Capitolo 3.

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-Mamma, guarda che stasera Matteo mi porta in discoteca-

-Quando la finirai di divertirti uscendo con gente che ti sta facendo solo del male? Tu mi stai facendo dannare e lui ti sta cambiando, ma in peggio! Non ti sei ancora resa conto che Matteo ti sta solo usando?-

Ancora con questa storia? Un anno fa avevo scoperto che Matteo era andato a letto con una sua amica ed io, quando sono venuta a saperlo, ci sono restata molto male e i miei genitori non volevano che io soffrissi in quel modo. Dopo due mesi avevo scoperto che lui era ubriaco marcio e che non ragionava più e siccome so abbastanza bene cosa vuol dire non ragionare più a causa del troppo alcool, lo avevo perdonato e da quel giorno ci eravamo uniti ancora di più:

-Mamma, Matteo mi vuole bene. Non lo farebbe mai più- lo difendo – E poi lo conosci e conosci come sono andati i fatti! Non lo farebbe mai più.- ripeto.

-Hai le fette di salame sugli occhi Federica- sospira lei -Ora tu fai quello che vuoi, ma quando succederà quello che succederà, mi dispiacerà ma ti servirà da lezione.-

-Fai quello che vuoi- rispondo acida

-Non rispondere così a tua mamma- mi riprende mio papà che è entrato proprio ora in cucina.

-Ma papà! Sta accusando Matteo che mi sta cambiando in peggio e cavolate varie!- urlo.

-Avrà le sue ragioni Federica- quando mio papà mi chiama per il nome esteso vuol dire che è arrabbiato perché altrimenti io sono sempre 'la sua Fede'- e ora smettila di urlare e vai in camera tua-

-Fottetevi- rispondo, così mi guadagno anche una sberla da mia mamma.

Corro in camera e mi stendo sul letto: -Fanculo- accendo il telefono e scrivo a Matteo e gli chiedo se possiamo andare a mangiare qualcosa prima di andare in discoteca. Dopo pochi minuti mi arriva la risposta: Certo amore, a stasera :*. Voglio troppo bene a questo ragazzo. In un baleno tutti i momenti passati insieme mi tornano limpidi nella mia testa, come se fossero successi ieri: il primo bacio, la prima volta in discoteca con lui che faceva il geloso, la prima litigata, la nostra prima volta e la prima cena con i miei. Io volevo tanto bene ai miei genitori, specialmente a mio papà, ma certe volte diventavano troppo pesanti. Mia mamma ha avuto un'adolescenza un po' brutta perché mio nonno non le lasciava fare niente, era sempre chiusa in casa a differenza di mio zio Emanuele che lui poteva uscire quando voleva e mia nonna non si rendeva disponibile per ascoltare sua figlia ed aiutarla quando aveva bisogno. Per questo mia mamma, quando aveva la mia età, si ripeteva che da grande non sarebbe diventata come la sua, perché altrimenti i suoi figli non avrebbero avuto una vita. Certo per questo la ringrazio, ma certe volte lo stampino cattivo di nonna Margherita viene fuori. Comunque voglio tanto bene a mia mamma, l'ammiro tantissimo, sia come donna, che come madre.

Immersa in tutti questi pensieri accendo la radio e inizio ad ascoltare un po' di musica. Guardo l'orologio: sono le cinque. Decido di prendermela con calma e vado a lavarmi. Finita la doccia, mentre asciugo i miei lunghi capelli neri, entra in bagno Nicolò e ha un grande sorriso stampato in faccia:

-Avevi ragione sorella! Dovevo solo andare a parlarle!! Abbiamo risolto e adesso è tutto come prima, anzi... Meglio!- esulta tutto contento mentre improvvisa un ballo a caso per dimostrarmi la sua felicità. L'avranno fatto penso e scoppio a ridere per la sfacciataggine che ho anche con me stessa.

-Perchè ridi? Non sei contenta per il tuo fratellino?-

-Certo che sono contenta! Cosi abbiamo un depresso in meno in famiglia!- gli sorrido -Ora scusami ma devo prepararmi per andare a divertirmi con la persona che 'mi sta usando'- dico con voce simile a quella di mia mamma.

-Ancora con questa storia?- chiede sbalordito

-Grazie al cielo c'è qualcuno che mi capisce in questo mondo!- esclamo -E comunque, voglio sapere tutto della prima volta di mio fratello, quindi sappi che un giorno mi racconterai tutto!-

Lo vedo arrossire violentemente: -Ma.. M-ma.. Che stai dicendo?- colpito e affondato. Grande Fede!

-Non ti libererai di me così facilmente caro mio!- rido mentre esco dal bagno e vado in camera.

Scelgo un vestito blu che arriva a metà coscia, tacchi alti ma non troppo... Si dai, le solite cose che le ragazze si mettono per andare in discoteca, solo che io non metto chili e chili di trucco, ma lascio che i miei occhi azzurri 'brillino senza l'aiuto di porcherie' come dice la mia migliore amica, Marta.

Alle sette in punto esco di casa senza nemmeno salutare e trovo la macchina di Matteo e lui appoggiato al cofano che sta giocando con il telefono. Certe volte è davvero un bimbo:

-Saresti più affascinante se stessi fumando una sigaretta al posto di giocare con il cellulare- gli dico avvicinandomi a lui. Matteo fa l'indifferente e continuando a guardare lo schermo dice:

-Ciao anche a te...- alza lo sguardo e vede come sono vestita- bellezza- detto questo si avvicina e mi bacia lentamente ma con passione. Quando ci stacchiamo mi dice:- Sicura che vuoi andare a mangiare da qualche parte? Non sei vestita nel modo adatto nemmeno per una pizzeria.-

-Come scusa?!-

-Dai sei vestita troppo da... Da...-

-Sgualdrina forse?-

-Ma no! Che hai capito?-

-Ho capito che se dici cosi a me, non avrai lunga vita.- esclamo

-Guarda che io intendo che così ti guardano tutti e io sono geloso. Dai piccola...- mi accarezza la guancia, il mio punto debole- Tu sei mia e vestita così attiri l'attenzione di troppi maschi.- inizia a muovere la mano facendola scendere piano piano per tutto il corpo arrivando al fianco- Non ho mai pensato che tu fossi vestita da sgualdrina e mai lo penserò.- mi attira a se- Vieni qui.-

Lo abbraccio appoggiandomi al suo petto: -Questa volta te la passo- dico. Per risposta mi dà un bacio sulla testa: -Dai andiamo va-

Tutto questo è giusto Fede? Devi continuare a perdonarlo per tutti i suoi errori?

Non lo so...

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