Capitolo 3 (Edward)

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Uscì da scuola, mi misi sulla mia moto e io con i miei "amici" andammo al parco.

Mentre fumavamo un ragazzo di nome Julian disse, "oggi ti sei seduto vicino a una bella puttanella, pensi di scoparla??" e fece un sorriso malizioso, "No, non voglio scoparla" dissi infastidito, allora un altro disse " perché no? Dov'è l' Edward che conoscevo?" Disse un altro ragazzo e tutti si misero a ridere allora io incazzato dissi " Lei non è una puttanella e io non voglio scoparla ora non mi rompete più il cazzo è statele lontano". Si infastidirono tutti dalle mie parole.

Cosi si avvicinò un ragazzo e mi provocò dicendo "calmati Edward Robinson" sentendo quel cognome mi vennero in mente ricordi che ho sempre cercato di scordare di nascondere.

Giuro che mi è sempre venuto di uccidere chiunque mi avesse chiamato Robinson.

Mi avvicinai e gli dissi con gli occhi rossi di rabbia "non provare più a chiamarmi in quel modo" e gli tarai un pugno.

Per quanto possa essere forte mi pestarono di botte, erano tutti contro di me.

Mi lasciarono là a terra con un occhio nero, il naso sanguinante e il mio orgoglio calpestato. Salì sulla moto e per miracolo arrivai a casa sano per quanto correvo veloce potevo uccidermi.

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