Eleven

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Avevo paura che mi sarei persa da un momento all'altro, quel palazzo sembrava davvero un labirinto.

Ashton mi aveva dato spiegazioni dettagliate ma, per quanto l'avessi ascoltato, non ricordavo tutte le sue istruzioni.

Speravo solo che lui e Lydia fossero riusciti a liberare Stiles e fermare Abbie.

Mi addossai al muro quando vidi una guardia uscire da una stanza, e subito avvertii la voce del Collezionista dall'interno della stanza.

Era una di quelle porte per cui ti serve una specie di codice per entrare, e perciò colsi l'occasione.

Era una grande camera, dove diverse ampolle e strumenti occupavano ogni spazio libero.

I miei amici erano legati a tre tavoli al centro della stanza, mentre il Collezionista era occupato a scegliere lo strumento adatto per operare sul corpo di Scott.

"Mi potresti dire che cosa cambia?" Chiese "Dall'essere un vero alpha a un assassino? Ti senti più in pace con te stesso? O sfami la tua fame di sangue in altri modi?"

"Io non uccido gli innocenti." Urlò Scott, dando segni di trasformazione vista la rabbia.

Il Collezionista alzò gli occhi, iniettando con forza qualcosa nel suo collo.

Gli occhi di Scott tornarono gli stessi, e il suo corpo si adagiò come se fosse svenuto.

"Scott!" Urlarono gli altri due.

Il vecchio sospirò, prendendo un coltellino "Così giovane, eppure già una bestia da macello."

Decisi che era il momento di agire.

Mi alzai, puntando una mano verso alcune ampolle di vetro e spingendole con un colpo di vento contro l'uomo, che cercò di ripararsi con le braccia.

Corsi da Malia, liberandole le braccia, e poi fare lo stesso con Harry.

Anche se ci impiegarono alcuni istanti, alla fine capirono che ero la responsabile, e così anche il Collezionista.

"Invisibile." Disse, mostrando il viso pieno di tagli "Davvero molto interessante, che evoluzione!"

Afferrai un grosso coltello, diventando visibile proprio mentre ero davanti a lui, che ne rimase meravigliato "Adesso lasciaci liberi e smetti di fare questo schifo, e forse non ti taglio la gola."

Intanto, Malia era andata a liberare Scott, cercando di risvegliarlo, inutilmente.

L'uomo sorrise "Perché dovrei accontentarti? Ho centinaia guardie pronte ad uccidervi, non uscirete mai da qui, soprattutto se muoio."

Spinsi il coltello sul suo collo, facendo scendere un rigolo di sangue "Correrò il rischio."

Il Collezionista fece per parlare, ma un forte colpo alla porta ci fece tutti voltare.

Lydia ed Ashton erano imbavagliati e trascinati da delle guardie, mentre Abbie teneva stretto a sè Stiles per il collo "Abbassa il coltello o lo incenerisco."

Guardai Stiles, che cercò di mimarmi qualcosa che non capii, vista la distanza.

Non avrei mai rischiato che soffrisse, e così abbassai il coltello.

Il Collezionista rise, battendo le mani "Davvero emozionate, signorina Sparks. È proprio vero che ognuno ha il suo prezzo."

Puntai i miei occhi neri in quelli blu dell'uomo, e forse per la stanchezza o la rassegnazione, decisi che non avrei più lottato.

Il Collezionista sorrise, guardando la mia disfatta "Devo ammettere che però sei una ragazzina davvero intraprendente."

"Lascia in pace i miei amici." Dissi, ormai con esasperazione.

Reflection {s.s.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora