Una notte così

463 26 0
                                    

Il vento che mi soffiava contro mi faceva rabbrividire. Quella sensazione dava, anche se non troppo, un po' di piacere.
Era un brivido che percorreva tutta la schiena.
Nessuna macchina per quella piccola stradina di casa, per mia fortuna, ma nonostante fosse deserta incuteva quel filo di timore. Era piuttosto buia, illuminata scarsamente da due soli lampioni.
Mi sentivo osservata, c'era qualcuno che mi seguiva ne ero certa! Ogni tanto dei passi seguivano i miei, io mi giravo per controllare ma nessuno si fece vedere. Cambiai strada. Quell'affollamento di macchine mi stravolgeva gli occhi, con le luci dei fari, tutte quelle persone, molte le quali parlavano al telefono. Non mi piaceva, ma fortunatamente ero quasi arrivata. Dovevo solo attraversare quell'ingorgo di mezzi e persone. Passai il più veloce possibile, e finalmente ero dentro quell'immensa struttura.
Sentivo ancora dei passi pur avendo cambiato strada.
Mi girai, ma solo persone che entravano e uscivano, nessuno pareva seguirmi.
La mia panchina finalmente,  potetti infine sedermi e godermi i treni che mi facevano spostare un po', sia me che i miei capelli come il fuoco.
Molte di quelle persone che passavano non mi notarono neanche, ma poi quasi per caso, era lì. I suoi capelli arruffolati, il suo sorriso, i suoi occhi, che per quanto mi riguarda erano fantastici! Si avvicinava cauto, con passo leggero, come se "potessi mordere". Ed infatti eccolo qui, davanti a me, con quegli occhi dannati che mi fissavano, distraetti lo sguardo, e lui intrepido si sedette accanto a me.
Occhi come nulla, il nulla cupo nelle sue pupille. Poi parlò.

- Sai perché una scrivania si può trasformare in una mela? - cosa? Ma si era sentito? Perché aveva detto ciò?
- Cosa?- Ridomandai dubitosa, magari non avevo sentito bene...
- Sai perché una scrivania si può trasformare in una mela?- ok era una conferma! Avevo sentito benissimo, magaei era lui che non si era capito...
- Tu sei pazzo - Dissi più sicura del solito, ma sempee con tono freddo.
- Sarò,  ma i pazzi sono quelli che capiscono meglio- Sicuro? Io non troppo, doveva aggiungere qualcosa e parlò. - Piacere Giorgio!- sapevo benissimo chi era. Era, felice? Non saprei per certo come spiegare questa sua possibile emozione. Sembrava entusiasto, curioso e forse anche felice.

- Ludovica - dissi con un filo di simpatia, che poco dopo sparì. Il freddo invase nuovamente il mio corpo, lui non smetteva di guardarmi, perché doveva farlo?!

- Perché sei qui?- chiesi leggermente incavolata, mi dava fastidio quando qualcuno mi fissa intensamente per altrettanti minuti!
Lui girò lo sguardo, i treni che passavano facevano spostare, anche se di poco, i suoi ricci capelli. Guardo quello appena arrivato e si alzò, poi rivolse lo sguardo verso di me e mi porse la mano.
All'inizio non capì il suo intento, ma appena mi prese la mano per aiutarmi ad alzare, una scossa percorse il mio braccio. Eravamo incredibilmente vicini, nonostante ciò lui si avvicinò ancora di più, provavo ad allontanarlo ma inutilmente.
Ad un centimetro di distanza quando mi sussurrò "vieni"
Ero confusa, dove voleva andare? Con me poi!
Stava andando verso l'uscita, uff!
Però devo ammettere che nonostante la mia preoccupazione e pigrizia ero leggermente felice, sempre che così si potesse chiamare, penso fosse più curiosità. Dove mi voleva portare? La curiosità era al massimo, e con essa anche l'entusiasmo.
Camminavamo per non so dove, ma nonostante fossimo ormai usciti dall'edificio colmo di gente mi teneva stretta e salda la mano.
Il battito cardiaco era a mille, mi faceva uno strano effetto stare accanto a lui.
Camminava sempre più veloce, fino a correre, e questo facevo anch'io. Fino al momento in cui si fermò, non ce pa facevo più! Ero affannata.
Eravamo fermi davanti ad una grossa recinzione, la quale conosco bene. Volevo alzarmi le maniche della felpa, benché facesse freddo, dopo la corsa ero sfinita. Poi ripensai alle incisioni che riempivano i miei polsi, non feci più niente.
Giorgio voleva oltrepassare il muro di ferro che ci stava davanti, in un angolino di quest'ultimo,  c'era ancora il buco fatto da me in precedenza.
Non volevo che entrasse la dentro, non doveva!
Ero in panico e così furbamente decisi di non continuare il percorso. Giorgio provava a convincermi ma io non mi smuovevo da quell'idea.
Di soliro in quel posto non girava nessuno, specialmente alle 4 di notte, benché fosse un campo di esercitazione militare! Ma il destino era contro di me! Proprio in quell'istante dei militari dessero l'allarme.
Giorgio con decisione e paura mi prese per mano e mi trascino con lui. Nuovamente ci ritravavamo a correre sotto quelle poche gocce che erano iniziate a scendere.
Trovammo finalmente un vicolo, dove prima che potessero rangiunrci, ci nascondemmo.
Eravamo io contro il muro e lui praticamente spiaccicato a me.
Di nuovo troppo vicini.
Le guardie si arresero poco prima di incrociare i nostri corpi. Fortunatamente.
Colui che era di fronte a me lanciò un sospiro di sollievo.
Non c'eravamo ancora staccati.
La pioggia cadeva più fitta sopra le nostre teste.
Lui scoppiò in una risata, che non so come e perché , conteggiò anche me.
Era perfetto, continuavamo a guardaci negli occhi.
Smisimo di ridere, e lui con fare scaltro mi lasciò con un breve bacio sulle labbra.
Stupita corsi via, sotto quella pioggia che sembrava non finire.
Corsi fino a casa, che era chiusa, con un bigliettino mezzo bagnato sopra.

"Dovevi tornare prima, adesso re... fuo.."

Il resto non si riusciva a leggere.
Ecco, questa è la "mia famiglia"
Torni fuori orario e resti fuori per imparare la lezione.
Peccato che io fuori c'ero stata ormai una miriade di volte!
Ancora scombussolata, decisi di avviarmi verso l'albergo dell'altro giorno. Dove ricordavo c'era Alberico...
Avevo conservato il bigliettino, che era nella tasca dei pantaloni, per fortuna.
Speravo con tutta me stessa che mi avrebbe fatta restare con lui...
Però c'era un piccolo problema di cui mi ricordai dopo.

Giorgio e i suoi amici, alloggiavano la...



Mai per caso|| xMurryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora