Gioco Del Destino

Capitolo 2

Ecco il suono della campanella della quinta ora.
Era scaduto il tempo per la verifica, ormai era andata. Sofia consegnò la sua prova e subito uscì dall'aula dove gli altri compagni avevano già cominciato la breve ricreazione :" Hey ma tu cosa hai risposto all'ultima domanda?"
" Guarda non ne parliamo! È finita e fin quando non verrà riconsegnata non ne voglio proprio sapere".
" Bella fra hai ragione! Come al solito lunga e difficilissima"
Questi erano i discorsi che provenivano da quel gruppetto e Sofia li ascoltava in disparte.
A volte capitava che scambiasse qualche chiacchera con qualcuno ma il minimo indispensabile anche perchè, sin dal principio, i rapporti con i suoi compagni non avevano preso una bella piega. Per quanto si sforzasse non riusciva ad integrarsi.
Era stata costretta a crescere in fretta; all'età di 2 anni le era stata diagnosticata una leucemia. Venne curata con Chemio e Radioterapie ma a 6 anni questa si ripresentò e l'unica alternativa fu un trapianto di midollo. Questa vicenda le permise di maturare più velocemente e nonostante possa sembrare una situazione molto dura, a lei non pesava, ne parlava serenamente e in tutto ciò riusciva a vederne sempre il lato positivo.
Gentile e disponibile con tutti, sempre pronta per un consiglio, un aiuto, un favore. Lei invece si ritrovava quasi sempre a dover affrontare i piccoli problemi da sola, spesso veniva sfruttata, ma non ne provava alcun senso di vendetta; non faceva parte della sua natura.
Anche l'ultima ora di lezione era terminata e poteva finalmente tornare a casa.
Finito di mangiare prese in mano il suo diario per programmare il suo studio. Amava scrivere e rispettare un programma per poter avere tutte le materie sotto controllo e decidere se poter permettersi un momento di riposo o no.
A quanto pare il pomeriggio sarebbe stato molto intenso... interrogazione d'inglese il giorno seguente e verifica di arte e fisica giovedì.
Solo dieci minuti contati di riposo e via con il ripasso.