Tutto ciò che ti chiedo in cambio è che tu ami davvero, perché l’Amore è più saggio della Filosofia, che pure è saggia, e più potente del Potere, che pure è potente. Del colore della fiamma sono le sue ali e colore della fiamma è il suo corpo. Le sue
labbra sono dolci come miele e il suo alito è come incenso.»
Lo Studente alzò lo sguardo dall’erba e ascoltò, ma non riuscì a capire quello che l’Usignolo gli stava dicendo perché sapeva solo le cose che sono scritte nei libri.
Ma la Quercia capì e si sentì triste, perché era molto affezionata al
piccolo Usignolo che aveva costruito il nido tra i suoi rami.
«Cantami un’ultima canzone» sussurrò, «mi sentirò molto sola
quando te ne sarai andato.»
Così l’Usignolo cantò per la Quercia e la sua voce era come acqua che sgorga da un vaso d’argento. Quando la canzone fu finita lo Studente si alzò e tirò fuori dalla tasca un taccuino e una matita. «Ha tecnica» disse tra sé mentre si allontanava attraverso il boschetto, «non si può negare, ma ha anche sentimento? Temo di no. In realtà è come la maggior parte degli artisti; è tutto stile, senza
alcuna sincerità. Non si sacrificherebbe per gli altri. Pensa solo alla musica e tutti sanno che le arti sono egoiste. Però bisogna ammettere che ha dei bei suoni nella voce. Che peccato che non significhino niente, o che non producano alcun bene concreto.» E andò nella sua stanza, si stese sul suo giaciglio e cominciò a pensare al suo amore; e dopo un momento si addormentò.
E quando la Luna brillò nel cielo l’Usignolo volò al Roseto e pose
il petto contro la spina. Per tutta la notte cantò con il petto contro la
spina e la fredda Luna di cristallo si sporse ad ascoltare. Per tutta la
notte cantò, la spina entrò sempre più in profondità nel suo petto e ne scaturì il sangue vitale.
Cantò prima della nascita dell’amore nel cuore di un ragazzo e di una ragazza. E sul ramoscello più alto del Roseto fiorì una stupenda rosa, petalo dopo petalo, mentre una canzone seguiva l’altra. All’inizio era pallida come la foschia che aleggia sul fiume: pallida come i piedi del mattino e argentea come le ali dell’alba. Come l’ombra di una rosa in uno specchio d’argento, come l’ombra di una rosa in una pozza d’acqua, così era la rosa che fioriva sul ramoscello più alto del Roseto.
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L'usignolo e la rosa
FantasyL'Usignolo e la Rosa (The Nightingale and the Rose )è un racconto di Oscar Wilde contenuto nella raccolta "Il principe felice e altri racconti". ~L'usignolo è la vera amante, se mai ne esiste una. Lei, almeno, è Amore, e lo Studente e la ragazza son...