Immagina...

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Finnick Odair

Sei una ragazza di Capitol City, con tua estrema riluttanza hai sempre vissuto nel lusso e nelle superficialità della grande cittá.

Ora che i distretti si stanno ribellando, decidi di unirti a loro, nella battaglia per la libertà. Sí, vuoi aiutare povera gente ad uscire dalla dittatura si Capitol e vuoi combattere anche per la tua libertà, la tua e quella della tua famiglia, dei tuoi amici, perché vivere a Capitol City, non significava essere liberi, significava essere schiavi pari agli altri, solo piú ricchi.

Ti sei unita alla squadra di Cressida, incaricata di filmare la "Squadra delle Stelle", tributi parecchio conosciuti a Capitol City.
Nella tua stessa unitá é presente il ragazzo per cui hai, come tutte le ragazze della tua cittá, una cotta: Finnick Odair.

Il ragazzo, dal vivo, é ancora piú bello. I bellissimi capelli color rame, dalle sfumature dorate, gli occhi acqua marina, che sembravano luccicare quando scorgevano i tuoi, di un colore cosí banale in confronto al suo...

Ora state combattendo fianco a fianco, contro degli orrendi ibridi bianchi dal profumo di rose. Siete nei sotterranei di Capitol City, insieme a Katniss, Peeta ed altri tributi, oltre ai tuoi compagni, addetti alle riprese e un amico di Katniss, e i soldati del Distretto 13.

I tuoi compagni stanno fuggendo, arrampicandosi attraverso una botola.
Finnick infilza con il tridente qualche mostro, poi ti sorride radioso.

«Tutto Ok?» Ti chiede guardandosi con i suoi stupendi occhi, ora color del cielo notturno, trapuntato di meravigliose stelle.

«Mai stata meglio, e tu?» chiedi allontanando uno di quegli orribili segugi di Capitol City.
«Bene, grazie!» risponde, continuando a fissarti e sorriderti.
«ATTENTO, FINN!!!» Urli tu all'improvviso, vedendo un ibrido avventarsi su di lui.

Finnick viene ferito.
«Aiuto! AIUTO!» Gridi ai tuoi compagni, che ormai erano spariti.

Allora raccogli tutte le tue energie e ti carichi l'amico sulle spalle. Lottando contro i mostri dal nauseante profumo e raggiungi la scala che permette di uscire dalla botola.

Con estrema fatica riesci a raggiungere la maniglia, alzi il coperchio della botola e fuggi, Finnick sempre sulle tue spalle.

Una volta usciti da quell'incubo, stendi il ragazzo, ormai svenuto sul pavimento.
Tu ti siedi accanto a lui.
Dopo poco tempo senti una flebile voce maschile parlare.
«Non so cos'avrei fatto senza di te... Grazie!»

«Figurati!» Gli sorridi tu, sfinita.

«Non ho mai visto una ragazza cosí... splendidamente coraggiosa come te. Io... Ti amo.»

È detto questo ti attira verso di sé e ti bacia, facendoti scordare tutto il dolore e le difficoltà appena affrontate.


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