Capitolo 2

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Era arrivato il giorno tanto atteso, eravamo sull'aereo e stavamo per decollare.
Io e Valeria eravamo così agitate che non parlavamo nemmeno tra di noi, fino a quando non sentimmo l'hostess che annunciò la partenza le varie informazioni di sicurezza e i divieti, tra cui spegnere i telefoni. Così mi girai verso di lei.
io:"lo stiamo facendo davvero!"
V:"già e io ancora non ci credo!" Disse quasi urlando, scoppiai a ridere e ci beccammo l'occhiataccia dell'hostess.

*il viaggio*
Entrambe ci addormentammo quasi subito, dopotutto quella notte non avevamo dormito quasi per niente per l'agitazione e ci eravamo svegliate prestissimo.
Stavamo dormendo tranquillamente quando fummo svegliate dall'annuncio dell'hostess che stava comunicando l'atterraggio. A quel punto il mio cuore iniziò a battere a mille.
Ma passò non appena atterrammo, ho ringraziato mentalmente il mio corpo per non avermi fatto vomitare.
Dopo il controllo dei passaporti e il ritiro dei bagagli uscimmo fuori e tanto per fare la prima cavolata gridammo con grande voce  "ciao Londra!" Scoppiammo a ridere quando passarono dei turisti e ci salutarono.
Non appena Ritornammo in noi andammo a prendere un taxi.
L' autista ci aiutò a mettere le valigie nel bagagliaio e salimmo in macchina.

T:"salve signorine dove vi porto?"

Io:"oxford street, 20 grazie!"
Durante il tragitto non parlammo, eravamo intente ad osservare il magnifico paesaggio.
Fino a quando il taxi si fermò e mi accorsi che eravamo arrivate a destinazione.
Da dentro il taxi la casa sembrava così grande rispetto a come ce lo aspettavamo!
Ero talmente impaziente che scesi subito dal taxi e pagai l'autista,il quale fu così gentile da portarci le valige all'ingresso.
Io:" grazie mille, non doveva"

T:"si figuri vi auguro una buona permanenza"

Io:"speriamo!" E mi avviai a casa.
Aprì la porta e subito mi sentì a casa, era così accogliente.
Non era tanto grande, ma neanche piccola.
Appena si entrava si vedeva una scala che portava al piano di sopra, al lato destro della scala c'era una sala molto grande, mentre a sinistra una cucina,anch'essa grande.
Spinte dalla curiosità abbandonammo le valige e salimmo le scale.
Vi era un grande corridoio con 3 stanze.entrammo in quella che ci sembrava più 'accogliente'... cioè la camera da letto, era grandissima, a quanto pare mia zia aveva pensato a tutto, aveva già posizionato due letti singoli!

V:"Ari, ma tua zia è un angelo! Che ne dici di rimanere qui per sempre?"

Io:"magari!" Dissi sorridendo ed iniziando a disfare la valigia.

Io:"vale che ne dici di iniziare a disfare la valigia?"La sentì sbuffare.

V:"ma non ho voglia! Piuttosto andiamo fare una passeggiata, così almeno conosciamo il quartiere?" Disse facendo gli occhioni dolci, era un suo modo per cercare di convincermi... e ci riusciva sempre.

Io:"sei veramente una pigrona! Solo perché siamo appena arrivate!" E così uscimmo a fare una passeggiata per i dintorni.

La mia attenzione venne catturata da un bar molto carino dove a quanto pare  vendono granite.

Io:"Vale che ne dici di una granita?"

V:"okay, che granita sia!"
È così entrammo e ci precipitammo al bancone

Io"due granite medie, una al limone e una alla menta grazie" chiesi

X:"sono 3.00 £, grazie"

V:"ecco a lei" Valeria pagò e il barista ci porse le nostre granite.

X:"benvenute a Londra!" ci disse. Probabilmente aveva notato il nostro accento straniero e le facce da spaesate.

Io:"grazie!"

Uscimmo dal bar e ci sedemmo ai tavoli fuori del bar. La granita era buonissima, infatti la finimmo in men che non si dica

V:"che bello! qui la gente è veramente gentile e la zona è magnifica!"

Io:"già è tutto così bello, quasi surreale" Dissi facendo un sospiro di sollievo.

V:"già, Ari io vado un attimo in bagno, sai  dopo tutta questa granita..."

Io:"non ho bisogno dei particolari, vai ti aspetto qui..." Dissi ridendo.

Valeria andò in bagno e ne approfittai per inviare un messaggio a mia madre, visto che non l'avevo ancora chiamata, poi entrai su Twitter... vidi  casualmente un tweet nel quale si diceva che i 1D erano a Londra, pensavo fossero ancora in America.
iniziai a fantasticare su quanto sarebbe stato bello incontrarli.
A rovinare i miei bei pensieri fu un qualcuno che mi toccò la spalla

X:"scusa e' occupato?" Quella voce...mi suonava così famigliare.

Io:"si!" Dissi in malomodo senza girarmi e continuando a fissare il mio telefono.

X:"stia calma e potrebbe anche girarsi!"

Io:"ti ho detto che è..." Decisi di girarmi perché mi sembrava troppo sfacciato, ma non feci tempo a finire la frase che rimasi affascinata dai suoi occhi verdi, mi focalizzai un attimo sul resto e mi accorsi che avevo davanti a me Harry, Harry Styles!

H:"vedo che mi hai riconosciuto... adesso non ti mettere ad urlare, per favore! ti faccio una foto, un autografo, quello che vuoi, ma non urlare..."

Io:"e chi ti fa pensare che io lo voglia?" Gli dissi con voce tremolante ma decisa.

H:"bhe da come mi hai guardato... e poi io sono Harry Styles, chi non lo vorrebbe" disse facendo un sorriso malizioso.

Io:"ma se io non sono neanche una tua fan..." Stavo morendo per quello che avevo appena detto quando mi accorsi che avevo un braccialetto in bella vista con scritto 'Harry' che mi aveva regalato Valeria.

H:"e quello cosa sarebbe scusa? Meno male che non eri una mia fan!" Disse ridendo.

Io:"senti non esisti solo tu di Harry e poi..." non feci in tempo a finire che...

H:"senti bella" o mio dio mi aveva chiamata bella!

H:"So che sei una mia fan, ma nega pure...io le amo lo stesso tutte"
Harry mi aveva appena detto che mi amava, entrai in panico e senza accorgermene mi ero alzata dalla sedia, e me ne stavo per andare, ma non ci riuscì.

*spazio autrice *
Questo è il 2°capitolo! Spero vi piaccia, lo so, vi ho lasciato con il fiato sospeso, ma domani vi posterò il 3°! Buona lettura!! :)♡

Un viaggio tanto atteso...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora