Capitolo 2

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Dei colpi più o meno insistenti costringono me e il gatto a svegliarci. Ho ancora la vista appannata per il sonno però riconosco la figura slanciata di un ragazzo biondissimo e caccio un mezzo urlo, lanciando il cuscino nella sua direzione. Riesco a colpirlo in faccia e lui alza le mani.

“Calma calma! Sono Niall.. tuo cugino. Credevo che la nonna ti avesse avvisato, anche io vivo qui.”

Mi sta fissando insistentemente, tanto che ho il dubbio di essere senza nulla addosso.. no, sono vestita. Lentamente mi alzo imitata dal gatto che esce dalla camera soffiando contro Niall.

“Thor ha dormito davvero con te? Accidenti.”

Thor? Beh almeno è un nome originale. Annuisco infilando le mani in tasca. Lui sorride e anche se in modo impacciato tende una mano che stringo.

“Davvero scusami, ero convinto che la nonna ti avesse detto di me. Sei.. cresciuta molto.”

“Scusa tu.. ma davvero non mi ricordo di te.”

Niall arrossisce e si passa una mano fra i capelli con una alzata di spalle.

“E’ comprensibile, eri troppo piccola.”

Sembra immobilizzarsi per pensare a qualcosa ma subito dopo scuote la testa.

“Comunque volevo chiederti se ti andava un giro. Vedo i miei amici e mi farebbe piacere che li conoscessi subito, saranno comunque qui in giro molto spesso. E ecco, non vorrei farti urlare ancora con gente che entra proprio piacimento in casa.”

Assottiglio leggermente lo sguardo per la seconda battuta ricevuta da questa famiglia in meno di ventiquattro ore ma alla fine assecondo il suo volere. In fondo me l’ha chiesto con i classici occhi da cucciolo a cui io non so resistere.

“Oh, ieri mi ha dato queste chiavi. Sai di che macchina sono?”

Niall spalanca gli occhi. Non so se è contento o se vorrebbe uccidermi.

“Ti ha dato le chiavi della r8?”

“Mi ha dato le chiavi di una r8?!”

Lui annuisce e capisco che non ha mai avuto il permesso di usare quella macchina.

Voglio legare con questo ragazzo, stranamente.. quindi gli lancio il mazzo di chiavi con un sorriso.

“Guidi tu cugino?”

Con questo gesto mi guadagno un grandissimo abbraccio e la sua bocca che chiacchiera senza sosta fino al McDonald’s dove stanno aspettando i suoi amici.

Nonostante questo sia un posto molto frequentato il tavolo dove i due ragazzi sono e uno o due attorno sembrano misteriosamente vuoti.. scrollo le spalle per far andare via il brutto presentimento sempre pronto a colpirmi sulla spalla e sorrido ai ragazzi. Louis e Liam sembrano dei ragazzi meravigliosi quindi mi sembra normale parlare tranquillamente. Il problema è quando arrivano altri due tizi. Sono entrambi molto belli, non posso non ammetterlo. E’ l’atteggiamento che non mi piace nemmeno un po’. Quello con i ricci scuri mi indica con l’aiuto di una patatina, rivolto a Niall.

“Ma tu non avevi gusti migliori in fatto di donne? Questa è pessima.”

Pessima? Questo mezzo uomo con i capelli così sparati da far pensare cha abbia ficcato le dita in una presa elettrica osa dire che io sono pessima?

L’altro ragazzo scoppia a ridere mentre beveva della cola.. che irrimediabilmente gli esce del naso.

Che schifo. Disgustoso.

“E’ mia cugina, razza di idioti!”

Niall è più veloce a riprendersi, mentre io sento che dentro sto bollendo per la rabbia.

Ciuffo due dopo essersi pulito il naso sorride maligno, colpendomi con una cannuccia sulla mano.

“La gattina si è offesa?”

Io che nel frattempo mi ero alzata per scaricare il nervoso e buttare via un vassoio lo guardo con serietà, avvicinandomi a lui.

“La gattina ti fa ingoiare quel bicchiere a suon di sberle se continui a fare il coglione.”

