Capitolo 1

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Ciao a tutti! Questa è in assoluto la prima Fanfiction che ho scritto e ho fatto leggere alle mie amiche e che finalmente dopo quasi un anno ho deciso di pubblicare. Il titolo non ha niente a che fare con la storia ma sul fatto che l'ho scritta durante le ore di filosofia del mio ultimo anno di Liceo. Questa storia mi ha assolutamente salvato dalla noia. Per il Prof non si seguiva se non si scriveva e allora io ho scritto questa storia ma non seguivo ugualmente ahahahah.
Comunque prima di cominciare delle piccole premesse.
La storia è divisa in due parti nella prima appariranno per la maggiorparte Itachi e Gaara nella seconda Naruto e Sasuke.
I discorsi sono preceduti dal diminutivo di chi sta parlando e delimitati da un tratteggio.
Per questo primo capitolo, dato che non sapevo come fare altrimenti, i pensieri di Gaara saranno delimitate dalle virgolette "..." e in corsivo.
Che altro dire la prima storia che ho pubblicato qua su efp mi sembra che vi sia abbastanza piaciuto, spero che vi piaccia anche questa e che la seguiate in molte/i.

CAPITOLO 1

Gaara si svegliò legato e steso su un letto in una stanza buia. Non si ricordava come ci fosse arrivato, ma da come era andata la battaglia contro Deidara era evidente che avesse perso. Quel bastardo aveva puntato agli abitanti del suo villaggio per sconfiggerlo! Non l'avrebbe passata liscia non appena si sarebbe liberato lo avrebbe massacrato. Ora doveva pensare come farlo. Di sicuro i suoi nakama da un momento all'altro sarebbero arrivati ad aiutarlo. Magari Naruto. Oh Naruto. Quanto gli mancava il biondino. Era da tanto che non lo vedeva, anche se ovviamente riempiva i suoi sogni. Naruto era perfetto e bellissimo, le sue labbra sicuramente dolcissime, anche il più etero degli etero perdevano la testa per la sua bellezza. Quanto gli sarebbe piaciuto che a legarlo a letto fosse stato il suo amico per fargli un bel regalo di compleanno in ritardo di circa tre mesi.

I suoi sconci pensieri si interruppero non appena sentì dei passi avvicinarsi. Decise di far finta di essere ancora svenuto: il miglior modo di scoprire le intenzioni di un nemico è sembrare indifeso.

Ben presto iniziò a sentire delle voci.

Al di fuori della porta si trovavano tre persone. Il primo era un ragazzo serio con i capelli rossi, sembrava una bambola anche perché aveva scambiato ogni parte del suo corpo con una costrita da lui di legno. La seconda persona era bionda con la coda di cavallo e un ciuffo che copriva uno dei suoi bellissimi occhi azzurri. A prima vista sembrava una ragazza ma non lo era. Il suo nome era Deidara, nukenin del villaggio della terra. In quel momento stava saltellando accanto alla terza persona, Itachi Uchiha. Itachi era un nukenin della foglia, moro con occhi neri e sonstanzialmente un manzo da paura.

Dei -Nah, nah, Itachi, hai visto? Sono riuscito a catturare il kazekage.La mia arte è la migliore, la migliore. - esultava il biondo per il suo operato aggrappandosi al braccio del moro seccato che cercava di far finta che l'altro non esistesse - Hei! Potresti anche rispondere a parole ogni tanto!-

Ita- certo, ma non voglio farlo -

Dei- Ah sei sempre il solito noioso, Itachiiii! Uffa! -

Intanto che ascoltava i due parlare Gaara iniziò a riflettere sul loro discorso.

"Itachi. Conosco già questo nome... ma certo! Itachi Uchiha, colui che ha ucciso tutto il suo clan a parte suo fratello Sasuke. Certo che poteva uccidere anche lui già che c'era. Naruto così non avrebbe sofferto per quel baka al cubo di una papera."

Ita- Non importa

Dei- Neh neh posso chiederti una cosa?

Ita- Basta che poi mi lasci da solo - sospirò Itachi già stanco di quel discorso

Dei- sì, sì poi ti lascio stare bel tenebroso solitario -

Ita- Dimmi.

Dei- Che cosa ci vuoi fare con il rosso? Ti vuoi divertire tutto da solo con lui prima che Pain arrivi? Ricordati che ci serve per estrarre il monocoda, non ti ci affezionare troppo -

La soluzione per le ore di Filosofia? Un pò di YaoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora