Se è vero che la vita è una questione di karma, nel passato devo essere stata una persona orribile.
Non vorrei sembrare una ragazza che sa solo lamentarsi di quello che ha, o peggio piangersi addosso per quello che vorrebbe avere ma non riesce a ottenere; solo, avete presente quelle persone che hanno sempre quella maledetta nuvola di sfiga sopra? Ecco, a me sembra di averne due.
Se sto per perdere l'autobus al mattino, l'autista pare accorgersi di me e scappare; se invece sono in tempo ovviamente piove e, naturalmente, deve sempre arrivare la classica macchina che con la ruota mi schizza l'acqua di qualche pozzanghera, esattamente come nei film.
Ora, ci sono cose decisamente peggiori di quelle che capitano a me e dovrei considerarmi fortunata, ma allora com'è che tutte le persone che mi circondano sanno fare qualcosa di sensato, tranne la sottoscritta?
Meg, la mia migliore amica, classica cheerleader bionda e dotata di una quarta-attira-maschi: lei è decisamente capace di fare molte cose, e non parlo solo di ruote o altre acrobazie da cheerleader snodabile. E' bella, intelligente (l'unica cosa che la differenzia dall'essere una di quelle perfide bionde finte dei film americani) e anche generosa; due volte presidentessa del corpo studentesco, un ragazzo popolare e cose del genere. Insomma, almeno un quarto delle sue qualità potrebbe darmelo.
Poi c'è Ashton, il mio migliore amico: ci conosciamo da quando entrambi avevamo circa cinque anni, quando la sua famiglia si trasferì nel nostro vicinato. Lui, in un ipotetico film americano (mi rendo conto che la mia vita ci assomiglia molto) potrebbe essere il classico "secchione": voti alti in tutte le materie, contrario del tutto e per tutto a ogni tipo di festa. Nonostante ciò, chi lo conosce bene come me e Meg sa che è molto simpatico e dolce, ha solo un modo tutto suo di divertirsi; inoltre, lo ammetto, è decisamente bello. Ma proprio tanto. Qualche volta mi pento di quando, a sei anni, mi chiese "vuoi metterti con me?" e gli risposi che mi piaceva un altro bambino del quartiere perché portava sempre le caramelle al parco.
Infine ci sono io, bella quanto un sito streaming che si blocca al finale di stagione della vostra serie tv preferita e neanche capace di farmi un panino (l'ultima volta sono quasi rimasta senza indice nella complicata operazione di tagliare il pane).
-Chloe, muoviti! Luke ci aspetta!- Meg entrò nella mia stanza, sui suoi trampoli tattici per arrivare almeno al collo del suo ragazzo alto quanto la torre Eiffel. Si bloccò, appena mi vide, per poi sorridere sorpresa. -Sei bellissima! Sono sicura che ci divertiremo molto stasera e ho sentito dire che ci sarà anche Travis.
Mi fece un occhiolino, facendomi arrossire: in una scala da uno a dieci, le possibilità che Travis mi notasse erano talmente poche che avevano deciso di scappare in Congo per scommettere sulla vita amorosa di un gorilla, sicuramente più fortunata della mia.
Mi guardai un ultima volta allo specchio: indossavo un vestito nero, che mi arrivava poco più su delle ginocchia (Meg mi aveva convinta dopo anni di preghiere e suppliche a non indossare i miei adorati jeans e una felpa) e un paio di scarpe leggermente più basse di quelle della mia amica. Avevo lasciato i miei capelli castani sciolti che, molto, molto stranamente, quella sera avevano una forma (sempre grazie a Meg e le sue magie). Non ero truccata molto e il mio viso era più o meno come il solito: mediocre. Nè bella, né brutta per gli altri. Avevo due comunissimi occhi castani, una bocca totalmente normale con le labbra a mio parere troppo fine e un orrendo naso all'insù con alcune lentiggini qua e là. Quanti problemi mi davano quelle lentiggini, le odiavo.
Prima che potessi trovare altre caratteristiche facciali che mi convincessero a prendere un sacchetto e mettermelo in testa, Meg mi prese il braccio e mi condusse al piano di sotto. Salutai mia madre e andai in macchina, dove Luke ci aspettava.
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Ghost // Calum Hood
FanficTratto dalla storia: -Non credo di conoscerti. - dichiarai, stranita. -Sono Calum e sono un fantasma! - mi sorrise smagliante, come se mi avesse appena rivelato il suo colore preferito. -Sono Chloe e non ho tendenze particolari a socializzare con g...