Essendosi alzato anche lui dopo la mia provocazione rimango colpita, non mi ero accorta che fosse così alto. Comunque si avvicina maggiormente, posando una mano sulla mia spalla.

“Mmh si, mi piacciono quelle aggressive. Più divertenti da domare. Ma attenta a come ti rivolgi a me gattina.”

Non sapendo esattamente cosa ha intenzione di fare quando porta un braccio dietro la mia schiena lascio che sia l’istinto a prevalere. Ed essendo ancora fresca sull’ultima lezione di difesa personale finisce con il braccio girato e la testa schiacciata contro la superficie liscia ed ancora bagnata del tavolino. Dopo alcuni istanti convinco i miei muscoli a reagire e mollo la presa, arretrando velocemente con Niall che si porta al mio fianco. Al contrario ciuffo due si alza molto lentamente per guardarmi dritta negli occhi. Si, direi che è proprio infuriato.

“Tu piccola stronza, come..”

Lo zittisco con un gesto della mano. L’adrenalina riesce a farmi fare anche una battuta.

“Kick-boxing e difesa personale non sono esattamente da gattina. Credevo fossi più resistente rispetto ai bambocci.”

Credo che vorrebbe scaraventarmi fuori a calci nel sedere ma per qualche arcano motivo ciuffo uno lo ferma, dicendo anche a mio cugino di portarmi a casa assieme al mio pranzo ed è quello che fa.

Prendo velocemente Thor fra le braccia, sperando così che cacci via Niall e la sua probabile predica per come ho maltrattato il suo amico che poi ho scoperto chiamarsi Zayn.

Al contrario il biondo si congratula con me.

“Non mi guardare così Ivy, sono serio. A volte Zayn ed Harry si comportano da veri coglioni ed è divertente vedere che qualcuno sa rimetterli al loro posto. Soprattutto se si tratta di una ragazza.”

L’unica cosa che mi convince a parlare è la curiosità.

“Per quale motivo tu vai in giro con certi elementi? E io che pensavo fossi uno di cui ci si può fidare.”

Non sembra capire subito che il mio è un insulto ma poi arrossisce violentemente. Si infuria proprio.

“E io non pensavo che tu fossi come tutte quelle ragazzine superficiali che giudicano gli altri dopo averli incontrati solamente una volta. Non sono persone cattive, hanno avuto un passato difficile.

Zayn più di tutti. Però sono i migliori amici che potessi trovare. Ti invito a riconsiderare la tua opinione, sono certo che cambierai idea Ivy-Mairé.”

E’ la prima volta da molto tempo che qualcuno mi chiama con il nome intero quindi torno a sentirmi come una bambina rimproverata. Abbasso lo sguardo su Thor che è ancora nervoso per la presenza di Niall. Quando lo rialzo sul ragazzo vedo che sorride.

“Però potresti insegnarmi quella mossa con cui hai steso Zayn.. potrebbe sempre servirmi.”

Contro ogni mio buon senso mi lancio su Niall, le braccia ad avvolgergli il collo, ricevendo a mia volta un abbraccio poco dopo e rimaniamo così per un po’ di tempo, incuranti delle proteste di Thor per essere stato schiacciato.

“Sicuro che non ci sia un’altra entrata?”

Niall alza le spalle e trattiene una risata, iniziando a spingermi verso l’ingresso della scuola.

Ingresso su cui Zayn è comodamente spalmato assieme ad una rossa palesemente finta mentre si esplorano l’intestino l’un l’altra.

“Sul serio, guarda! Nemmeno le giraffe hanno lingue così lunghe. Eccheccosè.”

Questa volta mio cugino non riesce a trattenere il riso, tanto che la giraffa si sente osservata e ci rivolge uno sguardo acido.

“Qualche problema?!”

“Ne avrai tu se non mi lasci passare.”

Grazie al cielo lei lo fa e io decido di ignorare la mano di Zayn che stringe il suo braccio.

Che sia stato lui a farla spostare? E perché mi guarda in quel modo?

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