Capitolo 2

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Certi occhi ti toccano
Che sembrano mani ...

Mario pov's

Dopo aver fatto la spesa perché il frigo era più vuoto di un pozzo, visitato la città, aver visto l'arena, che mio Dio è spettacolare, cammino e cammino, finiró per perdermi, sicuramente. Nel frattempo mi suona il cellulare, rispondo ed è il mio migliore amico. Ah, menomale che c'è lui. Ho fatto tantissima fatica ad accettare la mia omosessualità, ma per fortuna c'è sempre stato lui con me a starmi vicino.

Sono circa le 19;30 mi fermo in un ristorantino, mangio un piatto di pasta velocemente, pago ed esco fuori.
Mentre passeggio sento della musica provenire da un bar vicino ed incuriosito entro per bere. Il bar è abbastanza grande ed è molto carino.
C'è tantissima gente che canta, cerca di ballare, beve.
Mi avvio al bancone e vedo un ragazzo abbastanza alto, con un ciuffo ribelle, indaffaratissimo a fare il suo lavoro. Aveva una camicia sottilissima, poi c'ero io imbacuccato che nemmeno l'uomo delle nevi, ma okay.

Mi avvicino al bancone verso la sua direzione.
-"Una birra per favore"- gli dico sedendomi allo sgabello.
Vedo lui che all'improvviso alza lo sguardo e mi guarda, non dice una parola.
Io ripeto ciò che volevo, facendo un piccolo sorrisetto.
-"ehm...si, certo, subito"-  mi risponde  velocemente.
Prende la birra, me la stappa e me la da, pago ma resto seduto allo sgabello.
Non posso fare a meno di guardarlo, cerco di non farglielo notare, ma è impossibile dato che ogni volta i suoi occhi incontrano i miei.
Ha gli occhi abbastanza chiari, labbra carnose.
È bellissimo.

Claudio pov's.
Resto a guardarlo qualche secondo, prima di dargli la birra. Non posso fare altro che guardarlo, ha uno sguardo a dir poco magnetico, capelli e sopracciglia nerissimi, occhi altrettanto scuri. Mentre sorseggia la birra noto le sue mani. Bellissime.
Si guarda intorno ma la maggior parte delle volte i suoi occhi incontrano i miei.
Basta Claudio, devi lavorare.
Noto che poi gli si avvicina un ragazzo che non conoscevo, non era particolarmente sobrio, anzi, era anche abbastanza brillo. Gli si avvicina e gli dice qualcosa all'orecchio, ma lui come risposta gli fa un gesto con la mano, come se volesse dire 'ma ti levi?'
infatti poi il ragazzo si dilegua.
Passa parecchio tempo, ogni tanto lui sbircia il cellulare.
Ad un certo punto mi appoggio alla parete per riposare un minuto, abbasso lo sguardo e mi tocco il ciuffo.
-"abbastanza stanco, eh?" Mi dice lui.
-"Sì, abbastanza....comunque ehm...piacere sono Claudio"-
-"Mario, piacere mio"-.
Dopo aver detto questo, mi sorride, prende il suo zaino e va via.

Continua...

•••••••••
Ciao a tutti!
Ecco il secondo capitolo. Spero vi piaccia, mi scuso se i capitoli sono un po' corti, ma sono all'inizio e devo prenderci 'la mano' ahahahah.
Commentate e fatemi sapere cosa ne pensate.
Al prossimo capitolo!
-A.

I need your love.||CLARIO♡||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora