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~Brayden.
Guardai la sua faccia terrorizzata, nemmeno se avessi cacciato una pistola.
"TI VA DI FUMARE?"
Non ebbi risposta, solo un sospiro.
Avevo detto qualcosa di male?
●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●●
~Amira.
Alla frase di Brayden mi alzai, aprii la porta e me ne andai.
Non so perchè feci così, so solo che quella frase mi aveva innervosita, e di molto pure.

Entrai in classe.
"Signorina, non può stare in bagno per 15 minuti. Venga all'interrogazione"

Non sapevo cosa rispondere,non potevo dire di no..
Cioè non sapevo nemmeno cosa insegnasse quella professoressa.
Speriamo no matematica.

"Vada alla lavagna e incominci a scrivere questa traccia."
Oh noo per bacco, insegnava proprio matematica.
Io odio la matematica.

Avevo gl'occhi di 27 persone puntate addosso,di certo non volevo fare una figuraccia.

Guardai alla mia sinistra e mi resi conto che non avevo chiuso la porta.
Passò Brayden e mi fece l'occhiolino.
Lui fa sempre l'occhiolino,sará forse un tic?

"Signorina ma come fa di cognome?
Non ha studiato la mia materia ieri?"
Non sapevo cosa risponderle, non volevo dire il mio cognome, chissá cosa penseranno gli altri appena verranno a sapere il mio cognome.
Avevo l'ansia, credevo che il sangue non circolasse più nel mio corpo.

"Signorina allora? Mi dica il suo cognome."
Dovevo per forza dirlo, dovevo passare un'anno in quella scuola, potevo mai tener nascosto il mio cognome per tutto quel tempo?
"E-E-Evans.."

Mi girai verso la classe e mi resi conto che tutti mi guardavano con un'aria stupita tranne Genny.
Vabbè, lui si trovava qui con me per lo stesso motivo mio, non era riuscito a superare il test.

Anche la professoressa mi guardò con aria stupita.
Dissi:"Cosa c'è? Non avete mai visto una Evans in una scuola superiore pubblica?"

Nessuno mi rispose.
Forse mi ero fatta un'idea sbagliata di quella classe.
Avevo veramente creduto che forse mi avrebbero accettata anche sapendo il mio cognome?"

La campanella suonò.
Le cinque ore erano ormai passate.
Andai vicino al mio banco e misi tutto apposto.
Ormai tutti se ne andarno, in classe rimanemmo io, Genny e la professoressa che ancora mi guardava con aria stupita.

"Professoressa, come mai è rimasta così meravigliata?"
Non so perchè feci quella domanda,ma lo volevo tanto sapere.
"Nulla cara, non avevo mai pensato che dopo 24 anni che insegno in questa scuola pubblica, avrei incontrato un Evans"
"Le sembra tanto strano?" Subito le risposi, questa storia mi stava facendo giá arrabbiare un po troppo.
Non ebbi risposta dalla professoressa.

"Dai Ami, tanto dopo un po tutti se lo dimenticheranno" mi disse Genny.
"Tu credi? E perchè quando sono venuti a sapere il tuo cognome non hanno reagito cosi? Ne? Rispondi."
Dalla rabbia lo risposi male, avevo una voglia incontrollata di piangere.

Viddi mia madre nella sua macchina e andai verso di lei.
Salii in macchina e mia madre si rese conto che qualcosa non andava.
"Tesoro tutto bene?"
A quella domanda incominciai a pingere.
Speravo veramente che un giorno di questi, tutti si dimenticassero il mio cognome e che mi trattassero come una persona normale.

Tornai a casa e subito corsi nel bagno del primo piano.
Non avevo voglia di mangiare.
Aprii l'acqua calda, mi spogliai e entrai senza nemmeno prendere un'accappatoio.

Dopo un po uscii.
Fortunatamente non c'era nessuno in corridoio, stavano tutti a tavola a mangiare.
Corsi nuda nella mia stanza.
Mi misi l'accappatoio e mi straiai sul letto.
Stavo quasi per addormentarmi quando all'improvviso suonò il mio telefono
Era Brayden.
Non avevo voglia di parlare e quandi staccai.

Entrò mio fratello maggiore in camera
"Amira tutto bene? Mamma mi ha detto che appena entrata in macchina ti sei messa a piangere"
Non volevo dirgli la veritá e quindi gli mentii
"Si tutto bene."
"Sicura?"
Non sapevo cosa rispondere e quindi cercai di cambiare argomento.
"Senti Cristian, devo dirti una cosa..."
"Dimmi piccola"
"Chi ti ha picchiato?"
Alla mia domanda non ebbi risposta
"È stato realmente Brayden" le dissi
Mio fratello mi guardò in modo strano e mi disse "come fai a sapere questo?"
"L'ha detto Mya"
"Io e Brayden non siamo mai andati daccordo, siamo due persone molto diverse, stai lontano da lui, anche perchè so che sta nella tua stessa scuola"
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Il giorno dopo andai a scuola, le persone avevano gli occhi puntati su di me.
Chi spettegolava di qua, chi di la.
E per di più ero sola, non trovavo ne Mya ne Genny, dov'erano finiti?

Andai vicino al distributore di merendine, avevo tanta fame.
Improvvisamente squillò il telefono, era Mya, risposi
"Ciao Mya"
"Amira dove seiii?"
"Vicino al distributore di merendine'
"Okey arrivo"

Adesso no  ero più sola.

Mya e Genny vennero vicino a me
"Uuh e da quanto tempo state cosi attaccati voi due?" Dissi ridendo
"Da quando non ti fai sentire più" disse Mya ridendo

Mya era una ragazza bassa, un carne con I capelli castani invece Genny era un ragazzo alto, magro e biondo.
Vicino sembravano il gigante e la bambina, sorrisi all'idea.

Suonò la campanella e stavo per entrare in classe.
Ad un certo punto viddi Brayden abbracciato a una ragazza e la cosa mi faceva ingelosire molto.
Potevo mai essere gelosa di una persona che non conoscevo nemmeno?

Entrai in classe.
Genny aveva fatto conoscenza con alcuni ragazzi della classe e quindi si sedette vicino a loro.
Ero annoiata all'idea di dover passare 5 ore in un banco da sola.

Improvvisamente si avvicinó una ragazza con dei lunghi capelli biondi
"Posso sedermi vicino a te?" Mi sorrise e mi resi conto che aveva un bel sorriso.
"Certamente"

Cinque ore passarono in fretta ridendo e scherzando con Viktoria
Mi resi conto che era veramente una ragazza molto simpatica.
Avevo veramente trovato un'amica che non mi giudicasse per il mio cognome?

BOY OF THE BRONX.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora