. Non ricambiai e cercai di strattonarlo via, ma Toy Freddy mi teneva ferme le braccia dietro la schiena. Freddy si staccò finalmente da me ed io feci una smorfia disgustata. -Che esagerata- disse, facendo un sorriso da stronzo -mi pare che il primo bacio che ti ho dato ti sia piaciuto, e parecchio anche-. Io diventai rossa e cercai di mantenere la calma. -Dov'è Roberta?- chiesi, infuriata. -Tranquilla- disse una voce proveniente dall'oscurità della camera -Shadow Bonnie l'ha presa nel condotto-. Bonnie ringhiò infastidito e Toy Freddy strinse la presa su di me.
-Vai via, orso bruciato- disse Bonnie, acido. -Non ci rompere il cazzo, coniglietto- disse Shadow Freddy. Bonnie cercò di scagliarsi contro di lui, ma Freddy lo trattenne. -Shady. Vattene- disse Freddy, stringendo gli occhi. Shadow Freddy ghignò e si avvicinò a me. -Voglio anch'io un po' di questa meraviglia- disse, guardandomi con un sorriso stronzo sul volto. -Lei è nostra, vattene- disse Toy Freddy, stringendomi di più.
-Me la prenderò. Statene certi- disse Shadow Freddy -ma prima di andare...BUONANOTTE!-. Mi diede un pugno dritto sul viso e da lì non vidi più nulla. Solo il buio.

FINALMENTE SONO RIUSCITA AD AGGIORNARE DOPO SECOLI!

N. Jane: la cogliona non riusciva ad accedere alle bozze -.-
Catherine: mica è colpa sua se wattpad è stronzo!

Eh già... Cooomunque, spero che questo capitolo vi sia piaciuto, cercherò di aggiornare al più presto! Al prossimo capitolo!

FNaF 2: Non è finita...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora