Capitolo 1.

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-Nico io sto uscendo, vieni con me?-

-Si Fede arrivo-

Mentre aspetto mio fratello mi dirigo in cucina per avvisare mia mamma che usciamo:

-Non fate tardi, non fate gli sciocchi, stai attenta a tuo fratello e tu, Nico, stai attento a tua sorella. Mi raccomando non...-

-Mamma ti ringrazio per la fiducia che hai nei nostri confronti- dico ridendo -siamo abbastanza grandi per attraversare le strisce pedonali e restare sui marciapiedi- le sorrido.

-Ehi! Parla per te! Io ho sedici anni e non sono ancora sicuro che quattro più cinque faccia nove-

-Dai scemo andiamo- gli dico mentre gli strofino una mano sulla testa.

-Fate i bravi!-

-Si mamma- urliamo all'unisono mentre usciamo dalla porta di casa.

La passeggiata non è molto articolata. Ogni tanto ci scambiamo qualche frasetta ma niente di che:

-Ohi fratello! Tutto bene?-

-Si si tutto bene, stavo pensando che è da un po' che non vedo Sara-

-Ti manca vero?-

-Domani facciamo sei mesi, ma a quanto pare non vuole parlare con me...-

-Hai provato a cercarla?-

-No-

-Eh ma allora sei davvero scemo- mi fermo alzando gli occhi al cielo -Sta solo aspettando che tu vada da lei, com'è giusto che sia. Sono gli uomini che vanno dalle donne, mica il contrario. Eh caro mio hai ancora tanto da imparare sulle donne...-

-Va bene, domani vado a casa sua-

-Bravo il mio fratellino!-

Lo guardo sorridere e solo in questo momento mi rendo conto di quanto voglio bene a questo ragazzo. È una delle persone più importanti della mia vita. All'inizio, quando eravamo piccoli, non ci sopportavamo per niente, ma poi crescendo ho conosciuto che ragazzo fantastico è, ed da quel momento, sono gelosissima di lui. Solo noi due sappiamo quanto abbiamo litigato perché le prime volte che usciva con Sara gli dicevo che lei non mi andava a genio... Sorrido a quei momenti pazzi e continuo la mia passeggiata.

Arriviamo al parco e io cerco impaziente una persona, fino a quando non sento due braccia possenti stringermi la vita e quelle due labbra baciarmi il collo:

-Buongiorno principessa- sorrido

-Ciao- dico dolcemente. Mi giro, lo guardo negli occhi e lo bacio con passione

-Cos'è tutta questa voglia?- mi chiede con uno sguardo malizioso

-Avevo voglia di vederti, tutto qua- e inizio a muovere l'indice sulle sue labbra mentre le sue mani iniziano a scendere lentamente sulla mia schiena, sempre più in basso. Lo bacio ancora e proprio mentre le sue mani stavano raggiungendo il mio fondo schiena mi stacco. Lo guardo con aria divertita e lui ricambia ma ha molto uno sguardo come dire 'dopo te la faccio pagare'.

Quindi mi giro verso mio fratello, o meglio, dove poco prima c'era Nicolò ma non lo vedo:

-E' laggiù con i suoi amici- mi dice Matteo come se mi avesse letto nel pensiero

Lo guardo e gli sorrido:- Ah okay perfetto-

Detto questo mi prende per mano e mi porta su una panchina, mi fa sedere sulle sue gambe e inizia a coccolarmi. Quando fa così vuol dire solo una cosa: deve sfogarsi.

-Dai amore, raccontami tutto- lo guardo mentre gli sorrido leggermente.

-Ma no, niente di che, solo che oggi a lavoro è stata una giornataccia, ho discusso con il capo per una stupidata e ha minacciato di lasciarmi a casa- Matteo lavora da due anni in una fabbrica e in questo periodo spesso è stressato per il carico di lavoro che hanno e gli operai discutono spesso con il capo.

-Ma no, stai tranquillo, lo sai com'è fatto: dice sempre ma alla fine non conclude niente. E poi sei un bravo operaio, ma non lo dico perché sei il mio fidanzato, ma perché so che ti impegni sempre. Non può lasciarti a casa-

-Lo spero-

-Stai tranquillo, andrà tutto bene. E nel caso dovesse succedere qualcosa, troveremo un lavoro più vantaggioso per te. Okay?-

-Okay amore- mi dice sorridente prima di baciarmi -Ti voglio tanto bene Fede-

-Anche io te ne voglio Matteo-

Io e lui stiamo insieme da tre anni. Lui conosce tutto di me e io di lui. Era molto speciale per me e avrei fatto di tutto per lui. A distrarmi dai miei pensieri è proprio Matteo che mi prende e mi carica sulle sue spalle a mo' di sacco di patate e inizia a girare su se stesso. Io inizio a ridere: me la sta 'facendo pagare'. Dopo poco mi mette giù e mi dice:

-Bene, ora ho pagato il mio debito-

-Tu sei matto-

-Il tuo matto-

-Modesto lui neh- e detto questo mi risiedo sulle sue gambe.

Per tutto il resto del tempo parliamo del più e del meno, quando a un certo punto sbuca dal nulla mio fratello e mi dice che bisogna andare a casa perché l'ha chiamato la mamma e ha detto che sono arrivati gli zii per cena.

-Ma era programmato che arrivassero?- chiedo

-Non credo. Inizio a pensare che sia successo qualcosa con la nonna-

-Porco cane- dico sottovoce

-Ehi amore- alzo lo sguardo verso Matteo- troverete, o meglio, troveremo una soluzione anche a questo.-

-Troveremo?- chiede Nicolò

-Certo che si, fa parte della famiglia anche lui ormai- guardo negli occhi quel ventunenne che tre anni fa mi ha fatto perdere la testa per lui mentre dico questa frase e lo bacio nuovamente.

Mi alzo, guardo mio fratello e gli dico:

-Dai mio bello scemo, andiamo-

-Va bene rompipalle del mio corazòn- mi sorride e guarda verso Matteo che prontamente risponde:

-Quando ti ci metti un po' lo sei- e mette le mani in avanti. A sentire questa frase Nicolò corre verso Matteo per battergli il cinque:

-Ma senti un po' questi due qua... Nicolò andiamo che ti sistemo io e quanto a te, se mi porti in discoteca ti metto a posto io- lo guardo con aria maliziosa

-Va bene capo, domani un quarto alle dieci pronta fuori casa tua- mi fa l'occhiolino

-A domani bello-

-A domani principessa-

Spazio autrice

Ehi ciao! nuova storia per me e spero che vi piaccia. cercherò di impegnarmi al massimo per far si che gli aggiornamenti siano più o meno "regolari"... Grazie mille

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