you're so stupid! pt. 2

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Newt pov
Non capisco cosa caspio gli è preso, d'altra parte non posso uscire dalla macchina, quindi meglio dargli corda

-Tommy, cosa dobbiamo chiarire?- chiesi per spezzare quel momento di silenzio davvero pesante

-Ho visto che da quando mi parli, non hai più quella luce che avevi prima di..prima di... Insomma hai capito a cosa mi riferisco, perchè mi tratti così!-disse lui

-Me lo chiedi anche? Ho capito a quale evento stai alludendo, io ho capito qualcosa su di te invece- non ci credo, gli ho aperto il mio cuore, ho esternato i miei sentimenti e lui si è fidanzato con Teresa. Lascio a voi i commenti.

-Ah sì? È cosa hai scoperto su di me?- mi chiede girandosi verso di me e incrociando le gambe.

-Che hai paura dei tuoi sentimenti, tu hai paura di essere sbagliato, di non essere accettato, tu hai paura di non essere NORMALE, beh ti dico una cosa, non esiste la normalità, ognuno ha la propria. Ognuno decide qual è il suo stile di vita normale. Nessuno è sbagliato se è se stesso, le persone ottuse, non riescono a capire che se a te non piacciono le ragazze, non sei un alieno, e ti dicono che sei un mostro o che non sei normale, non ti vogliono bene veramente quindi fregatene. Sono i tuoi genitori? Ma se ti voltano così le spalle, non ti vogliono veramente bene come dicono. Ora non sono qui a insultare i tuoi genitori che magari non sono così indietro però, Tommy, tu meriti di essere felice. Io voglio essere felice con te. Però vederti con Teresa, quello è insopportabile. Ora che abbiamo chiarito, posso andare a casa?- mi stupii di me stesso, solo ho detto quelle parole con il cuore in gola. Lui mi stava guardando negli occhi. Lui ha capito cosa deve fare.

-Tanto so che dici così solo per essere mio amico- sussurò lui, poi aprì le portiere, ma non volevo uscire.

-Tu sei così stupido Tommy! Non hai ancora capito che ti amo, e non smetterò mai di farlo.

-Davvero?- mi chiese lui titubante, come poteva non fidarsi di me?

-Davvero.- dissi
Ora eravamo io e lui, nella sua auto, le due di notte, ma a noi non interessava.
Appena uscito dalla macchina, percorsi il tratto di giardino che mi separava dalla porta di casa. Ad un certo punto sentii l'istinto di girarmi e mi trovai faccia a faccia con Thomas, i nostri visi avevano venti centimetri scarsi di distanza

-Ho capito cosa fare - disse lui, prima di azzerare la distanza tra di noi con un bacio casto, controllato. Mi erano mancate le sue dolci labbra appoggiate sulle mie. Non so da quanto era come tornare a respirare, solo lui mi fa sentire così. Ci stavamo dopo diversi minuti solo perchè nessuno dei due aveva più fiato nei polmoni.

-Forse si sono stato un po' stupido - mi venne da ridere a quelle sue parole. È davvero uno stupido, ma è il mio stupido.

Angolo me:
Questo è decisamente più corto, spero vi piaccia. È la prima che scrivo ( che non è triste) peró Bo, magari è una sploff del caspio. Boh. Alla prossima

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