Capitolo 7

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'A me basti tu.'

-CLAUDIO-

-:comunque hai delle labbra pazzesche...-

Cosa? Avevo sentito bene?
Io lo guardo negli occhi, appoggio le mani sul balconcino della terrazza, così da bloccarlo.

-:Signor Serpa, nemmeno le sue sono così tanto male.-
Gli rispondo io con nonchalance.

Io mi avvicino a lui, i nostri menti quasi si toccano, ma io giro il viso e gli lascio un leggerissimo bacio sulla guancia.
Perchè?
Voglio che il nostro primo bacio sia speciale, non voglio affatto che avvenga in modo frettoloso.

A Mario non dispiace avere la scia di baci sul collo, sicuramente avrá capito anche lui che ci conosciamo da quasi due settimane e sarebbe un po' affrettato baciarsi ora.

-:ti va di andare in discoteca questa sera?-
Gli chiedo io.

-:sì, certo, sono le dieci e mezza, potremmo anche avviarci ora.-
Mi risponde lui sorridendomi.

Torniamo in pizzeria, facciamo una lunga discussione su chi deve pagare, ma alla fine vinco io e poi saliamo in auto.

-:stavolta guido io peró, almeno ci arriviamo vivi in discoteca-
Lo stuzzico quasi ridendo.

-:che stronzo!-
Controbatte lui.

-MARIO-

Il viaggio in macchina è abbastanza silenzioso, io non faccio altro che pensare a quello che stava per accadere prima.
Claudio si è fermato ma lo avrei fatto anche io, voglio fare le cose con calma ed evitare di essere troppo frettoloso.

Guardarlo è inevitabile, il suo sguardo concentrato sullo guida è a dir poco disarmante.
É prefetto esteticamente quanto lo è di carattere. E sono ancora stupito del fatto che sia single.

Ad un certo punto peró mi assale un senso di malinconia, lunedì dovró partire, spero che queste due settimane lui non le dimentichi, perchè io di certo, non le dimenticheró.

Dopo circa mezz'ora arriviamo in discoteca, scendiamo ed entriamo.

Claudio è dietro di me che mi tiene le spalle, ci avviciniamo al bancone e Claudio chiede due birre.

Le birre arrivano dopo poco e andiamo a sederci su dei divanetti rossi.

Beviamo le birre e lo prendo per mano, trascinandolo in pista per ballare.

-:Signor Serpa, non ballare così che mi provochi.-
Mi dice lui all'orecchio.

Io gli metto la mano sul fianco e continuiamo a ballare, avvicinandoci sempre di più.

Dopo circa un'oretta, tra parecchi drink, mi gira abbastanza la testa.
-:Clá, io vado a sedermi-
Dico a Claudio avvicinandomi all'orecchio.

-:io vado a fumare una sigaretta, vuoi venire?-
Mi dice lui con la mano sul mio collo.

-:no no, preferisco sedermi. Ti aspetto ai divanetti, tu vai, tranquillo.-

Detto questo, lui mi sorride e si fa spazio tra la folla avviandosi fuori.
Io vado ai divanetti e mi siedo, con la testa che mi scoppia tra le mani.
Sarà sicuramente risalita la febbre, che sfigato che sono.

Passano più di dieci minuti ma di Claudio nemmeno l'ombra, ma che cavolo è stasera che sparisce con la sua sigaretta. Come in pizzeria, anche stavolta lo cerco fuori.

Esco fuori alla discoteca ma apparte ragazzi poco sobri, di Claudio nemmeno l'ombra, quindi faccio il giro e vado verso il retro.

La scena che vedo è totalmente inaspettata, Claudio al muro ed un ragazzo che gli sta praticamente addosso.
Mi strofino gli occhi, ma la scena non cambia, quel ragazzo è ancora praticamente spalmato su Claudio.
Decido di non intervenire e ritorno dentro in discoteca, o in qualche altro posto, voglio solo allontanarmi da la, facendo finta di nulla.

Non ci credo, ci sono rimasto di merda, quella scena non me la sarei mai aspettata.
Ma in fondo io e Claudio che cosa siamo? Niente. Assolutamente niente.
Sono stato forse io ad illudermi troppo.

-CLAUDIO-
Appena esco fuori dalla discoteca, decido di andare sul retro per stare più tranquillo dopo quella musica praticamente assordante.

Prendo la mia sigaretta, la metto tra le labbra e comincio a fumare.
Vedo un tizio che mi fissa e non poco.
Si avvicina all'improvviso, puzzava tantissimo di alcool, mi sbatte praticamente al muro e mi bacia.
No no no no no.

Sento dei passi correre via e mi stacco di botto.

-:che cazzo ti salta in mente, coglione!-

Detto questo, corro di nuovo in discoteca, lo cerco dappertutto ma di lui nessuna traccia.

Passa mezz'ora, continuo a chiamarlo, mandargli messaggi ma niente.
Cerco in ogni angolo della discoteca ma di Mario nemmeno una traccia.

Ad un certo punto mi allontano dalla discoteca e lo cerco nella stradina di fronte. Eccolo lì.
Bello come non so cosa, con una sigaretta tra le labbra.
Disarmante.

-:ehi.- gli dico io avvicinandomi.

Lui non mi risponde, si limita solo a guardarmi senza dire una parola.

-:come mai sei quì?-
Gli chiedo nuovamente io.

-:volevo fumare.-
mi risponde freddo.

-:ah ehm...bene.-
Lui continua a non rispondermi.

-:ehm...Mario, hai visto tutto no?-
Gli chiedo io con voce bassa.

-:sì, ho visto tutto.-
Lui si avvicina a me, fa un tiro di sigaretta, mi fuma praticamente in faccia, butta la sigaretta a terra, si volta e va via, lo vedo allontanarsi ed io sì, mi sento in coglione.

Continua...

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Ciao a tutti!
Ecco a voi il capitolo, spero vi piaccia.
Ringrazio tutte le ragazze che hanno commentato e votato.
Al prossimo capitolo!
-A💝

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