Immagina...

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Credence Barebone

Sei una strega minorenne, che ha deciso di trascorrere le vacanze estive con la famiglia in America.

Stai passeggiando per un vicolo buio e disabitato di New York, quando senti un lamento.
Ti volti e vedi un ragazzo, di qualche anno piú grande di te sul ciglio della strada. Sta piangendo.

É moro e ha due bellissimi occhi neri e luminosi, come un cielo trapuntato di stelle; talmente profondi da sembrare infiniti.

Ti avvicini e lo saluti gentilmente, con uno dei tuoi sorrisi, talmente caldi da riuscire a sciogliere una calotta polare.

Il ragazzo alza lo sguardo su di te, asciugandosi una lacrima che gli stava bagnando il volto.

«Cosa c'è che non va?» gli chiedi.

Sembra impaurito.

«N... ien... te» risponde tremando, in preda ad una crisi che lo porta a singhiozzare.

«A me lo puoi dire. Puoi fidarti di me!» dici, continuando a sorridere, anche se ora piú debolmente.

Lui inizia a sfogarsi. Ti racconta di come la madre lo picchia, di come lo fa sentire "strano" e "fuori luogo" rispetto agli altri orfani di cui si occupa. Ti parla di un certo Mr. Graves che lo minaccia... si aspetta qualcosa da lui... che trovi un bambino, ma non hai capito molto riguardo questa faccenda.

Alla fine ti siedi accanto a lui e gli poggi il tuo braccio sulle sue spalle, poi lo avvolgi in un dolce abbraccio.

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