Possessività Salentina

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Eravate tanto carucci. Ve ne stavate raggomitolati sotto ad una coperta con le gambe e le mani intrecciate,  vi scambiavate baci e sorrisetti languidi mentre un vecchio film vi faceva da sottofondo.  Eravate vicini al momento in cui "chissenefregadelfilm" quando una notifica sul suo telefono fa sbuffare lui e sorridere te.
Sorridere almeno fino a quando non noti che è
una notifica di instagram, 
due notifiche di instagram,
tre notifiche di instagram. 
Tutte e tre della stessa persona, nonché amica tua, che ha pensato bene di sfidare la morte osando mettere troppi like al tuo uomo.

E non te ne frega niente che non si sappia che lui è il tuo uomo, avrebbe dovuto capirlo alla festa del compleanno di una produttrice di Amici che tu e lui state insieme, non l'ha visto come vi mangiavate di sguardi? Come lui avvicinava i salatini alla tua bocca e come tu gli fregavi il cocktail dal bicchiere?!

Elena bella, tesoro, siete amiche e ok! Ma vai a ballare un po' più in là  a ritmo di 5,6,7,8, perché la bionda nun me pare tanto calma.

"Ma ti pare che questa continua a metterti i like su instagram senza ritegno?!"  sbraiti infatti mentre la quarta  notifica distrugge questo momento serale di coccole sul divano davanti ad un film.

E il cretino ride, guarda come gongola contento.

"togliti sta faccia di cazzo Briga! Che hai fatto quando sei andato ospite ad amici?" chiedi minacciosa

"ho cantato amò, che dovevo fa?" risponde lui trattenendosi dalla voglia di provocarti ancora di più.

"Cantato che? Cantato come?"

"ma niente amò, Maria ha fatto entrà i ballerini e ho buttato un'occhiatina  ad Elena" te lo dice apposta, lo sai.  Si diverte a buttare benzina sul fuoco per far uscire la tua gelosia.

"Tu non le devi manco guardà!" urli mettendoti in ginocchio sul divano, prendendo il suo mento tra le mani.

"e perché?! "

" ma sei coglione o cosa?!  Stai con me cretino, non hai bisogno di guardare nessun culo che non sia il mio! E siccome sono offesa che quella t'ha messo tre like,  ti segue e sta sbavando sul tuo profilo, me vado a fumà una sigaretta e tu dormi sul divano!"  urli ancora afferrando le sue sigarette e il suo accendino.

"daje amò, er divano no! Nun ce  entro, sto divano e un metro per un metro, io so alto uno e  novanta!  Nun me poi  fa questo, almeno compra un divano ad altezza uomo e non altezza nano!" dice lui seguendoti sul balcone mentre tu lo incenerisci con lo sguardo.

Tu non parli, aspiri la nicotina e guardi le luci di Roma,  alla ricerca di una calma che non possiedi.

Non sopporti l'idea che qualche altra possa portarlo via da te, non sopporti che la gente possa pensare ad un flirt tra di loro, e non sopporti nemmeno lei.  Lei che è una tua amica.  E quasi ridi al pensiero che questo amore ti fa scoprire lati di te che non conoscevi.  Sei possessiva con lui, anche troppo. Hai quella che lui definisce "possessività salentina".

Si avvicina a te e ti abbraccia da dietro con l'intento di riscaldarti con il suo corpo.

"Gelosa sei più bella" ti sussurra in un orecchio mentre tu ti dimeni per liberarti dalle sue braccia.

"ma togliti proprio Bellegrandi,  stai lontano da me! Devi proprio stare lontano!" sbraiti ancora mentre lui non ti lascia.

"Dai amò- sussurra al tuo orecchio mordendoti il lobo- famme fa un tiro " aggiunge ancora con la voce da paraculo mentre stuzzica il tuo collo con la punta del naso.

E tu cedi, avvicini la mano con la sigaretta davanti la sua bocca  e lo fai aspirare, ma continui a non guardarlo perché sei nervosa.

"e tu perché hai iniziato a seguirla su instagram? "chiedi di punto in bianco allontanando la sigaretta dalla sua bocca prima che possa aspirare ancora.

"che domanda è? L'ho seguita perché fa parte dello staff"

"fanno parte dello staff anche le cesse e i ballerini, perché segui solo le gnocche?!" chiedi ancora.

"Perché so che ti incazzi e me fai eccità da morire".

Prova a baciarti.

Ti trascina dentro e ti appoggia al primo muro disponibile, mentre tu provi a ribellarti.

"Spostati che sto incazzata! Togliti"  urli

"Zitta o vado da Elena" osa dire lui.

Sto imbecille che non capisce quando deve stare zitto.

Gli molli uno schiaffo in pieno volto e inizi a spingerlo contro il divano.

"Da chi vai tu? Da chi cazzo vai? " urli spingendolo con una forza che non credevi di avere, o forse è solo lui che ti lascia primeggiare perché si diverte da morire.

" tu non vai da nessuna parte o giuro che ti lego al letto" urli furiosa costringendolo a sedersi sul divano con te a cavalcioni su di lui.

"dov'è che vai? Dillo adesso se hai coraggio?" sibili ad un passo dalle sue labbra mentre ondeggi  sicura su di lui sapendo come fargli perdere la testa.

Non sa cosa risponderti, troppo preso dalla tua foga e dalle tue labbra ad un passo dalle sue.

Poi un sussurro "Rassegnati Bellegrandi, ormai sei solo mio!".

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