Capitolo 4.

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Durante la cena parliamo di un po' di tutto. Nei momenti di silenzio certe volte mi torna in mente il discorso che mi ha fatto oggi mia mamma: Avrà ragione? Eppure io con lui non posso arrabbiarmi. Forse ho così tanta paura di perderlo che piuttosto lo perdono per qualsiasi suo errore. Il mio amore per lui è tanto e infatti anche quando litighiamo cerco sempre di dargli ragione, così lui non si arrabbia. Per questo anche prima sono passata sopra al fatto che lui fosse sul punto di darmi della sgualdrina:

-Ma perché hai voluto che uscissimo fuori a cena prima di andare in discoteca?- mi chiede ad un certo punto.

-Ho litigato con i miei e non volevo passare anche la cena a sentirle su- rispondo.

-A proposito di cosa?-

-Oh beh, le solite cose: non ho sistemato la mia camera, non faccio i compiti e robe del genere- rispondo vaga. Lui non deve sapere.

-Ah okay-

Finita la pizza lui si alza per andare a pagare, che gentiluomo. Quando torna mi prende per un fianco e andiamo alla macchina. Mentre andiamo verso la discoteca mette il nostro CD. Qui ci sono tutte le nostre canzoni e così mentre io canto sulle note di Counting Stars, Matteo ride per i miei movimenti sciocchi. Una volta arrivati al parcheggio della discoteca Matteo scende e inizia a prendere dal bagagliaio la sua custodia nera. Ecco una cosa che i miei non devono assolutamente sapere: Matteo non fuma regolarmente ma quando è in discoteca tira fuori quel contenitore di latta a forma cilindrica dal baule.. Ovviamente lui non si ferma alle semplici sigarette... Mentre sta prendendo quello che io chiamo 'schifo' dalla macchina, Matteo mi guarda e soprattutto osserva la mia espressione palesemente contraria alla sua azione:

-Oh avanti splendore, non fare quella faccia-

-Oh avanti stordito lascia giù quella cosa- rispondo col suo stesso tono

-No mai.- dice -Non fumo mai, una volta che mi diverto- si giustifica

-Ci sono tanti altri modi per divertirsi- ribatto -Tanto è inutile, non cambierai mai idea- detto questo mi giro e mi dirigo verso l'entrata della discoteca. Mentre sto camminando due possenti braccia mi cingono il corpo e mi fermo di scatto:

-Avanti splendore, non essere arrabbiata con me- dice spostando la sua bocca sul mio collo- tanto lo sai che ne fumo solo una e per il resto ci pensano gli altri-

Sospiro: -Non me ne frega niente degli altri, io sono preoccupata per te- dico girandomi e accarezzandogli una guancia. Le sue mani si posizionano sui miei fianchi.

-Sei troppo buona con me. Ti giuro che questa volta è una delle ultime- e mi abbraccia. Lo spero proprio.

***

L'odore della discoteca iniziava a mancarmi. Prima di tuffarmi in pista faccio pausa al balcone per prendere da bere. Vado sul classico: vodka alla pesca. Non sono certo un'alcoolizzata, ma quando c'è, se posso berlo, l'alcool diventa il mio migliore amico. Ho ancora fatto sbronze da non ricordarmi niente il giorno dopo, ma non sono state esperienze del tutto fantastiche.. Prendo il mio bicchiere e mi dirigo verso il solito angolo. Una volta raggiunto il nostro tavolino, saluto Marta, la mia migliore amica e il suo ragazzo, Marco. Loro sono insieme da un anno e sono troppo carini.

Ad un certo punto parte la canzone preferita di Marta e quindi mi trascina in pista per ballare. Io e lei siamo fantastiche in pista. Sappiamo come muoverci e sappiamo come attirare l'attenzione, cosa che noi pretendiamo quando siamo in discoteca. Ecco, noi non siamo chiaramente gente timida o tutta fine. Noi siamo come degli elefanti in una cristalleria. Ma si sa che sono i difetti a rendere uniche le persone.

POV MATTEO

Cazzo è perfetta. La sto guardando mentre si muove così sicura e perfettamente in pista. Lei è mia. E' la mia piccola donna, credo che nessuna siamo meglio di lei. Ad un tratto mi viene in mente tutta la sofferenza che le ho causato. Che stupido che sono.. A distogliermi dai miei pensieri è Marco:

-Oh Mat, l'hai portata?- senza rispondergli gli allungo la custodia di latta e riprendo a mangiare la mia ragazza con gli occhi -Così la consumi. Le hai detto la verità?-

-Non ancora- sospiro abbassando lo sguardo. Le ho causato tanto male ma sto continuando a causarglielo sotto i suoi occhi..

-Amico, se non glielo dici ti caccerai in un brutto guaio- dice accartocciando la cartina con dentro una gran quantità di erba.

-Sono cazzi miei Marco- ribatto.

-Oh si lo so, ma il mio era solo un consiglio-

-Fuma la tua erba e stai zitto.- dico alzandomi.

Mi dirigo da Fede che non si accorge di me fino a quando non metto la mia mano destra sul suo fianco facendole venire i brividi. Cazzo è fantastica. Inizio a ballare insieme a lei. Ad un certo punto parte la sua canzone preferita e lei si gira, mi guarda con quei suoi occhioni azzurri e poi allaccia le sue braccia attorno al mio collo. Io le cingo i fianchi e lei appoggia la testa sul mio petto. E così, con attorno tutta la gente che salta io e lei iniziamo a ballare un lento.

'Se non glielo dici ti caccerai in un brutto guaio' le parole del mio migliore amico mi risuonano in testa. Risolverò tutto, lo prometto. Non posso perderla di nuovo.

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