Scusate il ritardo ma tra scuola e le feste varie non ho avuto il tempo di aggiornarvi.Per farmi perdonare aggiungo due capitoli stasera.
Baci :*
Con il passare dei giorni la nostra amicizia cresceva sempre di più. Qualche volta iniziavamo a salutarci e magari anche a farci scappare un sorriso. Una mattina mi svegliai e mezza insonnolita scesi le scale senza far caso a che ore fossero. Presi il mio té e assaporandomi gli ultimi minuti di "relax" prima di andare a scuola rimasi sul divano a pensare: "Chissa se mi ha scritto..magari non gli interesso più di tanto
oppure sta andando a scuola e non ha il tempo per scrivermi.." ad un tratto pensando appunto alla scuola guardai l orario..era tardissimo!! Cosi corsi su mi misi velocemente i jeans e una felpa grossa perche fuori c'è da ghiacciarsi ,presi lo zaino e il cellulare velocemente e corsi alla fermata del pullman. Perfortuna non era ancora passato se no sarei stata nei guai, anche se per un giorno non mi sarebbe dispiaciuto restare a casa da scuola. Cosi intanto che aspettai mi appoggiai al cartellone della pubblicità e guardai il cellulare dato che non lo avevo ancora controllato quella mattina. Mentre leggevo le notifiche trovai un suo messaggio con scritto "Buongiorno.:)" il mio cuore inizio a battere forte e non feci tempo a rispondergli subito che il pullman era arrivato. Salii e mi sedetti vicino a Sofia, così riuscii a rispondere al Buongiorno di Riccardo . Giunti a scuola ci dissero che i termosifoni non andavano e chi avrebbe avuto la possibilita si sarebbe lotuto far venire a prendere da un proprio genitore e farsi portar a casa. I miei purtroppo lavorano alla mattina e non sarei potuta andare a casa. Bella sfiga questa! Una volta tanto che hai bisogno di loro non ci sono. I miei genitori mi credono ancora una bambina o meglio.. la loro bambina. Non che io non lo sia ma sto crescendo e da quello che ho passato da piccola vorrei mi fosse dedicato più tempo o anche solo un aiuto o una considerazione. "Il lavoro è il lavoro!" dice la mamma e "Bada a te stessa! " dice il papà. La mia vita è un disastro. Ma quella di mia sorella è un pregio, perche a lei sono dovuti tutti i beni del mondo dato che ha una bella voce e sa cantare. In teoria dovrei essere fiera ad avere una sorella così ma purtroppo non posso sopportare che io venga trattata come ancora una bambina che deve rimanere chiusa in casa quando mia sorella (che ha due anni in meno di me) puo uscire quando vuole o peggio ancora fare quel che vuole. Lei ancora non sa cosa ho passato ma non posso neanche permettermi di raccontarglielo sino i miei si arrabbierebbero molto e come dicono le rovinerei la sua infanzia come è stata rovinata a me. Comunque sia, un giorno vi raccontero di cosa mi é successo e il motivo per cui sono qui ora a raccontare la mia storia." Ogni cosa c'ha il suo tempo " é quello che mi ripeto sempre. Dato che quel giorno sarei dovuta restare a scuola andai alla ricerca di qualuno con cui fare un giro nei corridoi. Solamente nella nostra classe erano andati a casa in tanti e mancavano molti prof. mentre nelle altre i prof c erano ma di lui metà classe era già tanto. Mentre camminavo messaggiavo con Richi e senza accorgermene andai
addosso a Carlos. In quei casi l unica cosa che puoi fare è scappare e far finta di non averlo visto. Ma io siccome non ho tutta quella grinta e sicurezza di me rimasi paralizzata con lo sguarda su di lui. Come succede con la zebra e il leone. Quell ragazzo è un farfallone con tutte e intanto che ci prova con una ragazza se ne fa un altra,io ci stavo cascando nel suo gioco ma alla fine ho trovato il modo per andarmene da quell essere. Quel suo aspetto altezzoso ma allo stesso tempo insicuro mi guardava. "ehmn scusa ma devo tornare in classe." dissi con una vocina che magari non aveva neanche sentito e mentre mi giravo per cercardi scappare mi prese per un braccio e mi tiro verso lui avvolgendomi in un abbraccio. Nononono! non poteva andare così! Se qualcuno mi avesse visto abbracciata con lui avrebbe pensato che io e lui stessimo insieme (come d altronde diceva con tutte)e subito misi le mani sui suoi addominali coperti dalla maglietta e mi liberai da quelle catene camminando velocemente verso il mio corridoio senza voltarmi indietro.
Hei ragazzi non vi sento più! Un commento e continuo :*
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Little Stars
Teen FictionSalve a tutte, questa é la storia di Marta ,una giovane liceale di primo grado alle prese con la scuola .La mente la porto a studiare come una matta mettendo lo studio al primo posto...ma poi ..arrivó lui...