Fotografie

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Sbatti le mani sul volante e gli occhi diventano piccoli piccoli.

<< io mo vorrei capí quello che cazzo ce  fa qua! >> sbraiti nervoso mentre i tuoi occhi non perdono di vista un secondo l'uomo che entra a casa della tua donna.

<<ma che fai entrà gli sconosciuti, pure te.... >> sbotti uscendo dalla macchina.

<ok, mo me calmo, conto fino a dieci...  Va beh famo venti..  E poi salgo in macchina e me ne torno a casa mia.... Lei vole me...>> dici continuando a guardare le finestre

"potrebbe anche lasciarmi" quelle parole ti risuonano prepotenti in testa.

<<vole me un par di palle...  Che cazzo stai a fa Co quello dentro casa tua!ecco perché m'hai cacciato, perché te dovevi vede cor fotografo...  Mo la scatto io una bella foto... Così la trovamo pronta per il cimitero...  Perché la ve mando!>>

Furioso chiudi la macchina e ti avvicini al suo cancello con l'intenzione di scavalcarlo.

Lo conosci quell'uomo, è l'uomo che ti ha fatto le foto per la famosa rivista "playboy".  E se pensi che lei lo ha conosciuto per colpa tua ti mangi le mani. Quel giorno hai fatto il grande errore di farti accompagnare da lei e te ne sei pentito un attimo dopo aver messo piede in quello studio.

Quell'uomo continuava a guardare lei e a mangiarsela con lo sguardo.
Complimenti, apprezzamenti, Emma de quà, Emma de là, mano sui fianchi, sorrisetti rivolti verso la camera...

<oh! Il modello sarei io eh! >> hai sbuffato,  in quella occasione, piuttosto seccato quando hai visto che quell'uomo usava la sua macchina fotografica per immortalare la tua donna invece che te. E lei che ci stava pure a farsi fotografare per il solo gusto di vederti sbroccare.

E adesso quell'uomo è dentro casa sua e tu sei fuori, cacciato da lei per giunta.

Scavalchi il cancello abilmente, appuntandoti mentalmente di farle cambiare cancello e di metterne uno più sicuro.... Nun se sa mai con i malintenzionati che ci stanno in giro.

No, io non sono malintenzionato. Qua stamo a parlà della donna mia che sta dentro casa sua co uno che nella vita fotografa tette e culi.

Arrivi davanti la porta di casa sua e ti metti ad origliare.

<<Nun se sente niente... Che cazzo stanno a fa! Calmati Briga, calma! Ora butti giù la porta, meni lui e t'encazzi con lei. >>

Inizi a bussare prepotentemente, come se la porta giù dovessi buttarla davvero e come se non conoscessi le buone maniere.

Le buone maniere usatele voi, a me me stanno a mette le corna e nun c'ho voglia!!

Ad un tratto la porta si apre e ti appare proprio lui.

<<ecco proprio te cercavo, so giusto venuto a farte n'occhio nero così s'adatta con la macchina fotografica tua! - sbraiti incavolato per poi rivolgerti a lei - con te famo i conti dopo, quando stamo soli... Perché tanto questo da qua lo famo sballà subito>>.

<<Matti non è come pensi >>

<<Non è come pensi?!  Che ne sai se sto a pensà?! non sto a pensà, voglio solo prendere a pugni sto coglione... Che prima però me deve dí che cazzo c'è fa qua! >>

<< quello ci fai tu, scopare presumo!>> e ride lo stronzo!

<<ma non è vero!! >> senti urlare mentre tu non ci vedi più dalla rabbia e lo spingi contro il muro.

<<non ho capito c'hai detto...  Te ripeto la domanda :" che cazzo sei venuto a fa qui? ">>

<<Mattia basta! Mi ha solo proposto un'intervista>> urla lei venendo dietro di te per fermarti.

<<che intervista? Che sta a dí questa? Da quando fai interviste tu... >> continui a chiedere all'uomo ignorando per un attimo lei.

<<intervista non è il termine adatto. . .  Le ho proposto un calendario...tutta nuda ovviamente! I lettori di playboy apprezzeranno! >> ti informa con una faccia da schiaffi mentre tu lo tieni ancora bloccato al muro.

<<un calendario de che?!  Questo che fa foto pe playboy vole fa er calendario con la donna mia...  Ma fammi capí, de che morte voi morí te?! -  sbraiti mentre lo spingi verso la porta -  non c'avevo bisogno de calendari noi...  Qua il tempo s'é fermato... E se nun voi che se ferma pure pe te, te consiglio de girà a largo...  Va a scattà quattro foto a fanculo, vai!>> concludi sbattendo la porta di casa sua. 

E poi ti giri verso di lei e incroci le braccia.

<<quante volte t'ho detto che nun devi aprí agli sconosciuti!?  Ma poi te fai entrà in casa un cojone che te sbava dietro e che ci ha fatto pure litigà! Ma che te dice er cervello?! >>

E sei incazzato nero, talmente nero che potrebbe uscirti fumo dalle narici...

<<er calendario voleva fa - urli ancora avvicinandoti a lei che continua a ridere maliziosamente - "tutta nuda ovviamente! I lettori di playboy apprezzeranno!" >> dici scimmiottando le parole del malcapitato.

<<avevo pensato di accettare>> ti dice con quello sguardo che ti inchioda al muro.

La afferri per un braccio e la tiri contro il tuo corpo...

<<mo te lo faccio vedé io. . .  Come se fa er calendario! >>.

Possessività SalentinaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora