Epilogo

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Lascio a Grazia davanti casa sua.

Abbiamo raccontato ancora una volta la lunga storia di una comunità antica e solida che ha influenzato il modo di vedere le cose, a Catania, ha forgiato e contribuito a modellare il carattere dei suoi abitanti, il quale proverbiale umorismo sembra essere una diretta eredità degli Ebrei catanesi del Medioevo.

Abbiamo ammaliato di nuovo un gruppo che non credeva alla possibilità di ritrovare tracce dell'Ebraismo in città. Anzi. Un gruppo che ignorava persino potesse esistere una Catania ebraica.

Ma questa volta abbiamo dovuto seguire i tempi e i ritmi della televisione. Abbiamo anche avuto un paio di strane disavventure (tra cui un tizio apparentemente drogato che ha interrotto a più riprese le nostre interviste) che hanno reso la giornata surreale.

Il racconto di questa giornata, miei cari lettori, finisce con quest'ultima immagine agrodolce che ho ancora davanti agli occhi, quella di una strada, riconosciuta Patrimonio dell'Umanità, superba, altezzosa, la quale affonda le radici in mezzo alle strade disagiate di una società che soffre, da quando ha perduto la sua memoria.

Un racconto per la MemoriaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora