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"3, 2, 1.. Buon anno!"
Urla e champagne, l'ho sempre vissuto così il capodanno. Era ormai diventata un'abitudine passarlo a casa mia con la mia famiglia e il mio fidanzato. Quest'anno però fu tutto diverso, perché sarebbe stato l'ultimo anno che avremmo festeggiato in quella casa a Milano, sarebbe stata l'ultima volta che avrei visto i miei amici, almeno per molto, e l'ultima volta che io Marsh ci saremmo visti. Già, ma non penso che sarà tutto diverso lì a Roma, almeno spero. Non l'ho presa tanto male. Basta pensare che tutto andrà bene e tutto andrà bene, è sempre stata la mia filosofia da quando avevo 10 anni ad ora che ne ho 16. Mi è sempre piaciuto guardare fuori dal finestrino dell'aereo durante il viaggio e sognare. Sognare cosa? Cose impossibili, come ritornare a Milano per esempio. Ah, ci sono ricaduta di nuovo su quest'argomento, uffa. Pensa positivo, Melanie. Ma che poi che nome strano è Melanie insomma? Okay basta. Ora dormo. Chiudo gli occhi per circa 4 minuti quando una voce metallica avvisa che tra circa 2 minuti saremo arrivati a Roma. Come passa il tempo in fretta quando parli con la tua coscienza, già.

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