Mentre leggo un libro tranquilla in camera, vedo una notifica di Samuel sul telefono
Ciao tesoro come va? Tra un po' ho proprio intenzione di venire da te
Siii che bello! E che ansia
Perfetto ci vediamo dopo <3
Vado da mio padre sperando che non si scandalizzi più di tanto...
"Papi io adesso mi preparo ed esco con Samuel"
Cerco di pronunciare quelle parole nel modo più calmo possibile ma sembra un'impresa difficilissima data la mia immensa agitazione.
Mi squadra per qualche secondo in silenzio e poi dice semplicemente
"Ok"
So che starà morendo dalla voglia di sapere di più ma desidererei sapere di più anche io. Sapere come andrà la giornata e se farò una delle mie bellissime figuracce da Premio Oscar come miglior protagonista mega sfigata. Un premio riservato solo ed esclusivamente alla sottoscritta.
Meglio pensare il meno possibile e correre in bagno a prepararmi. Guardo velocemente dalla finestra per vedere che tempo c'è per poter scegliere i vestiti adatti. Sono le 16 e c'è un lieve spiraglio di sole.
Vada per un leggins con una maglietta lunga. Come trucco non voglio un mascherone. Faccio una riga con la matita nera. Strano ma vero esce abbastanza bene. Infatti tutte le volte in cui si cerca di fare due righe uguali prima di un'uscita importante, il risultato è sempre pietoso. Alla fine passo un filo di mascara ed un gloss.
Scelgo degli stivali neri con un pochino di tacco almeno per raggiungere un'altezza dignitosa... sono già alta, no anzi bassa, 1.50 mentre lui lo ricordo alto. Anche se non serve molto per essere più alti di me...
Butto qualcosa in borsa e non appena sto per infilarmi le maniche del cappotto mi arriva un suo messaggio dove dice che mi sta aspettando sotto casa.
Saluto mio padre che mi augura "buona fortuna" e allo stesso tempo mi fa promettere di stare attenta.
L'attesa dell'ascensore non mi è mai sembrata tanto lenta. Sono sei piani. Un'agonia. Ogni piano mi sembra un'eternità. Sono un fuoco che contrasta l'aria gelida di dicembre.
Uscita dal cancello principale mi guardo intorno e lo vedo.
Mi stà aspettando in piedi appoggiato davanti alla sua macchina. Un bellissimo suv.
Ha in mano una sigaretta e non appena mi vede mostra quell'espressione che mi ha fatto impazzire sin dal giorno in cui l'ho visto per la prima volta in officina. Una sorta di mezzo sorriso ed uno sguardo divoratore. Quello sguardo di un'intensità incredibile in grado di penetrarti e di guardare ogni tuo angolo remoto.
Mi accorgo di essere rimasta immobile per troppo tempo ma, dopo aver visto la sua bellezza e la sua perfezione, non ho quasi il coraggio di avvicinarmi a lui.
Alla fine mi decido ed attraverso la strada. Facendo poco caso alle auto e sperando che proprio in quel momento non passi qualcuno e mi prenda in pieno.
Arrivata accanto a lui ho quasi un mancamento. È divino. Come può un ragazzo così uscire con me? Come farò a rivolgergli la parola senza "impappinarmi"? E come farò a rimanere in auto seduta a pochi centimetri da lui?
Lo sto fissando troppo e cerco di distogliere lo sguardo. Ma è come una calamita e sono fortemente attratta da lui come non mi era mai successo prima.
"Ciao"
Mi saluta mostrando un bellissimo sorriso con i denti bianchi e perfettamente allineati. Personalmente sono molto attenta ai denti di una persona e i suoi, come tutto il resto d'altronde, sono proprio wow. Non ci sono altre parole.
"Ciao"
Rispondo a mia volta molto imbarazzata.
A quel punto getta la sigaretta e mi fa cenno di salire in auto.
È molto sicuro di se anche se di poche parole.
"Saliamo in auto e dopo mi dici dove potremmo andare"
Iniziamo bene. Dove si puo' andare visto che qui non c'è nulla? Mentre salgo sull'auto penso ad un piccolo centro commerciale in zona. Potremmo andare lì giusto per una passeggiata.
Sull'auto si sente quel classico odore di nuovo e mi piace. L'atmosfera è un po' tesa. O forse lo è per me.
"Hai in mente qualche posto?"
Mi chiede fissandomi con quei suoi occhi azzurri. Recupero in qualche modo la concentrazione necessaria per formulare una frase sensata: "si potremmo andare in un piccolo centro qui vicino."
"Perfetto allora mi fai da guida" mormora mostrando un sorriso.
Accende la macchina ed inizia ad andare.
Ho già paura di perdermi sotto casa mia. Ho un senso dell'orientamento praticamente inesistente e con la perfezione accanto a me ho timore che svanisca del tutto. Devo concentrarmi e riuscire a rilassarmi ed essere più sicura di me come lo è lui. Ma lui può permettersi tranquillamente di sentirsi sicuro.
Attuo nella mia testa un brevissimo corso di 2 secondi di autocontrollo e ora mi sento più pronta. Forse pronta è un parolone ma posso farcela. Andiamo.
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Gioco Del Destino
RomanceSofia, una giovane ragazza molto studiosa e matura per la sua età, e Samuel, il bel ragazzo impossibile dagli occhi di ghiaccio. La luna ed il sole, la luce e l'oscurità... sarà vero che gli opposti si attraggono?...