-In realtà...no- dissi per poi ridere notando le mani di Kai muoversi, credendo di colpirmi con la sua magia.
-Credi che sei l'unico a conoscere qualche trucchetto, Parker?- chiesi sorridendogli.
Lo scaraventai alla mia destra, sentendo una vetrina rompersi.
Mi voltai e vidi Kai in piedi che perdeva sangue dalla testa, sporco sui vestiti, che si stava togliendo una scaglia di vetro dal braccio, senza esitazione.-Fa male?- chiesi con il broncio, inclinando la testa.
Kai alzò lo sguardo verso di me e mi sorrise, pulendosi il sangue dal volto.-A me ne ha fatto di più- dissi alzando la mano e chiudendola a pugno, avvicinandola a me e di conseguenza spostare Kai con la magia verso di me.
Posai la mia mano sulla testa di Kai, facendogli vivere tutto l'inferno che avevo passato dal momento in cui mi aveva distrutto la vita, da quando aveva distrutto la vita di Luna.-ISABELLA!- sentii urlare.
Mi voltai a osservare Elijah, che mi guardava preoccupato, ma sempre con quella sua compostezza.-Sparisci- urlai rabbiosa, mentre vedevo Kai, sbarrare gli occhi e pian piano, cadere a terra.
-Non è così che deve andare a finire. So cosa vuol dire perdere chi ami di più al mondo- disse avvicinandosi a me, Elijah, portando la sua mano sulla mia spalla, osservandomi dispiaciuto.
Una lacrima rigò il suo volto e tutto il mondo mi ricadde addosso: chiusi gli occhi, facendo scendere le lacrime silenziose, per poi riaprirli fermando così la catastrofe che si era formata sopra le nostre teste.-Andiamo a casa- disse Elijah, allungando la mano verso di me, aspettando una mia mossa.
Annuii e posai la mia mano sulla sua. Insieme a noi, venne anche la bestia di Kai, ripresa dal piccolo svenimento.
Camminai per la strada fino ad arrivare a casa Mikaelson con la testa sulle nuvole fino a quando non sentii quella voce.-Ciao, gorgeous- mi fermai di colpo e alzai la testa vedendolo: era lì, appoggiato allo corrimano della scala, con le unite davanti a lui.
Sorrisi con gli occhi lucidi correndo verso di lui vedendolo aprire le braccia per accogliermi tra di esse.-Enzo...- dissi una volta scontrata con il suo petto, stringendolo.
-Che ci fai qui?- chiesi ancora, stringendolo tra le lacrime.
-Sono disposto a fare qualsiasi cosa per le persone che amo, ricordi?- mi chiese allontanandomi da lui, guardandomi dritto negli occhi.
Sorrisi come una scema, sentendo qualcuno borbottare.-Un attimo- dissi verso Enzo, che già se la rideva.
Mi voltai e guardai Kai, che continuava a parlottare tra sé e sé.-Kai, qualche problema?!- gli urlai, facendolo scuotere da quello stato di trans.
Si voltò a guardarmi con un sorrisetto da strafottente in volto.
Appena iniziò a parlare io lo interruppi.-So cosa stai per dire: che diavolo ci fa lui qui? Lui c'è stato quando mi hai tolto tutto e quindi fa parte della mia famiglia, intesi? Non puoi dire nulla, pensare nulla né fare qualcosa, intesi? Se gli torci anche un solo capello ti ritroverai sette metri sotto terra, morto stecchito per davvero stavolta, chiaro?- gli urlai rabbiosa, vedendolo annuire velocemente per poi sparire.
-Vi lasciamo un po' soli- disse Elijah, sorridendoci per poi fare cenno ai suoi due fratelli di andare.
Appena fummo soli, Enzo si sedette su una poltrona, invitandomi a sedermi sulle sue gambe, come eravamo soliti fare.
Mi sedetti sulle sue gambe e appoggiai la mia testa sul suo petto, sentendo la sua mano accarezzare gentilmente i miei capelli e l'altra posarsi sulla mia gamba.-Ti manca, vero?- mi chiese Enzo, con quel suo accento così pronunciato e anche un pò italiano.
-Non immagini quanto- dissi in un sussurro, stringendomi più vicino a lui.
-Voglio riportarla in vita- dissi spostandomi dal suo petto, per guardarlo meglio. I suoi occhi erano sgranati e subito parlò.
-E' una missione suicida, lo sai anche tu!- disse rabbioso. Mi alzai e misi le mani sui fianchi guardandolo preoccuparsi per me.
-Infatti non lo farò io ma suo padre, Kai-
-Kai lo psicopatico?! Credi che sarà così stupido da seguirti in questa missione suicida, Isabel??- mi chiese indicandomi, Enzo, venendo verso di me.
-Quando iniziamo?- sentii alle mie spalle. Sorrisi, vedendo poi Enzo guardarmi con sguardo contrariato.
-Adesso- dissi voltandomi a guardare Kai, che mi sorrise.
-Cosa ti serve?- gli chiesi velocemente.
-Le tue mani- disse avvicinandosi e allungando le sue mani verso di me. Unii le mie mani tra le sue vedendolo chiudere gli occhi, feci lo stesso aspettando.
-La cendre à l'os, de la chair à la vie. De la cendre à l'os, de la chair à la vie. From ash to bone, from bone to flesh, from flesh to life.- disse ad alta voce.
Sentii quasi come un vuoto farsi strada nel mio petto, poi più niente.
Aprii gli occhi e vidi Kai, sanguinare dal naso e dagli occhi.
Lo guardai preoccupata mentre staccò le sue mani dalle mie.-Sto bene, sto bene- disse alzando la mano, fermandomi dall'aiutarlo.
Sentii delle mani sul mio braccio, tirarmi lontano da Kai, voltandomi poi a guardare Enzo osservarmi preoccupato.-Tutto bene, bellezza?- mi chiese guardandomi attentamente negli occhi.
-Ho solo sentito un forte vuoto nel petto, niente di più- dissi vedendo Enzo rilassarsi, poi la sentii.
-Mamma...-
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Burn With Me - The Originals FF
FanfictionNon dovevo essere lì: posto sbagliato, momento sbagliato penserete e invece no, io ero lì per una ragione.