In America per Amore

Parte 7

Locked away|Rock city

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Più il tempo passava e più ero convinto di amare Francesca. Non riuscivo a levarmela dalla testa, ma non potrei mai riuscirci. Persino mio nonno si preoccupava del fatto che non facessi altro che stare in casa o affacciato alla finestra, o in pigiama coricato nel letto.

«Salvatore, vieni qua... tu mi devi dire che cos'hai.»

«Nonno, non è niente... tranquillo.»

«Salvatore non era una domanda! Io voglio che tu me lo dica perché sono sicuro che il tuo un problema di cuore è.»

«Nonno, ma ho diciannove anni, non è che mi può venire un infarto a questa età... »

«Ma che capisci! Quello che voglio dire è che tu sei innamorato.»

«Hai ragione, ma non posso farci niente lo stesso!»

«E che è fidanzata per caso?»

«No... però si è trasferita.»

«E che ci fa, vacci a trovarla! Voi giovani di oggi vi complicate la vita per niente, io ai miei tempi per poter vedere tua nonna mi facevo tutta la strada a piedi.»

«Nonno, lo farei, però... »

«Però niente! Sei un uomo o no?»

«Certo che lo sono, ma... »

«Allora, senti a mia che sono vecchio e ho esperienza. Al mondo esistono due tipi di persone: ci sono i maschi, che appena vedono una fimmina impazziscono e restano a guardare senza fare niente, e poi ci sono gli uomini che appena impazziscono per una fimmina se la vanno a pigliare. Ora te lo ripeto, tu che sei uomo oppure no?»

«Certo che lo sono, ma fammi finire di parlare! È in America, come ci vado? A piedi? Non ho manco i soldi per il biglietto.»

«Salvatore e che c'è problema, te lo pago io il biglietto, tanto l'America sarà qui vicino.»

«Nonno, ma ne sei sicuro?»

Mio nonno è sempre stato così: sicuro di sé, convinto delle sue potenzialità, pronto sempre a far tutto per la sua famiglia. È per me un punto di riferimento, vorrei tanto essere intraprendente come lui. Mi ha convinto in poche parole ad andare in America per Francesca. Ed è quello che farò.